Capitolo 4

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Punto di vista di Ella

Sono trascorsi quasi 15 minuti da quando ho detto ad Harry che l'avrei aspettato in macchina mentre si cambiava. Abbiamo avuto da dire per circa cinque minuti su quale auto prendere per andare in ufficio: io volevo andare con la mia ma Harry aveva detto che sarebbe venuto solo se avesse guidato lui, quindi ho acconsentito. Non ero mai stata nella sua enorme Audi nera, e sono sorpresa da quanto sia pulita. Mi immaginavo che l'interno della sua macchina fosse una discarica, invece quando sono salita sul sedile da passeggero in pelle ho dovuto ricredermi. Pensavo inoltre che ci sarebbe stata puzza di sigarette ed alcol dal momento in cui usava quest'auto per uscire il week end con gli amici; si percepisce invece un gradevole profumo di menta che rende fresco l'interno dell'auto.

Venti minuti più tardi sento che il telefono mi segnala la ricezione di un messaggio. Frugo nella borsa ed estraggo l'iPhone bianco che Mr. Styles mi ha gentilmente regalato per il mio compleanno all'inizio dell'anno. Mi ricordo che gli dissi che non era necessario comprarmi un regalo, ma lui aveva insistito dicendo che più o meno ero parte della famiglia. È un uomo molto gentile. Anche se lavoro per lui non mi tratta come un subordinato ma come una persona a suo pari e si prende cura di me più di quanto sia necessario. Si comporta così con tutti gli impiegati e la trovo una cosa degna di rispetto.

Sblocco la tastiera del telefono e vedo che ho ricevuto un messaggio da Harry.

*Ci vediamo in ufficio*

Sospiro profondamente sapendo che a Mr. Styles non piacerà se Harry non arriverà insieme a me. E' il suo giorno libero dall'Università, quindi non ha scuse per non venire. Apro la portiera dell'auto e scendo sul pavimento di cemento del garage, i miei tacchi fanno rumore mentre mi dirigo in casa.

"Harry", lo chiamo una volta raggiungo le scale che collegano il garage al corridoio vicino alla cucina, ma non ricevo risposta.

Cammino verso la porta della sua stanza, che è chiusa, e busso leggermente prima di chiamarlo ancora.

"Harry. Tuo padre ci sta aspettando" dico, non ottenendo ancora una risposta.

Mi dirigo di nuovo verso la cucina e passo nella sala da pranzo dove trovo Louise, la colf, sistemare i piatti con cui abbiamo fatto colazione.

"Buon giorno Louise", la saluto, e lei mi guarda con un sorriso raggiante.

Louise mi piace molto; è una donna rotondetta afro-americana di sessant'anni ma non ne dimostra più di cinquanta. La sua pelle scura e morbida la fa sembrare giovane e ha sempre un sorriso sgargiante sulle labbra.

"Buon giorno Ella", sorride mentre solleva un vassoio d'argento che trasporta tutti i piatti, "come stai oggi?"

"Sto bene, grazie. Lei?", chiedo mentre entrambe ci incamminiamo verso la cucina.

"Oggi sono molto felice, è il giorno della recita di mio nipote" sorride orgogliosa.

Suo nipote David ha cinque anni ed è il ragazzino più dolce che abbia mai visto. E' sempre molto ben educato e gentile, il che, sono sicura, gli sia stato insegnato da Louise, dal momento che è lei a crescerlo. Non so cosa sia successo ai genitori di David e non voglio chiedere. Tutto ciò che so è che Louise è una nonna fantastica a cui importa di David più di qualsiasi altra cosa al mondo.

"Ci va?" le chiedo mentre posiziona il vassoio sulla panca.

"Si, Mr. Styles mi ha lasciato il pomeriggio libero per preparami" dice strizzando gli occhi mentre mostra un gran sorriso, è emozionata.

"Molto gentile da parte sua" dico e lei annuisce.

"Uh, Louise ha visto Harry?" chiedo.

Indica verso la zona lounge e noto che le porte scorrevoli sono chiuse, tiro un sospiro di sollievo.

Louise non parla tanto - è una signora timida -, il che non mi da fastidio; vuole sempre parlare di quanto sia orgogliosa di suo nipote. La trovo una cosa molto dolce.

"Grazie Louise, si diverta alla recita di David stasera!" dico prima di lasciare la cucina. Lei sorride.

Cammino decisa, oltrepassando la grande finestra che mostra una bellissima vista della città, e mi dirigo verso le grandi porte bianche aprendone una.

"Harry dobbiamo davvero a--" inizio a dire, ma mi interrompo a metà frase.

Harry non indossa la maglietta, solo i suoi jeans neri, e sta baciando con passione la familiare bionda che si trova sotto di lui ed ha addosso solo il reggiseno e le mutandine.

Chiudo velocemente la porta prima che mi possano vedere e mi dirigo verso la cucina per prendere le chiavi della mia macchina.

Incredibile.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora