➸𝑪apitolo tre

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Camilla Leclerc

"Io non voglio fare il rompipalle, ma è troppo scollato!"

Mio fratello non ha ben visto il vestito che avevo deciso di indossare alla cena di stasera, che per alcuni sarebbe stata solo l'inizio di una lunga notte trascorsa in discoteca.

"Charles io indosso vestiti più scollati e non sembra che tu stia lì a lamentarti in continuazione"

Charlotte si schiera a spada tratta al mio fianco, difendendomi dall'iperprotezione di mio fratello. Charles non è, come già detto in precedenza, abituato alla mia testardaggine. Proprio una qualità che condividiamo in due, oltre che ad un patrimonio genetico. Nonostante il ritardo che cresce preferisce perdere tempo a discutere invece di arrendersi al mio volere.

"Charlotte io ce l'ho come fratello, tu te lo sei scelto come hai fatto?"

Charles sta per fare una delle sue battute che suonano da narcisista, quindi prima di udire parole che potrebbero sconvolgere la mia innocenza abbandono quella camera d'hotel.

Se vorrà, mi seguirà. Altrimenti farà bene a rimanere in stanza a lamentarsi con il muro.

"Cami sei bellissima, fattelo dire"

Si complimenta Oscar, il primo che incontro nella haul di quel lussuoso cinque stelle. Ci scambiamo un saluto all'europea con dei veloci baci sulla guancia.

"Mai quanto Lily"

Mi scambio un occhiolino con la sua ragazza che subito mi dedica un sorriso mozziafiato. Non posso che essere sincera con me stessa, qui tutti quanti possiedono un fascino incantante.

Qualcuno più di altri, ma il mio orgoglio proprio non mi permette di affermare determinate cose.

"Charlito dove l'hai lasciato?"

Ad aggiungersi alla conversazione è un certo australiano che ha subito rubato il mio cuore. Daniel è una di quelle persone che è impossibile non amare platonicamente parlando. Mi dispiace apprendere che al momento non possiede un sedile fisso su cui gareggiare, ma ha saputo farsi amare così tanto da continuare a vagare per il mondo affianco ai suoi amici.

"A lamentarsi ovviamente"

Nemmeno percepisco i passi dietro di me, per questo risulto impreparata all'arrivo di soppiatto alle mie spalle. George Russell e Lando Norris mi toccano contemporaneamente un fianco a testa, facendomi saltare sui tacchi per nulla comodi per queste attività.

"Non vi picchio perché stasera sono di buon umore"

Mi apro in un sorriso nel vedere l'inglese più grande, George, sfoggiare un outfit niente male che risalta la sua figura slanciata. Sorriso che muore nel momento esatto quando i miei occhi si scontrano con quelli indefiniti di Lando. Sono giorni che trascorriamo il nostro tempo a ristretto contatto e ancora non riesco a definirli.

"Norris"

"Sempre felice di vedermi, a quanto pare"

Muovo un passo verso la sua figura e, con audacia, appoggio le mani sul colletto della sua camicia che fingo sia in disordine. Non saprei se è maggiore la voglia di stringere le mani al suo collo o sfiorare quella pelle bronzea.

"Quanto un palo nel culo, mi portereste lo stesso grado di felicità"

Gli faccio sapere a tono più basso grazie alla vicinanza ravvicinata a cui siamo posti. Il suo sorriso si amplia e so già che dovrei correre a tapparmi le orecchie.

"Posso soddisfare anche questo tuo desiderio, principessa"

Approfittando della mano ancora posta sulla sua camicia, stringo forte tra le dita un pezzetto di pelle del suo collo provocandogli dolore.

➸ Wildest Dreams || Lando NorrisWhere stories live. Discover now