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Han's pov
La scuola terminò e io e altri miei compagni, compreso Seungmin, uscimmo dall'aula chiaccherando, finché qualcuno non mi prese il braccio facendomi sussultare.
Mi voltai di scatto e vidi la persona che mi stava facendo impazzire.
《 Dove credi di andare, dolcezza? 》 Mi chiese ghignando. Ma cosa avevano tutti oggi per chiamarmi dolcezza?
《 Non mi chiamare così! E in più non farmi più scherzi del genere! 》 Dissi incrociando le braccia e gonfiando le guance. Vidi che Minho si era incantato a guardarmi e quindi decisi di dargli una svegliata schioccando due dita davanti ai suoi occhi.
《 Ti svegli? 》
《 Oh, sì sì scusami, Hannie 》
《 Smettila di chiamarmi in quel modo Minho! Ora andiamo che arriviamo in ritardo poi! 》 Lo rinproverai voltandomi verso i miei amico che fino ad ora hanno dovuto assistere a una scena piuttosto strana.
《 Ragazzi, io vado ad allenarmi, ci si vede! 》 Salutai, partendo di colpo con un passo veloce che, Minho, per raggiungermi dovette farsi una corsetta.
《 Nervoso il piccoletto!  》
《 Ma piccoletto a chi!? Ma se abbiano la stessa età deficiente! 》
《 Shh! Finché io sarò più alto di te, sarò io il più grande! 》 Mi zittì aumentando il passo a dismisura. Quel coso era bravo a camminare solo grazie alle sue gambe lunghe.
《 Aspettami Jesus! 》Lui  ridacchiò e rallentò.

~ Allenamento ~
Tutti stavano preparando la coreografia, tranne la nostra coppia che ancora provava la prima.
《 Non guardarli così. Se ti fossi controllato non saremo qui a provare roba passata. 》 Affermò freddo.
Ma possibile che ogni volta che entravamo qui lui di punto in bianco diventava un iceberg? Ogni volta che dovevamo ballare lui si trasformava in un mezzo demone, inziava a darmi  comandi rigidi e a rimproverarmi anche per il minimo sospiro che emettevo. Praticamento ero un robot per lui.
《 Sei tu che sei troppo sicuro di te 》
《 La sicurezza è necessaria per i ballerini. 》
《 Seh certo, ti servirà solo per essere uno scontroso del cazzo 》 Borbottai mentre ripassavo i passi con la musica che, dopo un po', venne spenta dal castano.
《 Che hai detto? 》 Mi domandò avvicinandosi a me.
《  Che sei uno scontroso del cazzo! 》Ripetei alzando il tono della voce.
Lui avanzò verso di me facendo scontrare i nostri corpi.
《 Allora il coraggio c'è l'hai per sparare cazzate, eh? 》 Disse spingedomi contro la parete candida.
《 Almeno io dico le cose come stanno, sei tu che non accetti la verità! 》 Lo spintonai a mia volta. Lui mi guardò con fare omicidio quasi, per poi prendere un grande respiro e calmarsi.
《 Ora riaccendi la musica se vuoi che io continui ad allenarmi 》 Ordinai indicandogli le casse.
《 Non darmi ordini. 》 Mi rispose incamminandosi verso i dispositivi e facendo ripartire il tutto.
Grazie a dio, le due ore finirono in fretta e io potei finalmente tornare a casa. O almeno così credevo.
《 Dove credi di scappare? 》 Mi fermò prima che potessi uscire con gli altri.
《 Mi sembra ovvio a casa 》
《 Ti do tre secondi per tornare qui. 》 Io feci come richiesto, dopo aver salutato i ragazzi.
《 Che vuoi? 》
《 Tu ti alleni ancora, perché noi sabato presenteremo questa cazzata di coreografia. Hai capito? 》
《 Che!? Ma io mica ti ho dato il consenso! 》
《perché non ti guardi un po' intorno? Non vedi come lavorano sodo alcuni dei nostri compagni? Se vuoi migliorare ti suggerisco di ascoltare ciò che dico. E faresti meglio a farlo se non vuoi che mi infurio.》 Mi avvertì prendendomi per il colletto della maglia e attaccandomi al muro, provocando un botto che fece rabbrividire sia me che gli altri che erano in quella sala, nonché Jay e Sunoo. Alzai di poco gli occhi vedendo come lui, mi stava letteralmente sbranando con il suo sguardo. La mia ansia iniziò a salire e non riuscivo a parlare.
Rispondimi sgorbietto che non sei altro! 》Alzò la voce facendomi paura.
《 Va bene, ho capito! 》 Risposi spingendolo un po' lontano da me.
Lui lasciò la presa e si mise vicino alle casse.
《 Mettiti in posizione. 》 E io lo feci, come un cagnolino ubbidiente.
Lui fece partire di nuovo la canzone e io mi misi a ballare.
Appena finii, pensavo di aver fatto un ottimo lavoro. Ma a parere di Minho, non fu così.
《 Ancora. 》
《 Ancora cosa? 》
《 Ripeti tutto da capo. 》 Io lo ascoltai per la seconda volta, poi c'è ne fu una terza, una quarta, una quinta e via così, senza pause. Era buio fitto fuori e ciò mi diceva che era tardi. Volevo tanto tornare a casa, ma il problema era convincere Minho.
Caddi a terra per due volte e ciò fece incazzare il mio compagno, che mi rimproverò amaramente.
La terza volta fu come un collasso totale, ero a quattro zampe sul pavimento, sfinito, con il sudore che rigava tutta la mia faccia.
《 Alzati. 》 Quel ragazzo non stava bene per niente, come poteva dirmi di continuare.
《 M-minho facciamo almeno un pausa 》 Proposi cercando di riprendere fiato.
《 Alzati. 》
《 Minho non c'è la faccio più ora 》 Ripetei.
Ti ho detto di alzarti idiota. 》 Alzò all'improvviso la voce facendomi tremare.
《 Ti ho detto basta! Non c'è la faccio! Sono sfinito e stanco! 》Gli urlai piegando le ginocchia e poggiando la fronte sui palmi delle mani.
《 Se non ripassi i passi falliremo di nuovo la prova! E io non lo accetterò! 》 Mi venne in contro, posizionandosi davanti a me.
《 Minho, te lo ripeto, io per oggi non c'è la faccio più! 》 Lui non rispose e mi prese il braccio tirandomi su di colpo.
《 Muoviti a ripassare la coreografia se non vuoi beccartele!》 Mi avverti urlandomi contro. Io cavai il braccio dalla sua presa e andai  verso la panchina per prendere la sacca.
Minho nel mentre mi seguì da dietro cercando di stopparmi.
《 Ti ho detto di rimanere! Lo capisci!? 》
《 Smettila di darmi ordini! Non sono un robot! 》Il gesto che fece dopo per furia, me l'aspettavo dopo tutto questo. Mi tirò uno schiaffo che mi fece girare la testa.
《 Lee Minho! 》 Lo chiamò Jay raggiungendoci.
《 Me l'aspettavo da uno stronzo come te Minho. 》 Dissi solo questo, per poi voltargli le spalle e andarmene. Lasciandono lì, con Jay e Sunoo che lo rimproveravano.





I don't hate you // Han Jisung x Lee MinhoWhere stories live. Discover now