cap XV Il divano

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Arrivati a casa, presi la valigia dal portabagagli ed entrai nella villa.

Charles era visibilmente stanco. Appena arrivò entrò nel bagno. Mi aveva detto che quando era molto stanco non riusciva ad andare a dormire senza farsi una doccia fredda.

Il guardaroba della camera del pilota era vuoto, dato che lui aveva la cabina armadio. Sistemai le mie cose lì.

Quando uscii dalla camera, Charles era in cucina.

Capelli bagnati, petto nudo e pantaloncini bianchi a vita bassa, erano visibili i muscoli del bacino. Ero sicura di avere di nuovo la faccia da tonta.

"Stasera ti cucino un piatto italiano, chéri. Hai sistemato le tue cose?"

Rinsavii: "Sì sì, tutto ok"

Stava preparando le piadine. Nel mentre io mi andai a cambiare. Indossai la maglietta di Charles. Uscì e la cena era pronta. Accendemmo la TV del salone e mangiammo sul divano. Andava in onda su Sky l'intervista di Max. Diceva che ovviamente l'obbiettivo di domenica era la vittoria, e anche la pole di domani, Monaco è un gran premio con pochissimi sorpassi, chi fa il tempo migliore ha già la vittoria in mano.

Charles guardava la Televisione con sguardo preoccupato.

"Charles stai tranquillo" sono sicura che andrà bene.

"Speriamo" rispose secco lui.

Erano le nove e mezza, ma Charles aveva bisogno di riposare. Così ci lavammo i denti.

"Buonanotte chéri, domani sveglia alle 8:30 ok?"

"Ok Charles, buonanotte"

Mi misi nel letto, diedi la buonanotte a Emy via messaggio, poi spensi la luce e appoggiai la testa sul  cuscino. Ripensai a quello che era successo poco prima. Ero stata così imprudente. Menomale che Charles era lì.

Mi stavo per addormentare, quando un forte rumore che veniva dal salone attirò la mia attenzione. Allarmata mi alzai e mi diressi velocemente nel salotto.

Trovai Charles con una diga del divano letto in mano. La scena era abbastanza comica.

"Mi sa che dormo con te stasera" disse guardandomi.

Tornammo nella camera da letto. Ero leggermente imbarazzata. Avrei dormito con un ragazzo che non è Josh dopo un anno e mezzo.

"A te non da fastidio vero Cécile?"

"Ma no, tranquillo, devi riposare, domani hai le qualifiche"

"Va bene chéri, grazie"

Andò a mettere il pigiama, che poco dopo scoprì che consisteva in una pantaloncino grigio della Nike e BASTA.

Quando entrò nella camera, alzai lo sguardo dal telefono, per poi finire sul fisico del pilota. Non ho idea di che faccia io avessi in quel momento, fatto sta che Charles disse:

"Oh scusa hai ragione, vado a mettere una maglietta"

"No no Charles non mi cambia nulla, davvero"

"Se lo dici tu"

Erano le quattro del mattino, quando un tocco mi fece svegliare di sobbalzo. Ovviamente era Charles, stava dormendo e con una alta probabilità, mi aveva scambiato per il suo cuscino. Mi aveva abbracciata da dietro, il suo petto toccava la mia schiena.

Inizialmente ero veramente imbarazzata, ma poi mi sciolsi. Era piacevole, mi sentivo protetta, una cosa che nell'ultimo periodo mi era totalmente mancata.

Alle 8:30 suonò la sveglia del telefono di Charles. Lui subito si girò dall'altro lato, accorgendosi del fatto che mi stava abbracciando.

Risi un po' sotto i baffi, sentivo che Charles si era vergognato.

"Cécile, scusa io pensavo... cioè il cuscino"

"hahahhaha, Charles stai tranquillo"

Ci alzammo per fare la colazione.

Alle nove eravamo pronti per andare di nuovo al circuito.

Entrati dei paddock, Charles si andò subito a cambiare, alle 10:00 aveva le FP3.

Entrò nella monoposto. Misi le cuffie ed iniziai a guardare la diretta. Anche oggi la macchina del il monegasco girava in maniera eccellente.

Voleva vedere fino a dove potesse spingere la vettura. rimase fuori fino all'ultimo minuto.

Il sabato era una giornata fondamentale. Le ultime prove libere, l'ultima occasione per sistemare la macchina per le qualifiche.

Scese dalla monoposto, aveva il sorriso stampato in volto questa volta.

Si andò a fare una doccia e io lo aspettai nel box, volevo vedere come lavorava i meccanici.

Charles uscì dal camerino lavato e sistemato, mi venne a prendere e saluto il team. Oggi l'occhio nero andava un po' meglio, ma scelsi comunque di mettere gli occhiali. Uscimmo dal paddock Ferrari e fuori incontrammo Carlos che parlava con Lando. Ovviamente, c'era anche Daniel. Facevamo un po' di chiacchiere, qualche fan chiedeva delle foto con i piloti, che ero lieta di scattare io stessa. Pochi minuti dopo, passò Max, che si stava recando alla redazione di Sky per una intervista. Si fermò a parlare con Charles, allontanandosi dal gruppetto. Lando stava mostrando non so cosa sul suo telefono a Carlos, ci stavano completamente ignorando, così Daniel approfittò e di chiese:

"Cécile, ma a fe piace Charles?"

Rimasi un secondo muta.

*CHE COSA MI HA APPENA CHIESTO?!*

In questo momento era l'ultimo dei miei pensieri, anzi nei miei pensieri non c'era nemmeno. Dovevo ancora risolvere tutti i problemi che avevo con Josh, non potevo pensare a trovare un altro ragazzo, tantomeno se fosse stato Charles.

"Assolutamente no!" dissi convinta, anche leggermente irritata

"Scusa, dicevo tanto per dire, ogni tanto lo guardi così affascinata".

"Daniel, io ho ancora tanti problemi da risolvere con Josh, la denuncia, il processo, se ci sarà, trovare un altro ragazzo non mi passa nemmeno per il cervello"

"Alla fine hai deciso di fare la denuncia?"

"Sì, è la cosa migliore, ieri sono passata a casa per prendere i miei vestiti ed è arrivato alle mani con Charles. Non devi dire assolutamente nulla a nessuno, altrimenti passa i guai, mi ha detto che non avrà nemmeno un livido e che il colpo alla bocca dello stomaco che gli ha dato era solo per farlo stare fermo"

"Stai tranquilla, io mi fiderei di Charles, è un ragazzo con la testa apposto, sa quello che, non si metterebbe nei pasticci"

"Grazie Daniel"

"Nulla"

Poi il monegasco tornò da noi, salutando Max, che salutò anche me, ricambiai.

Le qualifiche erano alle 15:00, e Charles aveva bisogno di riposare.

Così andammo nella camera e il pilota si sdraiò. Dopo mezzo minuto stava già dormendo, mi chiedevo come facesse. Io invece rimasi in camera a scorrere Instagram e chattare con Emy.

Ti amo da qui a Maranello Where stories live. Discover now