ROSSOFUOCO - 8

1.3K 39 4
                                    

quando siete insieme sembra che il mondo intorno a voi scompaia

Gaia

<<Amo, mi dai una mano a sistemare la cucina?>> mi domanda Chiara sbuffando.
<<Certo, facciamo subito>>

Mi allungo per prendere gli strofinacci sul davanzale mentre Chiara prende i detergenti per pulire.
Iniziamo a riordinare il piano prima di iniziare a pulire.
Il disordine fa sembrare la casa molto più sporca.

Tiziano e Christian passano per la cucina e si fermano da noi, un po' divertiti nel vederci indaffarate.

<<Che combinate?>> ci domanda il ballerino.
<<Cosa pensi che stiamo facendo amo'?>> gli chiede Chiara ironica.
<<Volete una mano?>> domanda Christian guardando tutta la confusione.
<<Magari!>> esclama Chiara facendomi ridere.
<<Chiaretta, puoi venire un attimo di là? Devo mostrarti una cosa>>

Chiara guarda Tiziano confusa.
E lo sono un po' anche io.

<<Che cosa?>>
<<Una cosa>> sottolinea lui con tono ovvio.
<<Ah, ho capito>>

Ho capito anche io.
Non posso fare a meno di guardare Tiziano divertita.

<<Arrivo tra poco>> mi dice Chiara prima di andarsene via con Tiziano.
<<Cosa deve mostrarle?>> mi domanda Christian confuso.
<<Ma nulla!>> esclamo ridendo <<è una scusa per farci rimanere soli>> continuo prendendolo in giro.
<<Ah ecco>> borbotta lui aggrottando le sopracciglia.
<<Allora, in cosa posso darti una mano?>>
<<Puoi iniziare a lavare i piatti ed io li asciugo>>

Non dice nulla.
Si limita ad annuire e ad aprire l'acqua calda.
Riempie la vasca, ci mette il sapone e viene fuori un sacco di schiuma.
Ne prendo un po' in mano e gliela spalmo in faccia.

<<Non l'hai fatto davvero>> mi dice sorpreso.
<<Invece si>>
<<Scappa Gaia>> continua voltandosi verso di me.

Non me lo faccio ripetere due volte prima di mettermi a correre per la casetta inseguita da lui.
E anche se l'altra mattina aveva il fiatone, ha due gambe chilometriche.
Ci mette poco a raggiungermi.
Mi afferra per i fianchi posizionandosi dietro di me ed inizia a muovere freneticamente le dita sulla mia pelle.

<<Chiedimi scusa>>
<<Scordatelo>> gli dico tra le risate.
<<Scordati le serate a mangiare i biscotti allora>> continua facendomi voltare verso di lui.
<<Questo è un ricatto>> borbotto incrociando le braccia al petto.
<<Io lo chiamo compromesso>>
<<Va bene, scusa>> continuo assecondandolo.
<<Brava guapa>>

Si stacca e mi osserva.
Poi mi guarda stupito.

<<Ma è la mia felpa?>> mi domanda divertito.
<<Era ora che te ne accorgessi>> gli rispondo stupita.
<<Il rosso ti sta bene>> <<Si. Davvero, davvero bene>> continua facendomi fare un giro su me stessa.
<<Mi sa che te la rubo>> gli dico scherzando.
<<Dovresti>>
<<Guarda che scherzavo. Anzi, domani ce l'avrai indietro linda e pulita>>
<<No, tienila tu. Dico davvero>> continua scuotendo la testa.
<<Scordatelo>>
<<Troverò il modo di fartela tenere>> mi dice stringendosi nelle spalle.
<<Vedremo>>

***

<<Gaietta>> mi richiama Tiziano piombando nella mia stanza.

Ha una confezione in mano.

<<Ma ciao>> gli dico voltandomi verso di lui.
<<Dobbiamo parlare>>

Dobbiamo parlare?
Di che cosa?

<<Di cosa?>>
<<Di te e Christian>> mi dice con tono ovvio.
<<Non c'è nulla tra me e Christian>> dico subito tagliando corto il discorso.
<<Andiamo Ga, guarda che si capisce che c'è attrazione tra di voi. Quando siete insieme sembra che il mondo intorno a voi scompaia>>
<<Ma siamo amici! Proprio come siamo amici io e te>> sottolineo guardandolo negli occhi.
<<Non direi>>
<<Invece si>> sottolineo cocciuta.
<<E se fosse davvero così, perché è arrivato questo per te?>>
<<E chi ti dice che sia di Christian?>>

Mi lancia la confezione addosso e poi mi indica il suo nome scritto a caratteri cubitali.

<<Okay e con ciò?>>
<<Con ciò apri 'sto pacco>> continua insistendo.

Sollevo il lembo della carta da pacchi e vedo subito una cosa che mi lascia sorpresa.

La felpa di Christian.

<<Non ci credo>> ammetto ridendo <<è la sua felpa, quella che avevo oggi>> continuo stupita.

Poi prendo il bigliettino che c'è dentro.

"Non puoi restituire un regalo. Ti voglio bene guapa"

<<Sei cotta>> continua Tiziano guardandomi.

...sei cotta...

<<Vai a ringraziarlo>> mi dice spingendomi leggermente.
<<Mi vergogno>> borbotto poggiandomi la felpa sul viso.
<<Ma smettila>> continua afferrandomi per la mano.

Si alza in piedi tirandomi su.
Prende la felpa, la stende e me la infila.

<<Le braccia le infili tu perché sei grande abbastanza per finire di vestirti>> continua prendendomi in giro.

Finisco di indossare la felpa.
Riesco a sentire ancora il profumo di Christian dal tessuto.

Ho le farfalle nello stomaco.

Esco dalla stanza e neanche a farlo a posta lo trovo seduto in cucina.
Non dico niente.
Mi limito ad abbracciarlo forte da dietro.

<<Ora non puoi ridarmela indietro>> mi dice ridendo.
<<Fai sempre di tutto per avere ragione>> sussurro mettendomi di fronte a lui.
<<E tu devi darmi ascolto un po' più spesso>> dice con lo stesso tono.

Mi prende di peso mettendomi a sedere sulle sue gambe.
Posso dire che non me lo aspettavo.

<<E' tutto strano, vero?>> domando un po' incerta poggiando il viso nell'incavo del suo collo.
<<Fin troppo. Non facciamoci domande però>>
<<Non so vivermi le cose>> ammetto a bassa voce.

Mi sto mettendo a nudo davanti ad una persona che non conosco nemmeno da due settimane.
Non è da me.

<<Te lo insegnerò io>>

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaWhere stories live. Discover now