Capitolo 16

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Io e le mie amiche parliamo da ore in questa grande stanza vuota, senza che nessuna di noi esca per intrattenersi con qualcun altro. Parliamo di tutto, da quando ci siamo incontrate per la prima volta sette anni fa all'ultima volta in cui ci siamo incontrate per un caffè in centro, quando il cameriere aveva fatto delle avance a Rosie.

"Ci guardava a malapena" dice Alex, e scoppiamo tutte a ridere tranne Rosie, che nega il fatto che il cameriere fosse completamente attratto da lei. Doveva avere circa cinquant'anni, motivo per il quale credo non voglia rivivere quel ricordo.

"Era spaventoso!" dice Rosie riempiendo il suo bicchiere con altro vino.

In cinque abbiamo bevuto almeno sette bottiglie, il che è più che sufficiente per rendermi brilla.

Siamo tutte coricate, io con la testa in grembo a Jen mentre le ascolto chiacchierare. Ho deciso di lasciar perdere la conversazione quando mi sono resa conto che, qualunque cosa dicessi, le ragazze cominciavano a ridere perché esordivo con cose completamente senza senso facendo ridere anche me. Riuscivo a capire quanto fossi ubriaca dal mio corpo imformicolato.

"Chi è?" grida Alex quando qualcuno bussa alla porta.

"Harry" risponde la bassa voce familiare dall'altro capo della porta, ma non riesco ad alzarmi e  andare ad aprirgli.

"Harrrrryy!" Alex e Rosie strillano eccitate prima di scoppiare a ridere.

"Venga avanti, buon uomo!" aggiunge Rosie, e guardo la porta aprirsi ed Harry entrare con un gran sorriso in faccia.

"Sembra che voi ragazze vi stiate divertendo" sorride guardando tutte le bottiglie vuote.

"Tutto grazie a te!" dice Jackie sollevando il suo bicchiere.

Vorrei davvero riuscire ad alzarmi e dirgli quanto gli sono grata per aver fatto tutto questo per me, ma il mio corpo è troppo pesante da sollevare, così mi limito a guardarlo mentre tutte le ragazze non fanno che inondarlo di complimenti.

Lo osservo restare in piedi di fronte a tutte noi, ascoltando le ragazze che chiacchierano con lui sull'Inghilterra. Le sue braccia sono incrociate al petto, mettendo in mostra sotto le luci i suoi avambracci. I suoi capelli scuri sono disordinati ma anche acconciati all'indietro allo stesso tempo, ed intravedo parte della sua catenina sulla sua t-shirt nera lungo le sue due rondini che porta tatuate. Mentre continua a parlare con le ragazze si vedono le sue fossette, ed ogni tanto mi guarda con i suoi bellissimi occhi verdi. Quasi mi sciolgo al il suo sguardo.

Dio, muoio dalla voglia di baciarlo.

"Oh mio Dio Ella" mi sussurra Jen aspramente senza guardare nessun altro.

"Che c'è?" mormoro senza smettere di guardare il bellissimo uomo davanti a me.

"Muori dalla voglia di baciarlo!" ripete le mie parole, abbassandomi verso il mio orecchio.

Merda, l'ho detto a voce alta?

"Sì. Ora smetti di fissarlo" commenta lei, rispondendo a ciò che ritenevo stessi solo pensando.

Volto le spalle a Harry, rimanendo sdraiata sulla schiena e guardando verso Jen.

"Scusa" sussurro, guardandola con sguardo dispiaciuto. So di non poter fare a meno di provare questi sentimenti che lei non vuole che io senta. Per lo meno non per Harry.

"Non preoccuparti, Ella. È solo che non voglio che tu venga ferita, tutto qui. Tu più di tutti sai come è fatto Harry" dice lei allontanando alcune ciocche scure dal mio viso.

"Lo so" le dico riportando lo sguardo su Harry, il quale ora mi sta fissando.

"Stai bene?" chiede lui, e per poco non mi sento mancare alle sue parole.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα