Natale

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Ciao a tutti! E BUON 2016 A TUTTI!!

Permettetemi di esordire con una frase: Harry è un idiota. Ma davvero, eh!

Questo capitolo è stato piuttosto faticoso da scrivere e sono stata costretta a rileggere vecchie Drarry per trovare l'ispirazione che mi mancava. Da qui, sono arrivata a questa conclusione.

Cooomunque, perdonatemi per il ritardo (come al solito!) ma tra i pranzi e le cene in famiglia e l'ispirazione partita per chissà dove, ci ho messo più tempo del dovuto. Primo capitolo dell'anno, dunque!

Ecco a voi il tanto atteso capitolo di Natale! E' un capitoletto piuttosto interessante, pieno di novità e lungo come non mai! E' il mio regalo di Natale per voi ^^

Non spoilero nulla...

Vi faccio i miei migliori auguri per le feste passate e, ancora, Buon Anno Nuovo a tutti!

BUONA LETTURA!



Luci colorate e festoni di tutti i tipi e dimensioni adornavano ogni angolo del castello, dalla Sala Grande alle Sale Comuni. Persino i sotterranei, decorati con candele e ghirlande, sembravano meno tenebrosi in quei giorni – nonostante l'umore di Piton fosse sempre quello cupo di sempre.

Le armature erano state animate con un incantesimo e cantavano canzoni natalizie ogni qual volta qualcuno passava loro davanti; i quadri erano più gentili del solito e persino i professori mostrarono una maggiore indulgenza e non assegnarono molti compiti ai ragazzi che passavano così la maggior parte del loro tempo stilando le liste dei regali da comprare o scrivendo ai propri genitori per convincerli a farli restare al castello per le vacanze.

Le partite di Quidditch erano state sospese per colpa del maltempo, ma la classifica era pressoché la seguente: Grifondoro in testa seguita a ruota dai Serpeverde, in svantaggio di una manciata di punti; a seguire Tassorosso e Corvonero.

La rivalità tra verde-argento e rosso-oro sembrava essere l'unica caratteristica rimasta invariata: i primi continuavano a fare dispetti agli altri, ricevendo però risposte altrettanto dure. Draco Malfoy e Harry Potter non si risparmiavano le solite battute e le solite offese ogni volta che s'incrociavano tra i corridoi.

...solo che nessuno sapeva che i due "nemici" si incontravano poi nella Stanza delle Necessità per ridere delle facce dei rispettivi compagni di Casa davanti ai vari dispetti ricevuti.

"E vogliamo parlare della faccia di Paciock?!" ridacchiò Draco quel giorno.

Erano diversi minuti che ghignavano stupidamente, comodamente stravaccati sul loro divano.

"Povero Neville, è la tua vittima preferita!"

A Harry non sfuggì l'occhiata d'intesa che il ragazzo gli lanciò appena prima di mormorare: "No, Potter, sei tu la mia vittima preferita..."

Il moretto attirò il suo ragazzo in un bacio intenso da togliere il fiato prima di abbandonarsi contro lo schienale del morbido divano con il Serpeverde accoccolato tra le sue braccia.

"Vorrei tanto non dover fingere davanti a tutti..." Draco aggrottò le sopracciglia e s'incupì. "Vorrei poter camminare accanto a te senza temere le reazioni negative degli altri e..."

"Lo so, Harry" lo interruppe bruscamente il biondino. "Ma non si può. Lo sai."

"Sì, lo so..." mormorò stancamente il ragazzo. "Era... Era solo un desiderio, tutto qui."

Draco capiva alla perfezione i sentimenti del suo ragazzo, era ciò che sentiva anche lui. Ma Harry nutriva una speranza in fondo al suo cuore. Insomma, era pur sempre un Grifondoro, no? Gentile d'animo e dannatamente coraggioso, non aveva alcuna paura di morire – e, se anche l'aveva, non la mostrava – e correva incontro al pericolo senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze delle proprie azioni. Da un lato Draco si arrabbiava per questo: possibile che Harry fosse così incosciente? Non pensava alle persone che gli volevano bene? E se gli fosse successo qualcosa? Cosa avrebbero fatto i suoi amici?

Unspoken - DrarryWhere stories live. Discover now