Confessioni

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Intercetto Chiara alla fermata del bus, dopo aver recuperato mio fratello. Sento ancora il senso di colpa germogliare dentro di me e non voglio tornare sola a casa, né rinchiudermi nello spazio claustrofobico del pullman. Intanto, appena arrivati davanti alla scuola, provvedo ad avvisare mia madre della mia giornata di trasgressione, per cui mi risponde, nella maniera più tranquilla possibile, perché non hai aspettato che tornassi a casa?.

"Ehi, ma dove sei stata?" ora riconosco la mia Chi. Ha il volto rilassato, le fossette e la voce acuta.

"Al mare..." lei mi guarda sbigottita.

"Con Manuel?" chiede guardando me e poi mio fratello che assiste alla conversazione impassibile. Annuisco.

"E..." non ho idea di cosa voglia dire ma torna a guardare mio fratello e cambia argomento "ho preso otto all'interrogazione!" esulta abbracciandomi. Ricambio l'affetto.

"Sapevo che sarebbe andata bene! Anzi mi dispiace non esserci stata..." ammetto.

"Tranquilla, avevi di meglio da fare" appena conclude la frase si porta entrambe le mani alla bocca, come se fosse pentita di quello che aveva appena detto. Faccio finta di niente.

"Piuttosto... cosa avete fatto oggi?" chiedo cambiando discorso.

"Oh! Quasi dimenticavo. Credo che dovrai rivedere i tuoi pomeriggi Bren..." perché ho la sensazione che sta per dirmi qualcosa di non gradito?

"La Del Fuoco ha in programma due simulazioni d'esame, una che farà valere come voto orale e una come valutazione scritta!"

"Che cosa? Vuol dire che sosterremo due prove da sei ore nel giro di tre mesi? E come facciamo con il resto delle materie?"

"Lo so, abbiamo già protestato ma sai com'è... non siamo mai riusciti ad avere la meglio su di lei. Pare che i dipartimenti siano d'accordo perché il greco non sembra essere la materia dei quinti di quest'anno, eccetto per te ovviamente" aggiunge sarcastica "speriamo solo che ci venga incontro..." dice rassegnata.

"Già... cerchiamo di vedere il lato positivo, con due compiti nel giro di qualche mese almeno il programma di greco possiamo darlo per fatto..."

"Quindi posso unirmi alle ripetizioni con Manuel o..." il suo sguardo malizioso è esplicativo per quanto omesso.

"Certo che puoi unirti a noi... credo che vorrà farlo anche Stefano, dopo lo chiamo... oh eccolo lì" lo intravedo tramite il finestrino del bus su cui sta salendo Chiara.

"Ci sentiamo dopo, ti passo gli appunti di filosofia..." la ringrazio, le mando un bacio con una mano e con mio fratello raggiungo Stef.

"Ehi!"

"Monella vagabonda, vieni qui" scherza abbracciandomi. Non vedo Irene in giro, così ricambio l'abbraccio. È assurdo che debba guardarmi le spalle da lei, insomma, io e Stefano siamo migliori amici da cinque anni! Eppure, non riesco a non esserle solidale dopo la volta in cui si è confidata con me.

"Tu, piuttosto, questa mattina ho fatto in tempo a vederti con Irene. Siete tornati insieme?>"

"Stef, la mia compagna di classe, Anita è innamorata di te" dice mio fratello. Stef scoppia a ridere.

"Sono un uomo in trappola ormai mio caro" ammette alzando le mani per poi scompigliare i capelli a Leo.

"Sì" dice rispondendo alla mia domanda. Non è entusiasta, non c'è più alcun bagliore nei suoi occhi, come quello che lo accendeva al momento dell'infatuazione.

"E tu... con chi hai marinato la scuola? Con Manuel?"

"Non dico niente a mamma tranquilla" lo spalleggia mio fratello.

"Non c'è niente tra me e Manuel. Ero arrabbiata con Raul, con Chiara e poi con lui..."

"Chiara? Ma cos'ha Chiara? Oggi a malapena mi ha rivolto parola.."

"Non lo so, sono riuscita a parlarle solo adesso. Questa mattina mi ha travolta, era sconvolta e non ha voluto spiegarmi il motivo, credevo fosse per l'interrogazione..." Stefano è ancora più sospettoso di me.

"Non credo sia stato per l'interrogazione... non mi ha parlato neanche dopo. Ma a te invece sì..." dice passandosi distrattamente una mano tra i capelli.

"Ok, cercherò di parlarle. Ora vado che devo pranzare al Wild con Irene... hai saputo delle simulazioni?" aggiunge sconsolato. Annuisco.

"Puoi unirti al gruppo di studio, Stef" lo rassicuro.

"Vedi perché ti amo" mi saluta con uno dei suoi gesti da ammaliatore, lanciandomi un bacio che ricambio e mi avvio con mio fratello verso casa.

"Come è andata oggi a scuola?"

"Bene, ho preso otto al test di greco" confessa tronfio.

"Sul serio? Sei grande" gli circondo le spalle con un braccio.

"E tu? Come mai non sei entrata a scuola?"

"In realtà sono entrata... ma poi sono uscita" ammetto, lasciandomi sfuggire un sorriso divertito al pensiero della mattina trascorsa con Manuel.

"Sei uscita con Manuel?" è una domanda dalle molteplici sfumature.

"Diciamo di sì..." rispondo non troppo convinta.

"E sei innamorata?" mi fermo per riflettere su quelle parole. Mio fratello più piccolo mi sta chiedendo se sono innamorata...

"Non lo so..." è l'unica risposta, non troppo sincera non troppo mendace, che posso dare.

Manuel mi aveva lasciata a scuola, come avevo richiesto, mentre lui doveva recarsi al campo per gli allenamenti. Ci saremmo visti sul tardi per l'esercitazione di greco. Prima di sfrecciare via, si era fermato.

"Hai detto che questa mattina hai incontrato Raul..." anche se il suo sguardo non ricordava quello con cui mi aveva guardata il giorno in cui mi aveva anche insultata, ho, per un istante, creduto che mi facesse una scenata di gelosia, con cui avrebbe rovinato tutto il bello che c'era stato.

" Sì" avevo ribattuto decisa.

"Ti ha infastidito?"

"Ha cercato di scusarsi... a suo modo" aveva serrato i denti, stretto le mani sul manubrio della Vespa.

"Non sono nessuno per dirti chi tu debba frequentare e chi no o, meglio, non sono ancora nessuno" aveva puntualizzato, cosa che mi aveva fatto ridere spontaneamente "ma un uomo che prova ad andare contro la tua volontà non è un uomo Bren. Io non ti ho più sfiorata da quando mi hai chiesto di non farlo" e con quello se ne era andato. È vero, lui, per quanto i nostri corpi fatichino a restare lontani, non si è mai permesso di toccarmi contro la mia volontà - non dopo quell'inspiegabile primo bacio. I suoi istinti, i suoi desideri si sono regolati ai miei tempi. E questa mattina sono stata io a volerlo baciare, sono stata io a non volerlo fermare.

Un amore da serie AWhere stories live. Discover now