I don't hate you // Han Jisung x Lee Minho

22

Minho's pov
La mia sveglia suonò alle 6 in punto, come sempre d'altronde.
La mia voglia di prendere a pugni qualcuno era alta, per colpa del solo e unico, Han Jisung.
Quello lì, di punto in bianco, dopo la litigata, aveva smesso di partecipare agli allenamenti e io mi ero beccato tutti i rimproveri. Ieri sera, grazie allo scambio di numeri con Jeongin, ero riuscito a scrivergli qualche messaggio,l forse un po' troppo aggressivo, visto che mi aveva bloccato. Ma ciò non mi importava, anche perché, oggi stesso, ci avrei parlato e chiarito.
Dopo aver finito la routine, salii in macchina di mio padre e partii, per arrivare a scuola il prima possibile.
Non appena la macchina si fermò davanti alla struttura, scesi e a passo veloce mi diressi verso la classe del marmocchio.
Più attraversavo il corridoio e più mi avvicinavo all'aula, più mi saliva la rabbia. Penso che si notasse perché vedevo, con la coda dell'occhio, cone tutti si spostassero.
" Oggi non la farai franca, Jisung "  Pensai, entrando nella classe del brunetto.
Aveva avuto molto coraggio a venire oggi, visto che se ne stava tranquillo al banco a parlare con il ragazzo di Chan.
Mi avvicinai, quindi, a loro e appena mi avvistarono, si alzarono dal proprio posto e Jeongin si mise di fronte a Han, come per proteggerlo.
《 Jeongin, spostati. 》
《 Lascialo stare, Minho! L'hai già minacciato abbastanza! 》
《 Io e lui dobbiamo chiarire e se tu ti metti in mezzo peggiori solo la situazione! 》
《 Te lo scordi che mi sposto! Tu gli tiri di sicuro un altro schiaffo! 》
《 Ma sei serio, Han!? L'hai detto a lui!? 》Feci un passo avanti ma Jeongin mi fermò.
《 Non toccarlo! Vai via! 》A quel punto me ne andai stringendo i pugni, sapendo che dopo le lezioni avrei riprovato a completare il mio piano.

Quella cagna della professoressa, continuava a raccontare vicende su vicende, senza prendersi una pausa.
Avrei voluto tanto strozzarla, cosicché, la sua voce stridola non rimbombasse più nelle mie povere orecchie mentre mi rimproverava perché ero disattento.
《 Signorino Lee! Se è poco interessato alla mia spiegazione, quella è la porta! E dopo scuola, la aspetto per la detenzione!》Gridò. Quella metteva mezzo mondo in detenzione e non le si poteva dire niente.
Io senza tanti problemi, mi alzai dalla mia sedia e me ne uscii da quell'aula piena di lecca culo.
Avevo ancora una mezz'oretta, prima della pausa pranzo e decisi di sprecarla andando in bagno a guardarmi i reel su instagram.
I miei piani, però, furono rimandati dall'avvistamento di una figura al quanto familiare, che si stava risciacquando la faccia. Han.
Senza che potessi prendere il controllo sul mio corpo, mi scaraventai da lui tirandolo nella prima cabina aperta, chiudendola e attaccando, faccia da scoiattolo, al muro piastrellato.
《 Minho!? 》
《 Ora non scappi, eh. Ora dimmi che ti prende! 》
《 Minho, ho lezione di letteratura! Devo andare o mi becco la detenzione! 》
《 Che tu ti becchi o meno la detenzione poco importa, vedi di spiegarmi questi tuoi modi di fare prima che ti prenda a calci in culo davanti a tutta la scuola! 》
《 Che modi di fare intendi? 》 Si stava seriamente prendendo gioco di me.
《 Mi prendi in giro? Perché cazzo non vieni più agli allenamenti? Lo sai che tra meno di un mese abbiamo lo show!? Vuoi per caso perdere!? 》
《 1 Non me ne frega un bel niente della vittoria! Io mi sono iscritto qua sperando di risolvere i nostri problemi e non per diventare un egoista ipercompetitivo come te!
2 La risposta alla tua domanda " PeRcHè NoN vIeNi PiÙ aGlI aLlEnAmEnTi? " mi sembra più che ovvia!
Cosa credi? Che io voglia ricevere un altro ceffone? O essere portato allo sfinimento da uno come te? Beh, scordatelo coglione! 》In quel momento, la rabbia mi prese d'assalto e mi fece alzare le mani contro il piccolo. Gli presi la faccia ta le mani, schiacciandogliela e attacandogli la testa al muro.
《 Stammi bene a sentire. Ora tu, dopola detenzione, vieni con me nella practice room e ci alleniamo insieme fino alla morte, capito? Guai se ti rifiuti. 》Jisung annuì e basta a questo avvertimento e io gli tolsi mani dal viso e gli aprii la porta per farlo uscire. Devo dire che smebrava proprio uno scoiattolo in fuga da una preda.