5.1 CHE CI FAI QUA?!

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 «Non capisco cosa ti sia saltato in mente, Emma!» Mi urlò con voce isterica mia madre. Mi girava intorno da ore, sbraitando e gesticolando come un'invasata. Sapevo di averla fatta preoccupare molto, ma rimasi scioccata nel vedere come mi stesse attribuendo la colpa per quella situazione e per il mio comportamento. Era come se non capisse che tutto era una naturale conseguenza delle scelte imprudenti che aveva fatto lei stessa.

«Lo so che scappare nel bel mezzo di una tormenta non è stata la cosa più intelligente da fare. Ma...» Le dissi.

«Scappare è già una decisione scellerata e sciocca!» urlò lei.«Mio Dio! Quando mi sono affacciata in camera tua per controllare che fossi ben coperta e non c'era... Non puoi immaginare come mi sono sentita! Come hai potuto!»

«Fammi finire di parlare.»

«No, tu non dovresti più dire nulla dopo ciò che hai fatto.» M'interruppe di nuovo.

«Ma ho delle motivazioni!»

«No, i tuoi sono solo capricci!»

«No, i tuoi sono capricci come quello di prendere e partire per l'Alaska decidendo il tuo futuro e anche il mio!» Esplosi alzandomi per fronteggiarla e lasciando che la coperta calda cadesse ai miei piedi.

Lei scattante la raccolse e la piegò con cura. «Posso capire che sia stato difficile accettare tutto questo cambiamento. Però, non ci provi neanche a fartela piacere questa nuova vita.»

Si era calmata e di conseguenza anch'io abbassai un po' la voce.

«Non voglio farmela piacere, voglio andarmene.»

«Ma dove vuoi andare? Tuo padre non vuole te come non vuole più me.» Mi disse con voce triste ed evitando di guardarmi negli occhi.

«Lo so, mamma.» Ammisi con un sussurro.

Mi sentii avvolgere dal suo abbraccio e mi abbandonai ad esso.

Rimanemmo abbracciate in silenzio per un po'. Mi ricordai di quando ero piccola e mi cullava allo stesso modo dopo un incubo. Mi era mancata in quei mesi.

«Mamma, chi era il tizio che mi ha salvato?»

«Di chi parli? Quello che ti ha lanciato sul divano e se n'è andato senza neanche una parola?»

«Sì, lui.»

«Lo conosce Ben.» Tagliò corto con uno sguardo che non prometteva niente di buono.

Tornò il silenzio. Mi rannicchiai addosso a lei.

Quella notte la passammo abbracciate. Fu doloroso piangere insieme, ma perlomeno ci ritrovammo.

Alaska, Amore & Orsi MannariWhere stories live. Discover now