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( Per chi avesse perso la condizione del tempo in questa storia, per colpa mia, questo capitolo è ambientato di Lunedì )
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Un'altra giornata scolastica era passata. Stavo preparando lo zaino  quando vidi, dalle finestre che affacciavano sul corridoio, Minho.
Mi spaventai all'idea di dovergli parlare e spiegare la mia assenza al club, così presi Jeongin per un braccio e lo tirai in un angolo.
《 Jis, che succede? 》
《 Ti prego, nascondimi da Minho! E mandalo via! 》 Sussurai mettendomi dietro la colonna.
《 Oh, sì sì! Tu rimani qui! 》 Disse prendendo lo zaino e correndo verso l'ingresso dell'aula.

IN's pov
Dopo che Jisung mi aveva richiesto da nasconderlo da Minho, corsi subito verso l'entrata della classe, cercando di creare un diversivo.
《 Oh, Min, che ci fai qui? 》 Chiesi, cercando di risultare il più innocente possibile.
《 Dove è quel coglione di Han? 》 Dal suo tono di voce, si poteva capire che era più che incazzato. In qualche modo dovevo impedirgli di incontrare il mio compagno di banco.
《 Aah, Jis è già tornato a casa. Mi ha detto che aveva non so che impegni 》
Dissi con pura calma, facendo l'indifferente. Il ragazzo davanti a me se ne stette in silenzio per qualche minuto.
《 Dammi il suo numero 》
《 Eh? 》
《 Hai sentito bene. Dammi il numero di telefono di Han Jisung. 》 Ripeté infuriato. Ero abbastana intimorito da lui e, per non rischiare di avere problemi per colpa dei suoi attacchi di rabbia, feci come mi disse.
Lui digitò i numeri e dopo aver composto il numero per intero, lo salvò nella rubrica.
《 Ciao. 》 Mi salutò semplicemente, senza nemmeno degnarmi di un ringraziamento. Io non gli risposi e lo scrutai con lo sguardo. Avrebbe dovuto imparare a controllare questi suoi modi di fare, perché erano davvero scortesi.
《 Jis, vieni fuori, Minho è andato via 》 Gli dissi e lui uscì dal suo nascondiglio e mi abbracciò di colpo. Tremava, a quanto pare, dalla paura di doverlo affrontare. Io ricambiai l'abbraccio, dandogli delle dolci carezze sulla schiena per farlo sentire al sicuro.
Dopo che si fu calmato, lo accompagnai per un certo pezzo della via del ritorno, per poi salutarlo e lasciandolo solo soletto per la via bianca.
Sapevo che qualcosa sarebbe successo se quei due non avessero fatto pace, ma non sapevo come dirglielo, perché entrambi erano due testoni potenti ed era impossibile correggerli senza creare ulteriori danni.

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Han's pov

Avevo finito di fare i compiti di matematica, quando un messaggio fece scattare la suoneria del mio telefono.
Presi l'aggeggio elettronico in mano, lo sbloccai e mi apparì una chat con un numero sconosciuto, che mi stava riempendo di insulti. Decisi di reagire rispondendogli.

/ Sconosciuto /

VEDI DI RISPONDERE TESTA DI CAZZO

GUARDA CHE VEDO CHE TU VISUALIZZI IDIOTA

Scusa, ma chi sei tu?

Chi credi che potrei essere?

Che cazzo ne so deficiente, non sono un indovino

Sono Minho


Perché cazzo non vieni più agli allenamenti?

Bloccai il suo contatto in meno di un secondo.
Lee Minho, mi aveva appena scritto. Ero decisamente fottuto. Come aveva avuto il mio contatto? E cosa succederà domani? Cosa mi farà?
Mille domande continuavano a venire e la risposta era una sola. Mi avrebbe fatto fuori.
Conoscendolo dal punto di vista negativo, se qualcuno gli disobbediva o alzava troppo il tono, se le beccava di brutto, proprio perché l'aveva provocato. Infatti, quello studente, non era in grado di controllare la rabbia e ogni volta che qualcosa non gli andava bene, perdeva totalmente l'autocontrollo, facendo del male al così chiamato da lui " colpevole ".
Devo dire, che la mia ansia, di frequentare il giorno dopo la scuola non era per niente bassa, ma anzi era praticamente alle stelle.


I don't hate you // Han Jisung x Lee MinhoTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon