Amici?

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Eccomi,sono tornata!

Non voglio fare promesse che poi non posso mantenere, ma sono abbastanza certa che gli aggiornamenti d'ora in avanti saranno un peliiino più regolari: l'anno accademico all'università è iniziato, il trasferimento nella mia nuova casa è ultimato (no, non è vero, ho ancora un mucchio di roba da portare ma SORVOLIAMO!) ed ho trovato un modo per connettermi alla rete wi-fi della mia facoltà in attesa che allaccino la connessione anche qui a casa.

Dunque! Dimenticando queste sottigliezze, torniamo ai nostri due non-ancora-piccioncini!

Non mi resta che augurarvi una

BUONA LETTURA!



"Ti dico che non è così!"

"Avanti, Potter! Non prendermi in giro: lo sanno tutti che la piccola Weasley ha una cotta per te! E tu passi le vacanze estive e quelle di Natale a casa della sua famiglia di pezzenti... Per non parlare del fatto che qui a scuola sei praticamente inseparabile da suo fratello!"

Harry aggrottò le sopracciglia. "Solo perché mi trovo bene con i Weasley non vuol certo dire che tra me e Ginny ci sia qualcosa...",ribatté. "E sei pregato di non parlare di loro in quel modo!",aggiunse.

Draco fece finta di non sentirlo, versandosi del succo di zucca in un calice, entrambi comparsi magicamente su di un tavolino nella Stanza delle Necessità. Si erano rifugiati lì quel pomeriggio, poco dopo essere stati rimproverati dalla McGranitt. Avevano cominciato ad esercitarsi con semplici incantesimi, poi con magie via via più complicate, come gli incantesimi di Appello e quelli di Trasfigurazione. Prima di cominciare con uno dei loro soliti duelli, avevano deciso di comune accordo di fare una piccola pausa e sedersi sul comodo divano posto di fronte al fuoco.

... di comune accordo... La cosa risuonava ancora strana alle orecchie dei due ragazzi!

Il moro Grifondoro si sorprese a fissare il Serpeverde mentre questi era distratto.

Era affascinato dal modo incui le fiamme del camino si riflettevano sulle ciocche biondissime creando strani giochi di luci e ombre, cambiando quasi il colore di quei capelli facendoli diventare ora dorati, ora quasi bianchi, ora rossastri.

Anche la sua pelle diafana rispondeva in modo analogo ai riflessi delle fiamme: la sua immobilità, la sua postura, il suo sguardo... tutto di lui ricordava una statua di marmo. Una statua perfetta e bellissima.

"...non ci sarebbe nulla di male..." stava dicendo Draco.

Harry si riscosse e, per non fare la figura dello scemo non disse nulla, limitandosi a far vagare lo sguardo tra i carboni ardenti. Non poté fare a meno di ricordare quella sera, al quarto anno, quando Sirius era andato a fargli visita nella Sala Comune dei Grifondoro attraverso il camino... Era quasi morto di paura vedendolo comparire lì, tra le fiamme!

Il pensiero di Sirius gli gettò una nuova malinconia addosso e non riuscì a trattenere un sospiro affranto.

Cosa che non sfuggì aDraco.

"E' strano vederti così", ammise.

"C-così, come?"

Il biondino scrollò le spalle. "Pensieroso, triste, distratto... Di solito sei allegro, sempre scherzoso con i tuoi amici... Sempre pronto a disturbare!",disse tentando di farlo sorridere. "Qualcosa che non è cambiato però c'è!", disse con aria solenne.

Harry lo fissò con aria interrogativa, incitandolo a continuare. "Sei sempre distratto!"

Questa volta il sorriso nacque spontaneo sulle labbra di Harry. Il moretto afferrò un cuscino dal divano e lo lanciò al biondino che lo schivò appena in tempo, prolungandosi poi nell'elencare un mucchio di insulti più o meno offensivi diretti al Grifondoro che non faceva altro che ridere di più ad ogni parola.

Unspoken - DrarryHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin