ROSSOFUOCO - 6

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tu rimani qui con me?

Christian

<<Sono in ritardo>> constata Gaia correndo come una furia in casetta.
<<Se la notte non rimanessi sveglia, riusciresti a svegliarti ad un orario decente>> le dice Chiara con tono di rimprovero.

Io provo a trattenere una risata mentre guardo tutto da esterno.
Uno dei motivi per cui non dorme sono io, perché restiamo a parlare fino alle mattinate.

<<Chiara, amore, possiamo rimandare la ramanzina a quando tornerò a casa? Non credo sia il momento>> borbotta lei prendendo il borsone.

Chiara mi guarda.
Mi osserva.
Non ne capisco il motivo.

<<Muoviti Ga', ci vediamo dopo. Non penso tu voglia fare tardi alla lezione>>
<<Hai lezione ora?>> le chiedo dopo essere rimasto in silenzio per un po'.
<<Si, proprio adesso>>
<<Allora andiamo insieme, ho lezione anche io>> le propongo avvicinandomi a lei.
<<Vado a prendere le cose e arrivo>>

Gaia va in stanza e in quel preciso momento Chiara mi si avvicina.

<<Sì?>> le domando confuso.
<<So che la sera voi due ve ne state insieme. Ti prego, Christian. Falla andare a letto prima, non può rischiare di fare tardi sempre>>
<<Ti giuro Chiara che ci provo a farla andare a letto prima, ma non mi da ascolto>> tento di dirle sconsolato.
<<Lo so. Però provaci comunque>> continua accennando un sorriso.
<<Certamente, promesso>>

La conversazione si interrompe quando Gaia ritorna da noi in salottino.
Un po' agitata, un po' scontrosa.
Tutto perché è prima mattina.

<<Allora? Andiamo?>>
<<Guarda che fino a prova contraria sono io ad aver aspettato te perché sei tu quella in ritardo>> le rispondo prendendola in giro.
<<Si, si, abbiamo capito. Sono io quella in ritardo. Ora andiamo>> continua prendendomi per il braccio.
<<Oh sei piccola ma sei forte>> constato accigliando lo sguardo.
<<E non hai ancora visto niente! Andiamo su!>>

***

Io e Gaia siamo arrivati in studio e per un pelo siamo riusciti ad arrivare in orario.

<<Oh, ma quanto corri?>> le domando con il fiatone.
<<Correre? Per te quello è correre?>> mi domanda prendendomi in giro.
<<Non prendermi in giro. E' per colpa tua se abbiamo corso>> borbotto poggiando le mani sulle ginocchia.
<<Hai lezione con Lorella?>>

Mi limito ad annuire prendendo un po' d'acqua dalla bottiglia.
Vedo la porta della mia aula aprirsi e Lorella spuntare in corridoio.

<<Christian sei in ritardo>> mi dice con rimprovero.
<<E' colpa mia, Lorella>> le dice Gaia con un sorriso.
<<Avevamo lezione alla stessa ora ed ero in ritardo. Gli ho chiesto di aspettarmi e gli ho fatto fare tardi>> continua imbarazzandosi.

E non mi aspettavo che anche io mi sarei imbarazzato.
Insomma, qualcun altro si sarebbe fatto gli affari suoi.
Ma non lei.

Non Gaia.

<<Va bene Gaia, grazie per averlo precisato. Ora però dobbiamo andare tutti quanti a lezione>>
<<Hai ragione. Buona lezione. Noi ci vediamo dopo>>

Gaia mi saluta con una carezza sul braccio e Lorella con un sorriso.
Io non so cosa dire.
Mi limito ad entrare in silenzio in aula.

<<Allora? Come stai?>>
<<Sono un po' in ansia per la prima puntata, però non vedo l'ora di cantare>> ammetto mettendomi a sedere di fronte a lei.
<<E in casetta come ti trovi?>> mi chiede sorridendo.
<<Bene, dai. Contando che di solito tendo a fare un po' fatica... invece qui con loro mi sto integrando>>
<<Anche con Gaia a quanto vedo>> continua con un sorriso divertito.
<<Ci siamo ritrovati più volte a parlare, nulla di che>> provo a dire sentendo le guance tingersi di rosa.
<<Va bene, ora proviamo i pezzi>>

***

Finita la lezione con Lorella vado in saletta per vedere se Gaia fosse li, ma non è ancora arrivata.
Mi aggiro per lo studio fin quando non arrivo di fronte la sala dove si allena, trovandola li con Kumo mentre sta provando.

