Mi concede un ballo?

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21 marzo

<<Posso entrare?>> mia madre bussa alla porta della mia camera. Sono davanti allo specchio intenta a sposare la convinzione che andrà tutto bene. Mi ha aiutata nella scelta di un abito stile impero bianco a cui Ivana, la sua amica sarta, ha aggiunto con inserti dorati che si aprono sulla gonna lunga.

<<Ti sta benissimo>> commenta.

<<Ora però mi devi aiutare con i capelli>> dico quasi disperata.

<<Li raccogliamo e lasciamo qualche ciocca ricadere ai lati?>> annuisco, ma avrei annuito a qualsiasi proposta.

Quando finalmente sono pronta, mia madre mi avvolge con la sua mantella di cachemire.

<<Grazie>> le dico abbracciandola, ma non è un grazie per l'aiuto che mi ha dato questa sera è un grazie per tutto.

<<Divertiti e mi raccomando stai attenta>> annuisco e sorrido rassicurandola. Leo ci raggiunge e non manca il suo commento ironico.

<<Si vede proprio che sei nata nell'epoca sbagliata>> dice intrecciando le braccia al petto.

<<Lo prendo per un complimento>> gli mando un bacio e raggiungo l'auto.

Chiara mi attende sotto il portico di casa sua, non appena mi vede, avanza verso di me entusiasta. Lei è proprio entrata nel mood. Ha optato per un abito con motivi floreali, maniche ampie e crinolina.

<<Sei bellissima Chi.>>

<<Anche tu! È servito rivederci tutte le puntate di Bridgerton>> scoppio a ridere. In effetti non è stata una cattiva idea.

<<Ora dobbiamo trovare il casale...>>

<<Imposto il GPS... impiegheremo quaranta minuti da qui.>>

<<Perché non siamo andate con Manuel e Stefano?>> chiede. 

<<Manuel aveva i suoi impegni, Stefano...>> non so come concludere visto che non li avevo proprio contattati <<in realtà credevo che lo chiamassi tu Stefano...>>

<<Oh... mi sono dimenticata. Forse si sarà organizzato con Manuel>> liquida con finta indifferenza. Vorrei approfondire quando mi interrompe.

<<Come stanno le cose tra voi?>> chiede a bruciapelo <<da quando sei tornata da Malaga intendo...>> Chiara distoglie la mia attenzione dalla domanda che volevo porle su Stefano e sul perché aveva avuto remore a chiamarlo. Ho il sentore che mi nascondano qualcosa. Come stanno le cose tra noi? Sento di appartenergli, ma ho bisogno di capire chi sia davvero. 

<<Lo stiamo ancora capendo.>>

Il sentiero che conduce all'ingresso è accompagnato da file di luci che sembrano aprire un varco nella notte, costeggiato da alte siepi che isolano l'abitazione da ciò che la circonda. Ai cancelli troneggia una carrozza, con tanto di cocchiere, su cui i nostri compagni di scuola, man mano che arrivano, si mettono in posa per la foto ricordo. Dopo che abbiamo aspettato il nostro turno - ci siamo esibite in pose esilaranti coinvolgendo anche il cocchiere - ci avviamo all'entrata. È impossibile non essere catturati dalla magnificenza della sala in cui si terranno "le danze", al centro della quale impera un lampadario di cristallo. Le pareti sono affrescate e, in fondo, un quartetto suona dal vivo. Le musiche sono proprio quelle di... Bridgerton. Devo ammetterlo, è tutto magnifico.

<<Ecco a voi ragazze>> sono troppo presa a cogliere ogni dettaglio che non mi accorgo delle ragazze che ci porgono i carnet. Sembra davvero di essere stati catapultati in un'altra epoca. Slaccio il mantello e lo affido al ragazzo del guardaroba, Chiara fa lo stesso e avanziamo verso il centro della sala. Scorgo Natalia con gli altri rappresentanti. È molto bella, indossa un abito regale, completamente dorato, che le risalta la pelle ambrata. Guardo Chiara e insieme siamo d'accordo ad avanzare verso di lei.

Un amore da serie AWhere stories live. Discover now