Capitolo 40

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Punto di vista di Ella.

Sospiro fissando il soffitto e ripensando a cosa è quasi successo, e vado sotto le coperte. Ora che tutto il calore e l'adrenalina hanno lasciato il mio corpo, il freddo di Parigi lo ricopre di pelle d'oca.

"Si, chi cazzo è che chiede?" Harry ringhia al telefono e mi faccio piccola per la persona dall'alta parte della linea che sta ricevendo la sua rabbia.

Ho visto Harry arrabbiato qualche volta e sono contenta di non essere mai stata la ragione dietro le sue sfuriate. Harry può essere il ragazzo più bravo, ma ha un limite, e dal tono della sue voce direi che la linea è stata oltrepassata.

"Mi stai prendendo per il culo" sospira guardandomi come se non credesse a quello che sta sentendo, "Beh, che cosa cazzo vuoi?"

Gli mimo con il labiale "chi è?", ma lui scuote la testa come se non fosse il momento giusto per chiedere.

"Perché hai bisogno di lei?" fa un'espressione corrucciata mentre attende una risposta.

Io?

"Si, so dov'è. È a letto con me, imbecille"

Rimango a bocca aperta e spero che non sia qualcuno dal lavoro. Non riesco a credere che abbia appena detto una cosa del genere a qualcuno al telefono. È probabile che sia un suo collega, chi altro? Spero solo sia nessuno dallo staff francese, così non li dovrò vedere mai più dopo questo weekend. Harry si guarda intorno mentre ascolta ciò che ha da dire l'altra persona, nonostante non io non riesca a sentire la voce dell'altro interlocutore.

"Ci sei?...beh allora parla, no?...cosa vuoi?" continua ad ascoltare per alcuni secondi prima di lasciar andare un grugnito di protesta e passarmi il telefono.

"Pronto?" dico portando il telefono all'orecchio e guardando Harry che esce dal letto e se ne va in bagno sbattendo la porta.

"Ella? Oh...io non credevo che fossi veramente lì" porto gli occhi al cielo comprendendo perché Harry sia così irritato.

"Ciao Dan" sospiro alzandomi dal letto.

"Hey ehm, scusami per aver interrotto..." si scusa nervosamente, e non provo nemmeno a cambiare la storia di io ed Harry a letto insieme.

L'ha già detto lui, quindi non ha senso tornare indietro.

"Non ti preoccupare, che succede?" dico tirando la gonna sopra i miei fianchi e chiudendo la zip prima di infilare la camicia all'interno con la mano libera.

"Oh, ero solo un po' preoccupato riguardo a...Mr. Styles ti ha parlato di qualcosa ultimamente?" non ho idea a cosa si stia riferendo.

Forse Dan si è ubriacato, almeno così sembra, dato il modo in cui si sta esprimendo. Anche se so che non lo farebbe mai.

"Tipo?" chiedo sovrappensiero mentre raccolgo le calze dal pavimento e mi risiedo sul letto.

"Oh...solo....uhm..." so che mi sta nascondendo qualcosa.

"Cosa c'è Dan?" insisto piegando la testa ulteriormente verso il telefono, come se aiutasse ad ottenere una risposta.

"Lascia stare, ci vediamo dopo Ella" ribatte chiudendo la chiamata.

Prima che possa richiamarlo, Harry esce dal bagno e mi guarda corrucciato. La sua espressione mi fa ridere, dato che mi ricordo quanto fosse incazzato con Dan la notte scorsa per il fatto che avesse il braccio poggiato allo schienale della mia sedia. Io non ci ho nemmeno fatto caso, ma se Harry si arrabbia per una cosa del genere significa che gli importa veramente di me.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Where stories live. Discover now