<<Posso?>> domando appoggiandomi alla porta.
<<Ei! Com'è andata la lezione?>> mi domanda la ballerina.
<<E' andata bene. A voi?>>
<<Bene. Io adesso però me ne vado, sono distrutto>> ammette Tiziano sbadigliando.
<<Ci vediamo dopo in casetta?>> gli domando battendogli il cinque.
<<Certo, a dopo>>

Mi metto a sedere sul pavimento osservando Gaia che poco dopo mi segue a ruota mettendosi di fronte a me.

<<Che hai?>>
<<Sono preoccupata per il compito>> ammette sbuffando.
<<Ti ho vista ballare, guapa. Sei bravissima, per quanto possa valere il mio parere, ovviamente>> le dico con un sorriso.
<<Vorrei tanto esserne sicura. Sono stata brava davvero?>> mi domanda insicura.
<<Bravissima>> sottolineo io guardandola negli occhi.
<<Forse dovrei provare ancora>> borbotta alzandosi in piedi.
<<No, direi di no>> ammetto seguendola.
<<Devi riposare, Gaietta. Sennò domani non rendi in puntata>>
<<Sento che se non provassi domani andrà male>>
<<Stai andando in paranoia. Vieni qui>> le dico aprendo le braccia.

Si fionda nell'abbraccio stringendomi forte.

<<Grazie Chri>> sussurra accennando un sorriso.
<<Quando vuoi, guapa>>

***

<<Posso darvi una mano per la cena?>> domando a Tiziano e Chiara raggiungendoli in cucina.
<<Direi che ce la caviamo>> risponde Chiara sorridendomi <<ma grazie per la proposta>>
<<Com'è andata oggi?>> mi chiede Tiziano guardandomi.
<<Non mi posso lamentare kumino>> rispondo scrollando le spalle.
<<Avete visto Gaia?>> domando subito dopo guardandomi intorno.

Loro due si scambiano uno sguardo d'intesa, poi fanno finta di nulla.

Andiamo, anche loro?

<<E' in stanza. E' un po' giù per il compito>>

Mi limito ad annuire e senza dire nulla mi allontano dalla cucina per andare in stanza dalla ballerina.
La porta è socchiusa, posso vederla sul suo letto a scrivere sul diario.

<<E' permesso?>> domando con un sorriso appoggiandomi allo stipite della porta.
<<Vieni pure>> mi risponde chiudendo il diario.

Io in risposta chiudo la porta dietro di me e vado a mettermi sul letto incrociando le gambe sul materasso.

<<Quando smetterai di far andare le paranoie in testa?>>
<<Non lo so. Chissà se smetteranno mai>> sussurra poggiando la testa sul materasso.
<<Cosa stavi scrivendo?>> le chiedo curioso.
<<Nulla, solo pensieri stupidi>> ammette sbuffando.
<<Non sono inutili se li scrivi>>
<<Tieni, leggi>> continua porgendomi il diario.
<<Sei sicura?>> continuo titubante afferrando il quadernino.
<<Sicura>>

Apro la pagina puntata dalla penna.
Scorgo la sua scrittura piccola ed ordinata.

<< "Amo gli abbracci, amo il contatto fisico.
Chi ti abbraccia all'improvviso, abbracci sinceri, calorosi.
Amore al solo sguardo.
Chi ti osserva quando parli, quando non te ne accorgi.
Quando qualcuno capisce cosa tu abbia senza che apri bocca.
Amo addormentarmi nelle braccia di qualcuno, inebriarmi del profumo, sentire il battito del cuore.
Amo dare e ricevere abbracci. Soprattutto dare.
E' la mia forma d'amore, il contatto fisico.
E' il modo più diretto per sentire una persona" >> leggo con il fiato sospeso.

<<Hai un bel mondo dentro, Gaia>> ammetto sdraiandomi accanto a lei a pancia in su.

Distendo il braccio sul materasso aspettando che si poggi.
Le cingo il corpo con il braccio stringendola forte.
La sento sospirare pesantemente prima che poggi la testa sul mio petto.

<<Che ne dici di dormire un po'?>> le chiedo a bassa voce.
<<Tu rimani qui con me?>> mi domanda sollevando il viso.
<<Non mi muovo da qui, promesso>>

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaWhere stories live. Discover now