ROSSOFUOCO - 15

1.4K 30 6
                                    

è la prima volta che mi sento così bene con qualcuno

Gaia

Da quando è successo tutto sono passati due giorni.
Due giorni in cui provo ad evitare Christian quanto più possibile, dove non mangio e provo a concentrarmi solo sulla danza senza remore.

La verità è che mi manca averlo intorno.
Mi manca parlarci.
E fa ridere, perché siamo nella stessa casa.

Ho aspettato che tutti finissero di cenare per andare a mangiare qualcosa.
Se proprio devo mangiare, non voglio avere nessuno intorno.
Arrivo in cucina e con mia sorpresa, vedo solo Christian.

<<Non andare>> dice a bassa voce fermandomi.
<<Ti ho lasciato da mangiare in un piatto. Speravo davvero venissi a mangiare qualcosa>> continua avvicinandosi a me.
<<Grazie>> mi limito a dire.
<<Possiamo parlare?>> mi domanda a bassa voce <<ti prego, Gaia. Non sopporto il non parlarti>>

Lo guardo.
La voglia di parlarci c'è.

Vale la pena tenere le difese alte di continuo?

<<Va bene>>
<<Ti lascio mangiare>>
<<No, possiamo parlare adesso. Non voglio cambiare idea>> ammetto mettendomi a sedere sul bancone.
<<Gaia vorrei capissi quanto mi dispiace>> sussurra mettendosi di fronte a me.
<<Christian tu hai capito perché mi sono arrabbiata?>>
<<Si, perché non ti avevo detto nulla di Lucrezia, della mia situazione. Ma se non l'ho fatto è stato per paura. Avevo paura di quello che mi fai provare, paura di farti del male... e alla fine l'ho fatto. Ti ho fatta stare male e ti giuro è la cosa che mi fa sentire più in colpa>>

Incatena le sue mani nelle mie avvicinandomi di più al suo corpo.
Il cuore mi va a mille.

<<Vorrei dirti che non vorrei più avere niente a che fare con te, ma non posso. Mentirei a me, innanzitutto.
Io voglio sincerità, Christian. Sempre e comunque. Se scopro altre bugie, ti giuro, non ti perdono>> gli spiego mandando giù il groppo che avevo in gola.
<<Te lo prometto, Gaia. E' stata la prima ed ultima bugia che hai sentito da parte mia>>

Mi accarezza il viso con la mano, poggiando la sua fronte contro la mia.
Lascia un bacio sulle mie labbra facendomi sentire lo stomaco in subbuglio.

<<Però voglio andare piano>> ammetto contro le sue labbra <<ho comunque paura>>
<<Ti aspetto. Sono disposto ad aspettarti fino a quando vuoi>> <<però, signorina, ora devi mangiare>>
<<Non ho fame>> constato stringendomi nelle spalle.
<<Gaia devi mangiare. So che non hai toccato cibo, io ti guardo, ti osservo. E sappi che rimango qui fin quando non mangi qualcosa>> mi dice con tono serio.
<<Quindi finché non mangio starai con me?>>
<<Proprio qui>>
<<Allora mangio>>

***

Christian

<<Perché non hai mangiato in questi giorni?>> le chiedo dopo tanto, troppo silenzio.

Io e Gaia siamo sui divanetti.
Siamo stati in silenzio fino ad ora.
Non c'era necessità di parlare.
Però nella testa mille domande ce le ho comunque.

<<Perché quando succede qualcosa mi si chiude lo stomaco, preferisco non fare nulla>>
<<Mi prometti che se succede qualcosa non smetti di mangiare? Non ti fa bene>>
<<Te lo prometto>> si limita a dire accoccolandosi sul mio petto.
<<Seriamente?>> continuo guardandola negli occhi.
<<Seriamente>> ammette accennando un sorriso timido.
<<E se non ci riesci, vieni a parlarne con me e la risolviamo insieme>> dico accarezzandole i capelli.
<<Mi fa paura tutto questo, Chri>> ammette a bassa voce.

Sapessi quanta paura faccia a me.

<<Cos'è che ti fa paura?>>
<<E' la prima volta che mi sento così bene con qualcuno. Non sono abituata>> mi risponde stringendosi nelle spalle.
<<Vieni qui>> le dico aprendo di più le braccia.

Si accoccola di più ma non mi basta.
La prendo di peso facendola mettere sulle mie gambe, poi afferro le sue ancorandole al bacino.

<<E' normale avere paura, Gaia. Però non farti sopraffare dalla paura, viviti le cose. E non parlo solo di me e te. Ma anche della scuola, di quello che stai facendo. Sei strepitosa>>
<<Puoi cantare per me?>> mi chiede arrossendo un po'.
<<Cosa vuoi che canti?>>
<<La mia canzone>> risponde sorridendo.
<<Certo Guapa, poggiati però>>

Aspetto che si poggi sul mio petto.
Mi perdo a guardarla.
Gaia non è una ragazza.
Gaia è una donna. La donna più bella che abbia mai visto.

<< "Io ti dirò che oh, ma madonna che donna che ho.
Tu sei troppo, io mi sento colpevole. Ma in amore zero regole.
Io ti dirò che è rosso fuoco. Rosso fuoco. Rosso fuoco.
Io ti dirò che oh, ma madonna che voglia che ho di strapparti i vestiti di dosso e non fare rumore.
È rosso fuoco"
>>

Gaia crolla tra le mie braccia e poco dopo anche io con lei.
A dormire beati dopo giorni in cui ci siamo ignorati.

Ho ritrovato la pace.

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaWhere stories live. Discover now