Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 25

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Isaac passò la giornata dopo aver salutato Denise come se fosse all'interno di un grosso acquario, rallentato e pesante. Non accadde nulla di particolare, eppure lui si percepiva in maniera diversa, percepiva in maniera diversa tutto quello che lo circondava.

Passò da casa dopo le lezioni, per lasciare lo zaino e lavarsi, prima di raggiungere l'appartamento di Hunter. E in quell'occasione, sotto l'acqua calda che gli accarezzava la pelle raschiando via la stanchezza della giornata, pensò.

Isaac pensò molto sotto la doccia. Pensò a tutto quello che aveva fatto per essere lì dov'era in quel momento, pensò a quelle cicatrici che non voleva più nascondere, pensò al motivo per il quale aveva invece voluto farlo anni prima, pensò a come Hunter e Mitch rientrarono così facilmente nella sua vita e pensò a come Noel ne uscì troppo in fretta. Poi, Noel rimase incastrato tra i suoi pensieri come non accadeva da molto tempo e decise che era il momento giusto per accoglierlo.

Isaac lo aveva conosciuto da bambino, lo aveva visto giocare sulla sabbia di un parco giochi e gli si era avvicinato per insegnargli a fare quel castello che tentava di tenere in piedi con scarsi risultati. Ricordava benissimo di essersi seduto vicino a lui e di averlo osservato in silenzio, fin quando Noel non si arrese e ricambiò lo sguardo.

«Se vuoi ti faccio vedere il mio trucco, è facile me l'ha insegnato papà.», gli disse Isaac allungando le mani per chiedere il secchiello.

Noel lo guardò, con diffidenza, e poi lasciò che Isaac gli parlasse con quel tono saccente e convinto che hanno spesso i bambini. Osservò come quel castello prima pericolante si tirò su con estrema facilità e ci aggiunse i merli, le finestre e qualche sasso come soldato, riuscirono a scavare perfino un fosso e utilizzare un pezzo di legno come ponte levatoio.

Lo rivide il giorno dopo e quello dopo ancora, lo rivide per un mese intero e poi per anni, finirono per definirsi silenziosamente migliori amici. Noel lo portò a giocare a casa sua con quei giochi nuovi di zecca, passandogli un joystick e sfidandolo con il sorriso, Isaac non lo portò mai a casa sua, non poteva fargli vedere le condizioni del suo salotto, non poteva fargli sentire l'odore di alcol o le urla di sua madre da quando suo padre li lasciò e Noel non fece mai domande, gli stava bene così, loro stavano bene così.

Conobbe Hunter e Mitch quasi nello stesso periodo in cui Noel imparò a fare i castelli di sabbia. Li portò con sé, un giorno, li introdusse ad Isaac che sorrise e insegnò anche a loro quel suo segreto che presto divenne pubblico, ma non gli dispiacque.

Quando il padre di Isaac se ne andò, lui dovette cambiare scuola. Non potevano più permettersi di pagare tasse d'iscrizione così alte, ma continuò a vedere Noel, Hunter e Mitch dopo le lezioni, passavano i pomeriggi in giro per la città, in piazza, al parco e man mano che il tempo passava, man mano che Isaac uscì da quell'armadio, man mano che i tagli aumentarono, che le sigarette divennero troppe da poter nascondere, loro furono la sua unica via di fuga.

Iniziò a fumare in seconda media. Vide i ragazzi più grandi farlo, dicevano che il fumo liberava la mente e Isaac pensò che la sua mente fosse abbastanza incasinata da provare quell'ultimo gesto estremo.

Noel fu il primo a scoprirlo. Un giorno, dopo aver saltato l'ultima ora, aveva deciso di andare a prenderlo a scuola e lo vide poggiato al muretto, da solo, con una sigaretta accesa tra le labbra. Studiò i cancelli arrugginiti di quella prigione intellettuale, studiò i muri sporchi e pieni di scritte sconce e disegni spinti e poi studiò il viso magro di Isaac, gli zigomi sembravano volergli perforare la pelle e due semicerchi neri gli coloravano gli occhi spenti.

Noel aveva pensato che quell'immagine sembrasse così profondamente sbagliata e trattenne il fiato. Glielo aveva detto l'anno dopo, quando Isaac iniziò a tagliarsi, che era troppo piccolo per fumare e Isaac aveva alzato le spalle, prima di tornare con gli occhi al televisore nel tentativo di vincere la partita.

𝗦𝗼𝗺𝗲𝘁𝗵𝗶𝗻𝗴 𝗡𝗲𝘄Where stories live. Discover now