Capitolo 44

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Punto di vista Ella.

"Ella?" ripete Harry riportandomi alla realtà e distraendomi da tutto quello che mi gira nelle mente.

Tutta la rabbia, le lacrime, le litigate, le risate, gli scherzi e tutti i momenti intimi che ho avuto con Harry.

Solamente io e lui.

"Non voglio nessun altro" ammetto onestamente guardandolo sorridendo.

"Nemmeno io" ribatte.

Per quanto sia arrabbiata per avermi fatto soffrire questa frase nel modo più difficile e di lunga durata possibile, sono molto contenta. Vuole veramente impegnarsi con me questa volta, non si tratta più di una storiella, l'ha finalmente ammesso. Uno stormo di farfalle si sfoga nel mio stomaco al pensiero che Harry sia il mio ragazzo. Dopo aver aspettato così tanto quelle parole, lui ha finalmente messo il suo passato alle spalle ed ha deciso di andare avanti. Sono contenta non solo per me stessa, ma anche per lui. Essere ferito in quel modo deve aver causato una grossa ferita, che spero di essere quella che la curerà.

"Quindi sarai la mia ragazza?" mi chiede mentre un timido sorriso si fa spazio sulle sue labbra.

Il suo solito comportamento da spaccone è stato sostituito da timidezza e nervosismo, facendolo sembrare estremamente vulnerabile. Non posso farne a meno che dire

"Harry...scusami ma non posso" il suo sorriso scompare istantaneamente.

"Cosa?" chiede preoccupato ed io ridacchio.

Mi guarda confuso per qualche istante prima di tirare un sospiro di sollievo.

"Mi stai prendendo per il culo" mi dice sorridendo quando capisce che sto scherzando.

"Scusami" dico ridendo e lui mi guarda con un ghigno malefico.

Si guarda intorno e seguo il suo sguardo mentre guarda a desta e sinistra prima di alzarmi e posizionarsi di fronte a me. Si guarda intorno un'altra volta prima di piegarsi su di me ed appoggiare le mani sui braccioli del sedile.

"Ti credi divertenti, huh?" mi chiede sorridendo. Il suo viso è sempre più vicino alla mia.

"No" improvvisamente è difficile respirare, tutte le risate di prima sono sparite dato che tutto ciò a cui riesco a pensare è quanto siano vicine le labbra di Harry alle mie.

"Sei molto sfacciata" dice con un ghigno che fa accelerare il mio cuore, nonostante ciò che sentivo dieci minuti fa ritorna.

"Sono ancora arrabbiata con te, sai?" rispondo prima che osi posare le labbra sulle mie – nonostante vorrei tanto - ; deve sapere che la notte scorsa è stato un coglione.

"Si" risponde annuendo e tirandosi su, nonostante non è ciò che avrei voluto che lui facesse.

Afferro la sua collana con l'indice ed il pollice, giocandoci mentre lo fisso nei profondi occhi verdi.

"E mi impegnerò per sistemare la situazione" la sua voce è bassa e tranquilla, sento ciò che dice solamente perché sono così vicino a lui.

"Bene" dico e trattengo la collana con il dito facendolo avvicinare a me e pressando le labbra sulle sue.

Lascio andare un sospiro di piacere dal riavere Harry con me, ed ora è ancora meglio in quanto so che il nostro rapporto è confermato. Lui è il mio ragazzo, il che rende questo bacio ancora più significativo per me.

Le sue mani su muovono verso i miei fianchi e si inginocchia lentamente di fronte a me. Le nostre labbra continuano a muoversi lentamente ed apro le gambe per fargli spazio. Sorride mentre mi bacia e quasi mi viene da ridere a vedere la sua espressione, ma non riesco a farlo dato che mi infila lingua in bocca. Gli porto le mani alla nuca e ne passo una tra i suoi capelli approfondendo il bacio. Una volta che è posizionato in ginocchio lo circondo con le mia gambe nel tentativo di tirarlo il più vicino possibile a me. Mi scappa un gemito sommesso quando sfiora il mio davanti con il torso; immagino che tale mia debolezza gli dia l'idea per spostare le mani dai fianchi e portarle sulle mia gambe per fermarsi sul termine della mia gonna.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Where stories live. Discover now