ROSSOFUOCO - 32

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io credo in te

Gaia 

Il post prima puntata del serale è stato un po' devastante vista l'uscita di Tiziano.
D'altro canto sono contenta per i commenti ricevuti da parte dei giudici.
Ho dormito male dopo aver visto Christian nella mia stanza.
Sono sicura al mille per mille che mi abbia detto una bugia e che non fosse li per quella stupida felpa.
Ma ne salterò fuori da questa storia, ora devo solo concentrarmi su questo dannato guanto di sfida mandato dalla Celentano. 
Sembra che non voglia proprio riuscirmi. 
Più lo provo meno mi riesce.
Più mi guardo allo specchio, più trovo difetti sul mio corpo e soprattutto acquisisco meno consapevolezza di me stessa. 
Poi vedo Marisol e la facilità con la quale riesce sempre a fare tutto. 
Tutto questo mi scoraggia. 

<<Gaia, ti assicuro che per essere stata la tua prima lezione sei stata bravissima. Guarda che la prima volta che sono salita su pali del genere ho preso tante di quelle botte cadendo a terra!>>
<<Tu sei così bella e sicura quando balli, Mari. Vorrei essere sicura almeno la metà di quanto lo sia tu>> ammetto guardandomi allo specchio. 
<<Cosa c'è che non va?>> mi chiede preoccupata mettendosi accanto a me. 
<<Mi vedi la nello specchio, no?>> le chiedo sospirando <<mi vedo  brutta, Mari. Bruttissima. E ho la testa piena di paranoie. Sto arrivando a pensare che forse Christian abbia voluto chiudere con me proprio perché mi vede brutta tanto quanto mi ci veda io>>  sussurro scoppiando a piangere. 
<<Non è assolutamente così. Gaia sei bellissima e ti assicuro che Christian ti guarda con gli occhi dell'amore>> mi risponde abbracciandomi. 
<<Tutti mi dite così... allora perché non vuole darmi delle vere spiegazioni?>> 
<<Questo lo dovresti chiedere a lui amore>> ammette lei con un sorriso tirato <<però non è il momento di pensarci. Che ne dici se andiamo a provare un'ultima volta? Sono sicura che stavolta verrà meglio>>
<<Va bene, andiamo>>

***

Mida 

Vedo Gaia rientrare in casetta con una scatola in mano. 
Ho incrociato il suo sguardo per un secondo e sono riuscito a vedere i suoi occhi lucidi. 
Fa finta che non ci sia. 

<<Nick, vieni. Voglio vedere cosa contiene>> 

Nicholas? 
Davvero?

Il ballerino non dice nulla. 
Si limita a seguirla ed io li seguo con lo sguardo. 
Vorrei tanto andare nella sua stanza per vedere quello che si stanno dicendo. 

<<Te la sei cercata>> mi canzona Martina lanciandomi un'occhiata veloce. 
<<Lo so>> sussurro passandomi una mano sul viso. 
<<Però se vuoi andare ad origliare io faccio finta di non aver visto nulla>> continua facendomi l'occhiolino. 
<<Ti giuro, Martina, che era proprio quello che volevo sentirmi dire>> ammetto con un sorriso. 
<<Vai di la spilungone. Ci vediamo dopo>> 

Mi avvicino piano alla porta ma Nicholas è già uscito. 
La porta è leggermente socchiusa e riesco a vedere Gaia con i vestiti di scena in mano. 
Vorrei davvero dirle che secondo me spaccherà tutto quanto ma non riesco ad andare oltre il mio limite. 

<<Che fai? Mi spii adesso?>>

Sei stato colto in flagrante, Christian. 
Complimenti per la furbizia. 

<<Cosa? Non ti stavo spiando>> balbetto poggiandomi contro lo stipite della porta. 
<<Guarda che non ti mangio, eh. Puoi entrare. O vuoi dirmi che sei li per un'altra stupida felpa?>> mi domanda ironica. 
<<Perché non credi fossi qui per la felpa?>> 
<<Perché non te n'è mai importato. Era così falsa quella scusa che non ti sei neanche reso conto che ti ho dato una mia felpa invece della tua>> commenta aspra guardandomi negli occhi. 
<<Posso?>> le chiedo indicando lo spazio accanto a lei ed evitando la sua domanda. 
<<Si>>

Non dico più nulla. 
Mi metto accanto a lei e vedo le sue mani tremare. 

<<Non hai mangiato oggi>> commento preoccupato. 
<<Ah, ora ti preoccupi?>>
<<Mi preoccupo sempre, Gaia>> aggiungo indispettito <<e so che sei piena di paranoie adesso. Ma ti assicuro che la coreografia andrà bene. Io credo in te>> ammetto guardandola negli occhi. 
<<Secondo te andrà bene?>> mi chiede preoccupata. 
<<Andrà benissimo. E se vuoi posso darti una mano>> le propongo accarezzandole i capelli. 
<<E come vorresti darmi una mano?>> continua perplessa. 
<<Come abbiamo fatto per il compito che ti era arrivato tempo fa. Potresti provare davanti a me>> le spiego guardandola negli occhi. 

Vedo i suoi occhi tremare, come se avesse paura a stare di fronte a me. 
Come se avesse paura di mostrarsi vulnerabile. 

<<Se io decidessi di fare così, tu poi potresti spiegarmi quello che ti prende con me?>> mi domanda a bassa voce. 
<<Lo farò a tempo debito, Gaia. Te lo prometto>> 
<<Come faccio a sapere se posso fidarmi?>> 
<<Ho sempre mantenuto le promesse. Non inizierò ad infrangerle proprio con te. Non sono scemo>> le rispondo accennando un sorriso. 
<<Un po' si>> ammette lei prendendomi in giro. 
<<Si, forse hai ragione>> 
<<Va bene, faremo così. Proverò davanti a te>> confessa sospirando. 
<<Ed io quando sarà il momento, ti dirò tutto>> 

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaWhere stories live. Discover now