cap XXVIII Museo oceanografico

314 13 0
                                    

Il pranzo fu diverso dagli altri. Forse ancora in imbarazzo per prima, non riuscimmo a parlarci.

Quando finimmo di mangiare, Charles controllò l'orologio, sgranò gli occhi.

"Cavolo è tardissimo"

Saettò in camera da letto. Non capivo per cosa fosse in ritardo. Intanto sparecchiai la tavola e iniziai a mettere dei piatti nella lavastoviglie.

Il monegasco uscì poco dopo dalla stanza, vestito sportivo e una borsa dell'Adidas in mano.

"Scusa chéri, mi ero completamente dimenticato dell'allenamento, ci vediamo dopo"

Mi diede un rapido bacio sulla guancia, poi uscì di casa e sentii il rumore del motore della macchina che si allontanava.

Rimasi ferma per un po' a capire cosa avrei potuto fare ora che ero rimasta da sola. Poi mi arrivò una notifica.

Sbloccai il cellulare, era Daniel che mi aveva scritto su Instagram.

Era una foto, lui e Lando erano in centro a Monaco, sotto c'era scritto:

Che fai ci raggiungi?

Sorrisi a quell'invito molto gradito, gli risposi che mi andava bene, basta che mi venivano a prendere a casa di Charles.

Daniel disse che era già in macchina e di mandargli l'indirizzo, glielo inviai, poi andai a mettere le scarpe.

Cinque minuti dopo, un clacson suonò nel vialetto di casa Leclerc, presi la copia di chiavi che mi aveva lasciato il pilota, e uscii di casa.

Sorrisi ai due piloti McLaren, poi entrai nell'auto, accomodandomi sui sedili posteriori.

"Mi aspettavo una McLaren, non una Ferrari 269 GBT" li presi un po' in giro

"Hai capito Lando, la ragazza se ne intende!" mi elogiò Daniel, Lando si fece una leggera risata.

"Dove vuoi andare Cécile?" mi chiese poi l'inglese

"Dove volete voi"

I due si guardarono, poi Daniel mise in moto.

Scrissi rapidamente un messaggio a Charles:

Charles sono uscita con Daniel e Lando, ci vediamo a casa.

Lo inviai, poi misi il telefono in tasca e mi rivolsi ai piloti:

"Ragazzi, perché voi siete ancora a Monaco?"

"Beh, abbiamo preso delle super lussuose camere di hotel, e il prossimo gran premio è tra due weekend, quindi avevamo un po' di tempo da spendere, e quale luogo migliore se non MonteCarlo" mi rispose Daniel, mentre Lando annuiva.

No sapevo dove mi stessero portando, fino a quando non imboccarono la strada del lungomare, e l'australiano fermò la lussuosa automobile davanti a un palazzo che conoscevo molto bene.

Dovete sapere che MonteCarlo è famosa anche per il museo oceanografico, conosciuto in tutto il mondo per la sua ricca varietà di specie e il suo progetto per il salvataggio delle tartarughe.

Ero entusiasta del fatto che i piloti avessero deciso di portarmi qua.

Entrammo e ci avvicinammo a un bancone, dove comprammo i biglietti da un commesso, che, data la sua espressione appena ci vide entrare, aveva riconosciuto i due piloti, ma, per rispetto, non gli aveva chiesto nulla.

Così, ci avventurammo verso il primo corridoio indicato da delle frecce per terra.

Da piccola ci venivo sempre con i miei genitori, ma ogni volta mi faceva un certo effetto.

Ti amo da qui a Maranello Where stories live. Discover now