ROSSOFUOCO - 14

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non ho mai giocato con te

Gaia

Dalla sfida di Christian sono passati quattro giorni.
Quattro giorni in cui tutto quello che mi accade mi sembra strano.
Mi sembra ancora strano essere qui.
Mi sembra strano star seguendo il mio sogno.
Ma soprattutto mi sembra strano tutto quello che sta succedendo con Christian.
Sentirmi voluta, sentire il bene di una persona.
Tutto questo ti riempie il cuore.

<<Amo>> mi richiama Chiara.
<<Dimmi>>
<<C'è il telefono che vibra. Ti stanno arrivando dei messaggi>> continua porgendomi il telefono.

Lo prendo stranita.
Vedo messaggi in direct da un contatto che non è nelle mie amicizie.

<<Vieni qui amo, c'è un messaggio che non mi piace>> le dico facendole segno di venire accanto a me sul letto.

Chiara acciglia lo sguardo.
Acconsente a quanto dico e si mette accanto a me.

<<Guarda te lo leggo>>

<< "Ciao Gaia, piacere.
Tu non mi conosci, io purtroppo ho sentito parlare di te.
Io sono Lucrezia. Attualmente l'ex fidanzata di Christian.
Sono qui per dirti un paio di cose.
Innanzitutto per dirti che quando Christian ti ha baciata e c'è stato tutto il teatrino, io e lui stavamo ancora insieme.
Ha avuto la decenza di lasciarmi solo quattro giorni fa.
Non è tutto oro ciò che luccica e sono abbastanza sicura che tu non fossi consapevole del fatto che lui avesse una storia.
Sia chiaro, non sto biasimando te.
Tu non hai colpe, come non ne ho io.
Ma è giusto tu sappia chi hai intorno.
Buona serata e buona fortuna dentro la scuola"
>>

Rimango allibita da quello che leggo.

<<Ma ho capito bene quello che ho letto?>> le chiedo scioccata.
<<Scusa, tu non sapevi di Lucrezia?>>
<<No che non lo sapevo! Scusa, te lo sapevi?>> continuo più stupita.
<<Io si, ma non pensavo che tu ne fossi all'oscuro>>
<<Devo parlare con Christian>> mi limito a dire alzandomi in piedi.

Afferro il telefono.
A passo veloce raggiungo la cucina dove ero sicura di trovarlo.
Infatti è li, bello come il sole, circondato dagli altri.

<<Ecco la mia ballerina preferita>> dice sorridendomi.
<<Chi è Lucrezia?>> gli domando piazzandomi davanti a lui.
<<Cosa?>> mi chiede confuso.
<<Christian, chi cazzo è Lucrezia?>> continuo sentendo gli occhi gonfiarsi di lacrime.
<<E' la mia ex ragazza>>
<<E vuoi dirmi che io ero l'unica a non sapere che fossi fidanzato?>>

Non ricevendo una sua risposta, guardo il viso degli altri.
Vedo le loro espressioni a disagio, scomode.
E li capisco.

Si, Gaia.
Eri l'unica a non sapere.

Mi sento stupida.

<<Non ci credo>> ammetto scoppiando a piangere.
<<Mi hai presa in giro fino ad adesso? Pensi che sia un giocattolo?>>
<<No Gaia, non ho mai giocato con te. Dico davvero>> mi risponde alzandosi in piedi.
<<Mi dispiace, ma non ci credo>> rispondo allontanandomi da lui.
<<Possiamo allontanarci e parlare? Per favore>>
<<Non voglio parlare con te. E ti prego, non insistere. Se vorrò parlare, verrò io da te>> gli dico togliendomi le sue mani di dosso.

Devo realizzare tutto quello che è successo.

Christian

<<Ed ecco che ho perso Gaia>> sussurro poggiando la testa sul bancone.
<<Chri devi darle il tempo di sbollire. Non puoi pretendere che lei non sia arrabbiata dopo quello che ha scoperto, devi darle il tempo che ti ha chiesto>>

Sento le parole di Matteo tagliare come delle lamette.
Io so che ha ragione.
So di aver sbagliato a non parlarne subito con lei.

Sento tutto il peso sul petto.
Il cuore va a mille.
Respiro male.

Sto avendo un attacco d'ansia.

Esco dalla casetta per mettermi in terrazzino.
Accovaccio le gambe poggiando le mani sulle ginocchia cercando di respirare profondamente.
Non ci riesco.
Le lacrime sgorgano senza che me ne accorga.

Vedo arrivare Tiziano davanti a me.
Si accovaccia per essere alla mia altezza.

<<Guardami>> mi dice guardandomi negli occhi.
<<Respira per tre secondi>> continua <<e poi espira>>

Respira.

1
2
3

Espira.

<<Le cose con Gaia si sistemeranno. Dalle solo tempo. Ed ora hai bisogno di calmarti. Non ti fa bene stare così>>

Lo abbraccio d'istinto continuando a piangere.
Senza Tiziano molte cose non sarei riuscito ad affrontarle.
Come prendere il coraggio di aprirmi a Gaia, di chiudere con Lucrezia.

Ha ragione.
Devo darle tempo e darmi tempo.
Solo il tempo sistema le cose.

***

Gaia

Quando sto male non ho mai voglia di mangiare.
Tendo a chiudermi in me stessa, a voler stare da sola.
Durante la cena, quando sono costretta a stare li da Chiara, ho sentito lo sguardo di Christian addosso tutto il tempo.
E' il suo modo per dire che è preoccupato.

Appena hanno finito tutti di mangiare, mi sono chiusa in stanza.
Sento bussare alla porta.
Controvoglia mi alzo per aprire e mi ritrovo, a terra, un vassoio con un po' di cibo.
Mi accovaccio a leggere il biglietto.

"Hai bisogno di mangiare qualcosa, Guapa.
Spero che lo farai, ti voglio bene"

Sospiro provando a trattenere le lacrime.
Intravedo Tiziano avvicinarsi a me.
Prende le mie mani per tirarmi in piedi e mi stringe forte.

<<Tu sapevi tutto vero?>>
<<Avevo promesso di non dirlo. Gaia, prova a dargli ascolto quando verrà a parlarti. Non hai idea di quanto ci stia male anche lui>> mi spiega accarezzandomi i capelli.
<<Ho paura>> ammetto contro il suo petto.
<<E' normale che tu ne abbia, piccina. Fa parte del processo>> inizia sospirando <<però tutto passa. Il tempo sistema le cose. E mi prometti che mangi qualcosa?>>
<<Non ho fame>> rispondo sospirando.
<<Promettimelo>> insiste lui con tono più serio.
<<Te lo prometto>>

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang