15.2 SOLI NEL CUORE DEL PERICOLO

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Ci addentrammo nella boscaglia. Il mio sorriso si allargò pensando che avremo potuto risolvere il mistero da soli e, nel buio della notte, i nostri occhi si incontrarono, scambiandosi una complicità silenziosa. Non c'era bisogno di parole per capire che eravamo entrambi determinati a proseguire con le nostre indagini, nonostante i pericoli e le minacce che incombevano su di noi.

«Sarebbe un bel colpo se riuscissimo davvero a venirne a capo, là dove gli esperti cacciatori hanno fallito.» Commentai ridendo.

«Già. Ci trattano sempre come se fossimo ancora dei lattanti. Sarebbe bello poterli lasciare a bocca aperta. Una bella rivincita.» Concordò lui.

Con passo felpato, ci avviammo verso la nostra prima tappa di indagine. Sentivamo l'adrenalina pulsare nelle vene, sapendo che stavamo affrontando qualcosa di pericoloso e proibito.

Ci muovevamo con cautela, cercando tracce e segni che potessero svelarci la verità. Ripercorremmo i sentieri già battuti più volte, sia di notte che di giorno.

Le stelle scintillavano in un cielo chiaro e sereno, ma c'era qualcosa di inquietante nel silenzio della notte. Ogni rumore, ogni ombra, mi faceva rabbrividire. Cercai di nascondere la mia paura, non volevo che Ethan pensasse che fossi una ragazzina codarda.

«Emma, ascolta.» Mi sussurrò Ethan, fermandosi d'un tratto. «Hai sentito?»

Sospirai piano, concentrandomi su ogni suono circostante. Nel buio, il fruscio del vento tra le foglie sembrava quasi un mormorio minaccioso, mentre i rami scricchiolavano come ossa spezzate.

«Penso di sentire qualcosa.» Ammisi, aguzzando l'udito. «Potrebbe essere il vento, qualcuno o qualcosa che si muove tra gli alberi laggiù.» Dissi fissando un punto davanti a noi, ma un po' distante.

Concentrammo entrambi l'attenzione su quel punto che avevo indicato. Per alcuni lunghi istanti non accadde nulla, pensai di aver preso un abbaglio. Poi una figura oscura sembrò scivolare nell'ombra. Ci scambiammo un rapido sguardo, poi Ethan imbracciò il fucile. Il cuore mi batteva a mille, ma c'era qualcosa che mi spingeva a rimanere al suo fianco. Avrei potuto indietreggiare e scappare nella parte opposta. Una parte di me avrebbe voluto farlo. Invece rimasi lì, immobile.

Senza un attimo di esitazione, vidi Ethan incamminarsi verso l'ombra misteriosa. Non potei fare a meno di seguirlo, rimanendo dietro al suo corpo. Passo dopo passo, l'adrenalina ci faceva sentire vivi come mai prima d'ora. Le nostre voci non potevano essere udite, ma il nostro sguardo complice diceva tutto. Eravamo pronti a scoprire la verità, a proteggere la nostra comunità e a svelare l'oscura minaccia che si celava tra gli alberi.

Alaska, Amore & Orsi MannariWhere stories live. Discover now