ROSSOFUOCO - 23

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è un segno di fortuna, buona sorte e amore

Oggi è il compleanno di Christian.
Se c'è una cosa che in famiglia abbiamo sempre fatto, è quella di celebrare le occasioni.
E di farlo in grande. 
Grazie alla complicità degli altri sono riuscita ad organizzare una festa per Christiane e non vedo l'ora che ritorni a casa.
Ho contattato sua madre per sapere cosa gli piace  nello specifico e siamo arrivati ad una conclusione: qual è la sua torta preferita, quali sono le tradizioni per il suo compleanno e cosa ama fare. 

Quindi abbiamo fatto una foresta nera, organizzato uno spot dove esprimerà un desiderio e trovato i giochi da tavolo.

<<Abbiamo fatto proprio un gran bel lavoro>> ammetto abbracciando Tiziano.
<<Hai fatto proprio un bel lavoro. Nessuno riuscirebbe ad organizzarsi in così poco tempo per fare così tante cose. Quanto si vede che ci tieni>>
<<Non farmi arrossire>> gli rispondo coprendomi il viso.
<<Piccola Gaia!>> esclama Petit prendendomi in giro.
<<Ja, potete non prendermi in giro?>> 
<<E' così bello farlo. Perché dovremmo?>> continua il cantante per poi lasciarmi un bacio sulla tempia. 
<<Perché non è giusto!>> esclamo ridendo.
<<Allora Gaietta, come ti senti?>> mi chiede Valentina circondandomi le spalle.
<<E' normale che sia agitata?>> le chiedo ironica. 
<<Goditi le cose Gaia, si vede che ci tieni>>

Matteo ritorna dentro la casetta dicendoci che Christian sta arrivando.
Le luci sono tutte spente, ci nascondiamo.
Mi sento fremere.
Nella penombra vedo Christian fare ingresso in saletta. 
Accende la luce e vedo un'espressione confusa sul suo viso.

Dopo tre secondo usciamo fuori. 

<<Sorpresa!>> esclamiamo in coro.
<<Ma siete matti>> ammette lui scoppiando a ridere. 
<<Al tre ragazzi!>> esclama Salvatore. 
<<1, 2, 3: "Perché è un bravo ragazzo! Perché è un bravo ragazzo! Perché è un bravo ragazzo! Nessuno lo può negar">> 

Lascio che tutti lo abbraccino.
Voglio rimanere per ultima.

<<Sei stata tu, vero?>>mi chiede all'orecchi.
<<Certo che sono stata io>> ammetto sorridendo. 
<<Beh ragazzi, festeggiamo?>> chiede lui ad alta voce.
<<Festeggiamo!>>

***

<<So che non vedi l'ora di mangiare la torta, ma so anche che hai delle tradizioni a casa tua per quanto riguarda i desideri>> gli dico sorridendo.
<<Hai proprio pensato a tutto...>> sussurra sorpreso. 
<<Allora ragazzi, dovete mettervi in cerchio. Io dovrò mettermi in mezzo e spegnere le candeline, per poi esprimere un desiderio e spezzarle. Nulla di che, in realtà>>

Ci mettiamo tutti in cerchio seduti sul pavimento.
Christian fa lo stesso mettendosi al centro. 
Si fa prestare un accendino.
Accende le candele, chiude gli occhi.
Pensa un attimo e in un soffio spegne la fiamma per poi spezzarle. 

<<E' tempo di mangiare la torta, no?>> chiede mettendosi in piedi.
<<Sei insaziabile>> ammetto prendendolo in giro. 

Christian mi prende la mano.
Aspetta che gli altri vadano tutti al tavolo per rimanere da solo con me. 

<<Perché non andiamo?>> gli chiedo confusa.
<<Perché devo dirti una cosa>> mi risponde accennando un sorriso. 
<<Cioè? Che devi dirmi?>>
<<C'è una tradizione di cui mia madre non ti avrà parlato perché lei non ci crede, ma io sì. 
Il festeggiato, una volta aver spezzato le candele, deve dare gli spezzoni alla persona a cui vuole più bene. E' un segno di fortuna, di buona sorte, di amore. Ed ho deciso di darle a te, che qui dentro sei la persona alla quale tengo di più e perché ti meriti tanta fortuna e tanto amore. 
Spero di riuscire a dartelo io tutto questo amore>>

Mi porge le candele spezzate e lo guardo ferma, inerme, stupita. 
Ancora non mi capacito delle parole che mi ha detto. 

<<Mi dai già questo amore>> ammetto semplicemente poggiando la testa sulla sua spalla.
<<E tutto questo mi fa ridere, perché il mio regalo ha questo significato. Il significato della fortuna>> continuo sospirando.
<<Non serviva farmi un regalo>>
<<Non ti ho proprio fatto un regalo>> gli dico allungandomi verso la busta sotto l'albero <<ho impacchettato una cosa che avevo già>> continuo porgendogli la busta rossa. 

Gli occhi gli brillano come se fosse un bambino.
Afferra la busta rossa lucida, poi legge la scritta "Da Gaia". 
Apre la busta e ne rimane stupito, non se lo aspettava. 

E' la mia felpa porta fortuna. 

Un po' strano, lo so.
Ma sono superstiziosa e regalare qualcosa che ti ha portato fortuna, porta fortuna a chi la regali. 

<<Sei seria? Mi vuoi davvero regalare questa felpa?>> mi chiede stupito.
<<Con me ha fatto il suo lavoro. Vorrei portasse fortuna anche a te quanto l'ha fatto con me>> 
<<Non serviva fare nulla. Non serviva la festa, non serviva il regalo. Sarebbe bastato stare con te. Ti sono grato per tutto questo>> ammette stringendomi a sé.
<<Te lo meriti, Christian. Dico davvero>> mi limito a dire con un sorriso.
<<La fortuna mi ha già colpito, ti ho trovata sul mio percorso. Non potrei essere più grato per questo>>

Mi ha lasciata senza parole.
Non mi aspettavo potesse dirmi qualcosa del genere.
Non adesso, non in questo contesto. 

<<Mi sto innamorando di te, Gaia>> sussurra prima di lasciarmi definitivamente senza parole. 

Amore? 
Sta arrivando davvero nella mia vita? 

<<Andiamo a festeggiare adesso>> continua prendendomi la mano <<Che ho voglia di mangiare la torta>>

Sono rimasta tutta la sera a pensare alle sue parole. 

"Mi sto innamorando di te, Gaia"

ultimo aggiornamento della settimana che non era programmato.
a breve ho un altro esame, devo concentrarmi su quello. 
però ecco a voi.
a presto,
sara 
<3

ROSSOFUOCO - Mida e GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora