L'ultimo saluto

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E' un titolo orribile, lo so, ma non sono mai stata brava con i titoli... Chiedo venia!!

Ciao a tutti!

E scusate per il mio ennesimo ritardo ma, ahimè, non riuscivo proprio a scriverlo questo capitolo! Un po' per gli esami all'università (ne devo fare ancora due... BASTA!!), un po' perché siamo ormai agli ultimi capitoli e la cosa mi fa piangere il cuore...

Comunque! Spero che questo capitolo vi piaccia. A me ha fatto intenerire molto scriverlo *-*

Mi sono sentita anche tanto cattiva... Credo che alla fine mi odierete.

Fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo al prossimo capitolo!

BUONA LETTURA!!



"Mio Signore... vi prego... mio figlio..."

"Se tuo figlio è morto, Lucius, non è colpa mia. Non è venuto da me come gli altri Serpeverde. Forse ha deciso di diventare amico di Harry Potter?"

"No... mai."

"Devi solo sperarlo."

"Non... non temete, mio Signore, che Potter possa morire per mano di altri? Non sarebbe... perdonatemi... più prudente per voi sospendere la battaglia, entrare nel castello e cercarlo per-personalmente?"

"Non fingere, Lucius. Tu desideri che la battaglia abbia fine solo per poter scoprire che cos'è successo a tuo figlio. Non ho bisogno di andare a cercare Potter. Prima che la notte sia finita, Potter verrà da me."

*

Harry Potter non aveva mai odiato tanto la Sala Grande come in quel momento.

Fermo sulla soglia, sentiva dentro di sé solo il bisogno impellente di fuggire via. I suoi occhi, però, non obbedirono, e si posarono sulle decine di corpi distesi a terra, senza vita. Vide Remus e Tonks stesi l'uno accanto all'altra, le mani tese nell'ultimo tentativo di toccarsi, o solo sfiorarsi, anche nella morte. Accanto a loro, la famiglia Weasley piangeva la loro morte e quella di Fred, il cui corpo era completamente nascosto da quello del fratello gemello che piangeva sul suo petto e continuava a chiamarlo.

Harry non ne poté più: diede le spalle a quello spettacolo straziante e si allontanò di corsa dalla Sala Grande, diretto chissà dove.

La scuola era irriconoscibile: travi e colonne erano a terra, distrutti, e bloccavano il passaggio per i corridoi, le porte delle aule erano state buttate a terra, i quadri completamente vuoti in seguito alla fuga dei loro occupanti e un odore di morte e polvere permeava l'aria.

Il ragazzo si fermò a pochi passi dal portone d'ingresso e la sua attenzione fu subito attirata da una testa bionda e insolitamente disordinata davanti a lui.

"Malfoy?" chiamò.

Il Serpeverde alzò lo sguardo su di lui ma continuò a restare seduto a terra con le gambe raccolte al petto.

"Anche tu qui?" fece Harry andando a sedersi accanto a lui nella stessa posizione.

Draco annuì. "In Sala Grande tutti mi guardano come se fosse colpa mia, e in effetti lo è... E comunque non riesco a stare in mezzo a tutto quel dolore, non riesco a sopportarlo" mormorò senza guardarlo.

Il ragazzo aveva parlato a cuore aperto, com'era abituato a fare quando lui e Harry stavano insieme. In quel momento voleva illudersi che le cose tra loro potessero tornare un giorno com'erano.

Unspoken - DrarryWhere stories live. Discover now