cap XVII Gelato

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"Chéri, devo andare un attimo alla redazione di Sky per l'intervista della pole, vieni con me?"

"Certo"

Ci incamminammo verso il palazzetto dell'ultima volta. Chi c'era dietro di noi? Ovviamente Max. Sguardo arrabbiato e testa bassa, come se quasi si vergognasse di se stesso e del risultato che aveva avuto nelle qualifiche. Stringeva, o meglio, stritolava in mano una lattina di Red bull.

Come l'ultima volta mi sedetti ai divanetti e mi misi a guardare il telefono. Max mi fece un rapido saluto con la mano, poi anche lui iniziò a guardare il telefono.

Charles uscì dopo cinque minuti. Salutò Max, che ricambiò a forza. Il monegasco fece una espressione un po' offesa e uscì dalla redazione, lo seguii.

"Mi dà un fastidio quando fa così!"

"Ti riferisci a Max?"

"Sì, è fastidioso il fatto che se la prende per tutto. Oggi le qualifiche sono andate un po' peggio delle sue aspettative e guarda come mi ha trattato. Non è per niente corretto. Siamo amici da tantissimi anni ma non si rende conto che è fastidioso e poco piacevole".

"Vabbè Charles, lascialo perdere, è una giornata storta"

Sbuffò: "Sì sì, lo lascio perdere"

Tornammo indietro e prendemmo la macchina.

Tolsi gli occhiali da sole. Allacciai la cintura. Prima di mettere in moto Charles disse:

"Meglio se metti gli occhiali ci saranno un sacco di fan fuori da qui".

"Ok". Li rimisi subito.

Charles uscì dal parcheggio e si diresse verso la strada del principato che ci portava a casa sua. Ci mettemmo più o meno tre volte il tempo dell'andata.

Gruppi di fan salutavano Charles dai marciapiedi e gli chiedevano foto e autografi. Lui fermava la macchina abbassava il finestrino e accontentava gli appassionati, rivolgeva a loro i migliori sorrisi. Si vedeva come ci teneva, gli brillavano gli occhi quando qualcuno si faceva una foto con lui o firmava qualche capellino.

Arrivati a casa. Charles si butto sul letto, dato che il divano era ancora rotto.

"Hai fame chéri?"

"Un po'..."

"Vuoi dei gelato?"

"Va bene!"

Accesi la televisione, poi Charles entrò nella camera da letto con una vaschetta di gelato alla frutta e due cucchiai.

"Guardiamo un film?" gli chiesi, annuì e aprimmo Netflix.

"Hai mai visto Rush?"

"Veramente no" gli risposi.

"È il film che parla della vita di Niki Lauda, ti va di guardarlo?"

"Sì, va benissimo".

Cliccò sul tasto di avvio.

Cucchiaiata dopo cucchiaiata, io gelato finì, e anche il film. Devo dire, molto bello, avevo capito perché era uno dei preferiti di Charles

Era praticamente ora di cena, Charles si alzò dal letto e andò a preparare da mangiare. Io mi misi il pigiama, poi uscì dalla camera e aiutai il pilota ad apparecchiare.

Cucinò un piatto di pasta veloce ma sostanzioso. I piloti si possono permettere eccezioni dalla dieta solo quando hanno il gran premio, senza esagerare ovviamente.

Dopo cena, andammo subito a dormire, Charles era visibilmente stanco e doveva riposare molto. La sveglia era alle 9:00, il gran premio alle 15:00, volevamo andare con calma e il pilota aveva bisogno di del tempo per sé prima della gara.

Ti amo da qui a Maranello Where stories live. Discover now