ROSSOFUOCO - 4

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come pensi sia fatto io?

Christian

Notte in bianco.
Siamo già a due notti su due in casetta che passo non chiudendo occhio.
Senza un motivo valido.
Forse è solo lo stupore di essere qui.
Il non essere riuscito a realizzare di essere parte di tutto questo.

Mi alzo per andare in quello che probabilmente diventerà il mio posto.
La panchina in terrazzino.
Essere sotto la luce della luna in qualche modo mi rilassa.
Avanzo verso l'esterno e accendo la luce prendendo uno spavento, perché al buio non si vedeva la figura della ballerina seduta sulla panchina.

La figura di Gaia.

<<Che paura>> sussurra lei mettendosi una mano sul petto.
<<Tu ti sei spaventata? Io che devo dire?>> le chiedo prendendola in giro.
<<Che ci fai sveglia?>> continuo appoggiandomi contro lo stipite della porta a vetri.
<<Potrei chiederti la stessa cosa>> mi risponde voltandosi verso di me.
<<Notte insonne>> mi limito a dire stringendomi nelle spalle.
<<Vedo molti pensieri scorrerti negli occhi>> continua guardandomi.

Mi lascia di stucco questa frase.

<<E quindi? Che fai, rimani lì in piedi come uno stoccafisso?>> mi domanda ridendo.

Rido appresso a lei.
Ha una risata molto contagiosa.
Prendo posto accanto alla ballerina che mi guarda curiosa.

<<Che c'è?>>
<<Nulla>> si limita a dirmi scrollando le spalle.
<<E allora perché mi guardi?>>
<<Mi piace osservare le persone. Cogliere i particolari. Ma soprattutto provare ad immaginare come sia fatta una persona>> mi spiega portandosi le gambe al petto.
<<Ah sì?>> le chiedo stupito <<e come pensi sia fatto io?>>

Non si aspettava questa domanda, ma non si scompone.
Anzi, si gira completamente nella mia direzione e inizia ad osservarmi, anche un po' con fare sciocco per farmi ridere.
E ci riesce.

<<Allora, vediamo... Christian, Christian Christian... ti vedo come un ragazzo spigliato, spontaneo. Sincero.
Ti immagino molto legato a tua madre e come me, vedi la musica come l'unica via di uscita.
Cos'altro immagino? Mh, nella mia testa hai avuto tante relazioni ma non ti sei mai innamorato.
Però sono certa che quando ti innamorerai darai tutto a quella persona>>

Posso sentire un brivido salirmi lungo la schiena.
Ha colto tutto, tutto quanto.

<<Hai letto la mia biografia per caso? Perché hai azzeccato tutto guapa >> ammetto stupito.
<<Vuol dire che sono brava>> si limita a dire ridendo.
<<E invece cosa immagini di me?>>
<<No, non sono bravo con queste cose>> le dico scuotendo la testa.
<<Non ti puoi tirare indietro. Te lo vieto>>
<<Me lo vieti?>> le domando ridendo.
<<Si, te lo vieto!>> esclama puntandomi un dito contro.
<<Dai Gaietta non sono bravo con queste cose>>
<<Facciamo così, te lo faccio passare per ora, solo se vai a prendere i biscotti in credenza perché ho fame>> mi dice con un sorriso.
<<Mi sembra un buon compromesso>> ammetto con lo stesso sorriso.

Mi alzo dalla panchina per andare in cucina.
Trovo subito quei biscotti che dice.
Prima di tornare fuori mi affaccio leggermente in terrazzino e la vedo sfregarsi le braccia per il freddo.
Afferro al volo una delle coperte sui divanetti per portarla fuori.
Quando mi vede arrivare i suoi occhi si illuminano subito cadendo sul pacco di biscotti in mano, ignorando completamente la coperta.
Prende il pacco e ne approfitto per metterle la coperta sulle spalle.

<<Grazie>> ammette arrossendo leggermente <<tieni, ti do un biscotto in ricompensa>> continua porgendomi un biscotto al cioccolato.
<<Non pensi sia meglio rientrare in casetta? Secondo me ti prendi un bel raffreddore>> le propongo inclinando leggermente la testa.
<<Hai ragione. Però te ne stai con me sui divanetti? Ora che c'è qualcuno sveglio non mi va di stare da sola>>
<<Va bene, passiamo la nottata sui divanetti, però ora andiamo dentro che c'è freddo>> continuo porgendole la mano.

Lei la afferra e riesco a tirarla su.

<<Grazie>> mi dice prima di andare dentro.
<<Non ti preoccupare, lo faccio con piacere>>

Che notte strana.

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaWhere stories live. Discover now