cap XXXVIII Rivendicami

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Le sue labbra sulle mie.

Era tutto ciò che avevo desiderato nell'ultimo mese, ma ora mi sembrava tutto così sbagliato.

Sentii la necessità di scappare da quella situazione, sentivo mille occhi addosso.

Era tutto sbagliato.

Staccai le labbra da quelle del monegasco, lui si staccò, ma non mollò la presa dal
mio busto.

Mi guardai intorno.

Era diventato tutto estremamente silenzioso, i meccanici ci guardavano increduli. Poi, spostai ancora lo sguardo, e cadde dove sapevo che non dovevo guardare.

June stava la, a guardare la scena, pallida in viso, le lacrime agli occhi, una era già colata sulla guancia, la tagliava in due.

E poi, di nuovo i suoi smeraldi.

Brillavano, mi guardavano nella maniera più intensa possibile.

Del panico iniziò a fremere nelle mie vene.

Mi liberai dalla presa dolce del
monegasco e scappai nel corridoio.

Il cuore mi batteva all'impazzata. Arrivai nella sala principale, uscii.

Dovevo prendere dall'aria fresca, altrimenti temevo che mi sarei sentita male.

"Cosa ho fatto" dissi mettendomi le mani nei capelli.

Poi camminai veloce fino al paddock della McLaren, di nuovo, entrai e andai nel box di Daniel.

Ovviamente era lì.

Stava sistemando il suo casco su una mensola, era rosso in viso.

Si girò e mi vide, nuovamente mi sorrise, ma la sue espressione cambiò quando notò la mia faccia preoccupata e stravolta da quello che era appena successo.

Si avvicinò a me con aria preoccupata.

"Ceci tutto be-"

"Mi ha baciata"

Lui strabuzzò gli occhi.

"Charles mi ha baciata davanti a tutti i meccanici e alla sua ragazza. Sono fottuta"

"Vieni con me"

Mi prese per mano e mi portò nella sua camera.

"Racconta avanti" disse "ti ascolto mentre faccio la doccia" entrò nel bagno e lo chiuse.

Non stavo capendo un granché.

"Avanti Cecile, racconta, su" mi incitò allora lui, la voce ovattata dalla
presenza della porta.

Io mi accovacciai per terra, con la
schiena appoggiata alla porta. Distesi le gambe davanti a me, solo in quel momento mi resi conto che mi stavano tremando.

"Daniel è complicato. Io credo che Charles mi piaccia, e non poco, ma adesso che mi ha baciata non so cosa fare"

Sentii l'acqua che iniziava a scorrere.

"Insomma, Charles è fidanzato, non voglio essere la ragione della disperazione di quella povera ragazza, non è giusto".

Daniel non disse nulla, così continuai.

"Non so, forse sono tutte scuse da parte mia, probabilmente lo faccio per ignorare quello che provo per Charles, ma ho chiuso con Josh un mese fa, non credo di sentirmi pronta a voltare pagina così".

Di nuovo nessuna risposta.

"Sono un disastro, ovunque io vada faccio casini"

Stavolta fui anche io a rimanere in silenzio per un po'.

Ti amo da qui a Maranello Where stories live. Discover now