cap XXII Tramonto

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Era pomeriggio inoltrato quando mi risvegliai. Charles era ancora lì, immobile.

Sì, era rimasto lì ad aspettare che io mi svegliassi.

"Buongiorno fiorellino, come va?"

Sbadigliai e mi tirai su lentamente. "Tutto bene"

"Menomale, anche perché mi hai fatto addormentare un pettorale"

Risi: "Mi dispiace Charles, potevi svegliarmi"

"Nah, sei così bella quando dormi, ti ho fatto anche delle foto" disse lui agitando il telefono, che aveva in mano.

"CHE COSA?!" mi buttai addosso a lui, tentando di prendere il cellulare, ma ovviamente tutti i mei sforzi furono inutili.

Mi resi conto che ero letteralmente sdraiata su Leclerc.

Ci fu un secondo di imbarazzo, ci guardammo negli occhi e, nuovamente, si ripropose il farfallio nel mio stomaco.

Mi tirai immediatamente su.

"Non fa niente, fanne buon uso" dissi, poi mi alzai e mi catapultai in bagno.

Diedi una sciacquata al viso, e mi ripresi dalla dormita, ma soprattutto, da quello che era appena successo.

*Cécile, ma che fai? Hai appena fatto la denuncia a Josh, non puoi già pensare ad altro, soprattutto se ALTRO è Charles*

Tornai fuori. Sorrisi al monegasco, lui ricambiò, poi mi chiese:

"Chéri, ti va di uscire?"

"Sì, va bene, dove andiamo?"

"Ti porto in un posto speciale"

Uscimmo di casa e prendemmo la macchina.

Charles mise in moto.

Svoltò un paio di traverse, ma io riconobbi subito la strada. Passammo davanti al pub, poi Charles imboccò la salita.

Arrivati sopra, c'era una vista spettacolare su tutto il principato, ma soprattutto sul tramonto. Rimasi un attimo a bocca aperta.

L'unica volta che avevo visto questo posto era la sera della lite, e mi rievocava tanti pensieri orribili, eppure il quel momento era tutto così calmo e meraviglioso.

"Charles, perché mi hai portato qui?" gli chiesi a bassa voce.

"Per dimostrarti che non tutti i brutti ricordi, devono rimanere tali per sempre. È vero, qui è dove ti ho portata la sera dove hai litigato con Josh, ma è anche dove ci siamo conosciuti e, soprattutto, dove si vede il miglior tramonto di Monaco".

Gli feci un grande sorriso e lo abbracciai.

"Guarda Cécile, goditi questo spettacolo"

Così, guardammo abbracciati il tramonto. Scattai un paio di foto con il telefono, ma volevo godermi a pieno il momento. Era tutto così tranquillo, rilassante, i colori variegati del cielo, fecero calamare i miei nervi.

Il sole andava giù lentamente, come i miei pensieri più tormentati, e lasciavano spazio solo alle immagini del cielo rosato.

Mi sentii leggera. Per la prima volta, riuscii a lasciarmi indietro tutto ciò che era successo nell'ultima settimana.

Apprezzavo veramente tanto quello che Charles stava facendo per me. Sacrificava del tempo e delle energie per assicurarsi che io stessi bene.

No, Josh non lo avrebbe mai fatto.

Del sole rimaneva solo un piccolo pallino rosso, che in poco tempo svanì dietro una montagna. Ci godemmo ancora per un po' quel panorama mozzafiato.

"Io ho una certa fame, andiamo?" mi chiese dopo un po' il monegasco.

Annuii, così tornammo verso la macchina.

Grazie a Charles, ora amavo quel posto.

In un quarto d'ora, eravamo di nuovo a casa.

Andai a mettere il pigiama.

Tornai in salotto e, quando vidi Charles avvicinarsi ai fornelli, lo bloccai.

"Fermo dove sei!" escalamai "Sono giorni che cucini solo te, fammi fare qualcosa!"

"Dai Chéri, sei mia ospite, ti pare che ti faccio cucinare"

"Beh sarò tua ospite ancora per un po', quindi fammi cucinare adesso"

Misi le mani dietro la sua schiena e iniziai a spingerlo fuori dalla cucina. Ovviamente non riuscii a spostarlo nemmeno un centimetro.

Assunsi una faccia imbronciata e incrociai le braccia sul petto.

Charles si fece due risate, poi camminò e uscì dalla cucina.

Io, con fare soddisfatto, iniziai ad aprire i vari scaffali per vedere cosa avrei potuto preparare.

Beh, Charles si era completamente dimenticato di fare la spesa. Non era rimasto più nulla.

Aprii il frigo. Vedendo dell'insalata si riaccesero le speranze.

Frugai ancora un po' e trovai del letto di pollo e altre verdure varie. Arrivati alla conclusione che avrei fatto una insalatona.

Charles rientrò in cucina quando avevo quasi finito. Si era messo il pigiama, o per lo meno si era cambiato i pantaloni e aveva messo quelli soliti di tuta e stava a petto nudo, che per lui significava mettere il pigiama.

"Che chef stellato!" disse, prendendomi in giro.

"Senti chi parla, ci ho messo una vita a decidere cosa cucinare, è finito tutto!"

"Ve bene chef, domani andiamo a fare la spesa"

"Ci sto"

Infine, impiattai l'insalata e la misi a tavola.

Charles fece il primo boccone.

"Com'è?" gli chiesi.

Masticò, deglutì e poi disse:

"Molto buona, complimenti signorina"

Gli feci una smorfia soddisfatta e poi mangiammo. Devo ammettere che non era per niente male.

Ti amo da qui a Maranello Where stories live. Discover now