ROSSOFUOCO - 12

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come se oltre noi non ci sia nessuno

Christian

Manca poco alla sfida.
Sento tutta la tensione addosso.
Tensione che i miei amici cercano di smorzare in ogni modo.
Ma non sono teso solo per questo e Tiziano lo sa, se n'è reso conto.

<<Gaia?>> domanda lui affiancandomi sulla panchina.
<<Sempre lei>>
<<Quanto sei teso?>>

Sollevo la mano in aria per fargli vedere quanto trema.
Così si che capisce quanto sia agitato.

<<E poi fra... ti posso dire la verità?>> gli domando mettendo le mani sul viso.
<<Certo che puoi. Anzi, devi>>
<<Ti giuro, ho una voglia matta di baciare Gaia. Così tanto. Non ho il coraggio di farlo>>
<<Cosa c'è che ti blocca?>> mi chiede lui confuso.
<<Qualche giorno fa ho avuto una conversazione con Chiara. Mi si ripete in testa. Mi ha chiesto di non farla soffrire ed io ho paura di questo. Ho paura di farle del male>>
<<Il fatto che tu abbia questa paura, ti fa capire che non potresti mai farle del male. Davvero Chri, dovresti buttarti. Perché reprimere tutto questo, scusa? Ci soffri e basta>>
<<Ma anche se avessi il coraggio... chi mi dice che lei ci stia? Che non sia tutto nella mia testa?>>

Non ricevo risposta.
Solo uno schiaffo dietro la nuca che mi lascia interdetto.

<<Ma che ti prende?>> gli chiedo stupito.
<<Christian datti una svegliata. Dico davvero. Voi due vi piacete, dovete solo dirvelo. E quando accadrà chiudi con Lucrezia, anche se avresti già dovuto farlo>> mi risponde mettendomi le mani sulle spalle.
<<Da uno a dieci... quanto si capisce che "RossoFuoco" l'ho scritta per Gaia?>> gli domando insicuro.
<<Undici, fra>> mi risponde sospirando.
<<Merda>>
<<E non c'è nulla di male>> aggiunge subito dopo <<hai messo i sentimenti su carta. E' il modo migliore che hai per esprimerli>>
<<Ora perché non andiamo dentro? Così ceniamo e ti riposi, che domani hai la sfida>><<Hai ragione Kumino>>

***
Gaia

L'ansia per la sfida di Christian si fa sentire.
Lui non lo da a vedere che è agitato.
Piuttosto che mostrare quello che prova, reprime tutto quanto.
Io no, però.
L'ansia che possa andare a casa e non essere più qui mi manda nel pallone.
Ma per alleviare la tensione, i ragazzi hanno deciso di passare la serata insieme.
Vogliono giocare ad "obbligo o verità".
Un po' infantile, a dire il vero.
Però farei di tutto pur di stare tutti insieme.

Siamo in cerchio.
Sono accanto a Christian che continua a non proferire parola.

<<Mi dici se stai bene? Per favore>> lo prego a bassa voce provando a guardarlo negli occhi.
<<Gaia... per favore, non voglio parlare di nulla>> ammette lui portandosi le gambe al petto.

Non gli dico nulla.
Non vuole parlare.
Ma io avrei tanto voluto parlare con lui prima della sua sfida.
Nell'eventualità che se ne vada.

<<Andiamo avanti?>> domanda Chiara guardandosi intorno.

Tiziano gira la bottiglia.
La fa fermare appositamente colpendola con il piede.
Si ferma su Christian.
Poi mi guarda.

Stronzo, l'ha fatto a posta.

<<Obbligo o verità?>> gli domanda con un sorriso furbo.
<<Non mi va di giocare ragazzi, davvero>> ammette il cantante sbuffando.
<<Dai, almeno uno. Non farti pregare, ti prego>> gli dice Tiziano insistendo.
<<Se proprio devo... obbligo>>
<<Ti obbligo a rimanere da solo con Gaia e fare ciò di cui hai paura>>
<<Fare che cosa con chi?>> domando io stupita.
<<Christian ha capito. E mi ringrazierete>> continua giungendo le braccia al petto.

Christian si alza in piedi.
Finalmente mi guarda.
Mi tende la mano e la afferro per essere tirata su.
Non lascia la mia mano.
Nel tragitto per andare nella sua stanza incrocia le dita con le mie non lasciandomi andare.
Chiude la porta alle sue spalle ma rimane in silenzio.

<<Di cosa parlava Tiziano?>> gli domando stringendo di più la sua mano.
<<Nulla di importante>>
<<Nulla di importante? Mi dispiace, ma non ci credo>> constato iniziando a sentire la rabbia salire.
<<Ma è così strano che non voglia parlare di nulla?>>
<<Possiamo avere un discorso normale? Cazzo Christian, domani hai la sfida. Non voglio trovarmi nella posizione in cui tu esca e non mi abbia detto delle cose che ti fanno paura. Specie se riguardano me.
Quindi adesso io pretendo che tu mi dica quello che ti sta passando per la testa e, detto sinceramente, non accetto un "no" come risposta, sia chiaro>>

Pretendere?
Gaia questa "cazzimma" da dove ti esce fuori?

Christian si siede sul pavimento con la schiena contro la porta.
Mi chiede di fare la stessa cosa e poi ancora di nuovo la sua mano alla mia.

<<Gaia sei una delle persone più importanti qui dentro per me.
Da quando ci conosciamo è scattata una connessione speciale. Talmente tanto speciale d'averti fatto conoscere mia madre.
Ma soprattutto talmente tanto speciale che dalla sera in cui abbiamo cenato insieme, ogni volta che siamo vicini, mi sale una voglia di baciarti talmente forte che certe volte ho paura di non controllarmi. E ho paura di tutto questo. Se domani dovessi uscire non ti vedrei più. Poi come faremo?>>

Ho capito bene?
Ha seriamente detto questo?
Me lo sono immaginato?
Rimango in silenzio.
Non so cosa dire.
Forse in silenzio troppo a lungo.

<<E ovviamente so che è qualcosa che nasce tutto nella mia testa perché probabilmente tu non provi lo stesso.
Anzi, di sicuro mi starai dando del matto perché non mi vedi nel modo in cui ti vedo io>>
<<Christian io->>
<<Non serve dirlo, l'ho già capito e->> interrompo il suo discorso afferrandogli il viso tra le mani.

Non si aspettava questo gesto.
Avvicino il suo viso al mio per guardarlo negli occhi.
Sempre più vicina al suo corpo.
Sempre più vicina alla sua bocca carnosa.
E poi succede.
Gli lascio un bacio sulle labbra.
Semplice, deciso, inaspettato.

<<Che significa?>> mi domanda stupito.
<<Che non ti devi azzardare a perdere la sfida domani. Altrimenti, ti giuro, che te la faccio pagare>> sussurro rimanendo vicina a lui.
<<Ti prometto che rimango qui. Non vado da nessuna parte>>
<<Ti conviene>> gli rispondo puntandogli il dito contro il petto.

Mi afferra le caviglie trascinandomi ancora più vicino a lui.
Fa ancorare le gambe intorno al suo bacino mentre una sua mano finisce nei miei capelli.
Passando la sera attaccati, scambiandoci baci leggeri e a ridere come se domani non accadesse nulla.
Come se oltre noi, non ci sia nessuno.

oggi vi lascio un doppio aggiornamento che, in realtà, non vedevo l'ora di scrivere.
mi sembra strano star raggiungendo tutti questi risultati in così poco tempo, mi sembra quasi assurdo.
grazie mille,
sara <3

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora