cap XXXVI Invasione

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Mi svegliai con calma, stranamente non con la suoneria della sveglia del monegasco.

Sobbalzai sul materasso quando non lo vidi.

Mi sedetti sul letto e mi guardai intorno, alla ricerca di un indizio del perché Charles non fosse lì.

Allungai il braccio sul comodino dal lato del pilota, quando notai un bigliettino appoggiato proprio lì.

"Chéri ti vengo a prendere in albergo tra poco, ho avuto un imprevisto"

Mi tranquillizzai, così presi dei vestiti dalla valigia e li indossai.

Successivamente, usai l'ascensore per scendere al piano terra e andare a fare colazione.

Intanto, mi arrivò una telefonata al cellulare.

Era Emy.

"Buongiorno bionda!"

"Ma magari buongiorno, qui è quasi ora di cena!"

"Io sto facendo colazione"

"Charles?"

"Tra poco mi viene a prendere, mi ha detto di aver avuto un imprevisto"

"Oggi ha le prove libere?"

"Sì... spero vadano bene, ieri sera era molto arrabbiato con June e con la stampa, si era innervosito per le domande che gli hanno fatto"

"Ho letto... tu? Tutto ok?"

"Sì, stai tranquilla"

"Amore devo andare, scusa, volevo parlare di più ma è pronta la cena"

"Va bene, stai tranquilla, ci sentiamo più tardi"

*riattacca*

Finii di mangiare con calma, poi tornai in camera a lavare i denti e prendere le cose che mi sarebbero servite per la giornata.

Arrivò, poco dopo una chiamata di Charles, mi disse che era sotto e che potevo scendere.

Mi chiusi la porta della camera alle spalle e misi la tessera in una taschina della borsetta che portavo, poi usai nuovamente l'ascensore.

Uscii dall'edificio, feci per salutare Charles, che mi aspettava appoggiato alla lussuosa auto, parcheggiata rapidamente davanti all'albergo, quando, attraverso il finestrino leggermente oscurato, seduta sul sedile del passeggero, vidi un profilo femminile.

Il mio sguardo ricadde poi su Charles, che fissava forse le sue scarpe, forse il marciapiede, con fare imbarazzato. Capii al volo la situazione.

"Sali" mi disse lui rapidamente, aprii lo sportello dell'auto e mi sedetti sul sedile posteriore.

Il pilota camminò dall'altro lato della macchina ed entrò.

La ragazza allungò in collo verso di lui, pretendeva un bacio, Charles la accontentò, posando le sue labbra su quelle di June.

Sentii la colazione risalire.

Poi il ferrarista mise in moto, in un batter d'occhio fummo ai tornelli.

Charles tirò fuori un altro vip pass per la ragazza dal cruscotto, poi uscimmo dall'auto e la chiuse, premendo un pulsante.

Il pilota mise una mano in tasca, la fidanzata subito si mise a braccetto.

Non so se fosse effettivamente il suo obbiettivo, fatto sta che il monegasco non mi sembrava per nulla contento che June fosse qui.

Io li seguivo, stando dietro a loro e godendomi quell'orribile spettacolo, ma anche molto comico.

Ti amo da qui a Maranello Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon