Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 3

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Passò una settimana dal primo incontro del gruppo. Una settimana da quando Isaac si ritrovò catapultato in una situazione nella quale mai avrebbe avuto alcuna intenzione di vedersi, una settimana che passò a distribuire volantini disegnati da alcuni ragazzi dell'indirizzo grafico, una settimana durante la quale Hunter non fece che scusarsi per averlo coinvolto.

Adesso Isaac si trovava a lavoro, dentro quel piccolo market del Campus, e stava sistemando i nuovi prodotti sugli scaffali. Il suo turno era quasi terminato, la ragazza che avrebbe dovuto dargli il cambio era già arrivata e lui sapeva perfettamente che cosa l'avrebbe aspettato dopo.

Non ci volle molto prima che gli si materializzasse al fianco l'origine delle sue angosce. Denise lo aveva raggiunto al market e adesso stava in piedi a osservarlo con un largo sorriso tra le labbra.

«Ciao.», lo salutò, dato che il ragazzo non dava alcun segno di averla vista.

Isaac prese con estrema lentezza i pacchi di pasta rimanenti, per riporli sullo scaffale uno di fianco all'altro e parlò soltanto quando gliene rimasero due in mano.

«Che c'è, non ti fidavi? - le chiese - Credevi che non mi sarei presentato?», disse poggiando i pacchi nello scaffale più alto. Denise sollevò le sopracciglia allarmata.

«Niente affatto! - esclamò alzando le mani, con i palmi rivolti verso di lui - Ero soltanto nei dintorni e visto che si stava avvicinando l'ora ho pensato di venirti incontro...Giuro che mi fido.», balbettò poi rossa in volto, come se l'avessero accusata del peggior crimine. Isaac sollevò l'angolo delle labbra.

«Rilassati, sto scherzando. - la rassicurò con voce bassa - Vado a cambiarmi, ce la fai a resistere qualche minuto?», chiese guardandola con la coda dell'occhio.

Denise aprì le labbra per replicare, ma nello stesso istante il gorgoglio del suo stomaco precedette le sue parole. La sua mano corse a mascherarlo, come si copre la bocca a qualcuno che sta urlando, e gli occhi di Isaac seguirono il suo movimento divertiti.

«Mi dispiace. - provò a giustificarsi - Oggi ho corso da una lezione all'altra e ho avuto poco tempo, più tardi mangerò qualche biscotto.», sorrise mentre Isaac si voltava dall'altra parte per andare agli spogliatoi.

Aggirò il bancone e salutò la ragazza che si era sistemata alla cassa, si cambiò e poi uscendo cercò con gli occhi quella piccola figura che adesso stava osservando con un anomalo interesse una busta di insalata. Sospirò e la superò per dirigersi verso una corsia differente. Sentì i suoi passi raggiungerlo e, involontariamente, si lasciò sfuggire un piccolo sorriso.

«Prendo solo un paio di cose per dopo, non scappo.», la prese in giro, mentre uno sbuffo abbandonava le labbra di lei.

«Ti aspetto fuori.», gli disse allora, superandolo e dirigendosi verso l'uscita. Isaac ridacchiò e poi continuò a riempire un sacchetto.

Si diresse alla cassa e diede alla ragazza i prodotti che aveva comprato. Gli sorrise e lui ricambiò.

«Come mai non hai comprato le mele? - gli chiese - So che ti piacciono molto.», commentò passando allo scanner i kiwi che aveva scelto quel pomeriggio.

«Oh, ad Hunter non piacciono.», mormorò Isaac in risposta tirando fuori il portafoglio per pagare, prima di afferrare il sacchetto e dirigersi verso quella ragazza che, immobile, si stringeva le braccia al petto e osservava il cielo con un'espressione quasi assente. Isaac si chiese dove fosse andata in quel momento, ma Denise si voltò a sorridergli nello stesso istante in cui percepì l'ombra di Isaac superare la sua, ancor prima che lui potesse porle la domanda.

«Tieni.», il ragazzo tirò fuori dalla sua busta della spesa un pacco di biscotti con le gocce di cioccolato. Denise lo guardò per qualche secondo prima di alzare lo sguardo su di lui.

𝗦𝗼𝗺𝗲𝘁𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗡𝗲𝘄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora