Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1

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𝑻𝒓𝒆 𝒎𝒆𝒔𝒊 𝒅𝒐𝒑𝒐

Alla fine di una vita segue sempre un nuovo inizio. È inevitabile, è la natura ciclica delle cose, l'uroboro tipico dell'esistenza che impedisce la netta separazione dei due concetti e ci costringe in un'unica spirale di eventi infiniti. Che significato avrebbe l'uno senza la presenza dell'altro?

La morte di Noel, ancora gravante sulla Heaven come nuvole scure a schiacciare le loro insignificanti menti, non fu da meno e tutti quei ragazzi coinvolti nella triste vicenda furono spinti di fronte a quel nuovo inizio, mentre puntavano i piedi incapaci di percepire un qualsiasi "dopo". Il dopo, però, arriva per tutti.

Erano passati mesi, ormai, gli accessi ai tetti di tutte le strutture furono chiusi e le indagini videro per qualche tempo come protagonista Charity, accusata di istigazione al suicidio, ma subito scagionata grazie alle testimonianze degli altri ragazzi e all'effettiva mancanza di evidenze.

I segni, però, rimasero: Charity non fece più alcuna foto, nemmeno a se stessa; le parole di Grayson smisero quasi del tutto di uscire dalle sue labbra; le crisi d'ansia di Hunter peggiorarono costringendolo ad avvicinarsi a quel porto sicuro che vedeva in Isaac ed Ezra sparì per qualche tempo dalla circolazione.

Adesso, l'anno scolastico era ricominciato e la loro esistenza continuò a scorrere come se quel grande ostacolo fosse così facilmente superabile, un semplice sasso appena più grande del solito, videro gli altri studenti vivere la loro vita indisturbati, videro le giornate riprendere il giro – alba, zenit, tramonto e via così all'infinito – come se l'impatto di Noel fosse così insignificante da non degnarsi nemmeno di fare una pausa.

«Vuoi, Isaac?», domandò Hunter rollandosi una sigaretta, con la busta di tabacco stretta tra il medio e l'anulare, mentre indici e pollici lavoravano instancabili sulla cartina.

Hunter rimase segnato dalla morte di Noel, dalle ultime parole che gli aveva rivolto e dall'immagine del suo corpo martoriato sulla strada sotto di loro, ma cercava di non darlo a vedere, di non essere un peso per nessuno. Aveva i capelli appena più lunghi e le punte colorate gli solleticavano il collo, questa volta aveva scelto il rosso per tingere alcune di quelle ciocche.

«No, non fumo.», rispose Isaac facendo scorrere lo sguardo sul parco con le mani ben infilate nelle tasche dei larghi jeans neri.

«Ah, giusto. – mormorò Hunter mettendo la sigaretta tra le labbra per avere finalmente le mani libere – Scusami.», Isaac scrollò le spalle e gli rivolse un sorriso appena accennato, mentre Hunter apriva il suo zaino per riporci con cura quel fumo che forse gli avrebbe accorciato la vita, forse no.

«Mitch non avrebbe già dovuto essere qui?», chiese Isaac spazientito, scuotendo il capo nel pensare a quel ragazzo con la testa sempre tra le nuvole. Conosceva Mitch da più o meno lo stesso tempo di Hunter e non gli fu difficile capire il semplice funzionamento della sua mente: vivo solo ciò che mi diverte, era quello che pensava.

«Forse ci raggiunge al bar. – rispose Hunter prendendo il primo tiro di sigaretta, guardando i fili d'erba sotto le sue scarpe – Gli mando un messaggio dopo.», aggiunse alzando poi la testa in direzione di quella ragazza che aspettavano già da dieci minuti ormai e che aveva attirato la sua attenzione mentre barcollava verso di loro.

«Scusatemi, abbiamo finito un po' tardi.», Charity sorrise loro dopo uno sbuffo e strinse tra le mani il borsone che nascondeva tutti i vestiti che utilizzava per ballare. Aveva le guance rosse e la pelle lucida di sudore, come sempre dopo le lezioni pratiche all'Accademia.

Hunter e Isaac erano diventati suoi amici quasi per caso, difendendola da quelle accuse che le erano state rivolte, dalle occhiate colme di risentimento. Tutti odiavano Charity adesso, anche dopo che il blog fu chiuso per sempre, anche dopo aver ucciso Shade, perfino dopo essersi rifiutata di comprare un nuovo computer o dopo aver passato mesi a piangere chiusa nella sua stanza per l'angoscia di aver strappato quel fiore che era la vita di Noel. Loro e Cookie erano gli unici che aveva ancora al suo fianco.

𝗦𝗼𝗺𝗲𝘁𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗡𝗲𝘄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora