Tutta colpa del destino

988 58 4
                                    

Ciao a tutti!

Sì, sono ancora viva. E mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto, ma l'Università davvero non mi lascia un momento di pace! E' una settimana che lavoro a questo capitolo e non riesco a trovare più di dieci minuti per scrivere due frasi! Oggi infatti ho saltato la lezione della mattina pur di poter trovare il tempo di scrivere. Sono brava, eh? XD

Senza ulteriori indugi, vi lascio a questo capitolo ORRIBILE. E capirete perché... Mi sto odiando, sappiatelo. Quindi odiatemi anche voi!

Piccolo annuncio: questo è il capitolo 29. Il prossimo, capitolo 30, si chiamerà Unspoken. E ho detto tutto.

La mia storia nasce tutta da lì...

Bando alle ciance, vi auguro...

BUONA LETTURA!!

Un paio di occhi azzurri come il ghiaccio si aprirono di scatto e cominciarono a saettare per l'ambiente in penombra.

Una presa morbida ma soffocante avvolgeva il corpo ancora intorpidito di Draco che non riusciva a muoversi liberamente.

Il panico cominciò ad impossessarsi del giovane Serpeverde che prese ad agitarsi, prima piano, poi sempre più violentemente.

Non riusciva a capire come avessero fatto ad arrivare fino a lui, a catturarlo ed imprigionarlo lì, qualunque posto fosse. E pensare che avevano sempre detto che Hogwarts era un posto sicuro!

Un lamento disperato uscì dalle sue labbra secche ed impastate mentre le lacrime premevano agli angoli degli occhi tentando di uscire.

"Aiuto..." gemette con un filo di voce.

Un movimento alle sue spalle lo fece bloccare atterrito.

Chi c'era con lui lì dentro?

La paura continuava a crescere mente si rendeva conto che era steso su di un materasso o comunque qualcosa di altrettanto morbido e l'altra persona che era con lui era stesa al suo fianco.

Chi è?, si chiese terrorizzato.

Un suono, una voce maschile ed un "lumos" borbottato da una voce fin troppo familiare lo fecero letteralmente sciogliere sul posto.

Lo sguardo preoccupato ed assonnato di Harry comparve nel suo campo visivo. "Draco, tutto bene?"

Il sollievo fu tale che il ragazzo perse il controllo delle sue lacrime, che presero a scorrere liberamente sulle sue guance. Abbracciò il moretto al suo fianco con una tale forza che per un momento il giovane Grifondoro ebbe quasi l'impressione di soffocare, ma nessuno dei due sciolse quell'abbraccio che, Harry lo sapeva, avrebbe fatto solo del bene al povero Draco.

Dopo parecchi minuti di silenzio e coccole, Harry si scostò appena dall'abbraccio e, guardando il ragazzo negli occhi, gli chiese con voce carezzevole: "C'è qualcosa che ti preoccupa?"

Pur nella fioca luce della stanza fornita solo dalla punta illuminata della bacchetta, il moretto riuscì a vedere il volto di Draco che s'incupiva. "No," rispose questi, "solo un brutto sogno..."

"Vuoi parlarmene?"

La serpe scosse la testa. "Non è necessario... L'ho già dimenticato."

Mentiva, Harry lo sapeva, ma fece finta di nulla e continuò a fargli percepire la sua presenza, accarezzandogli lentamente i biondi capelli.

Avevano deciso di dormire insieme la sera prima, come capitava spesso negli ultimi tempi. Dopotutto, era l'unica possibilità che avevano per passare un po' di tempo insieme da soli senza gli amici dell'uno e dell'altro che tendevano sempre ad accompagnarli ovunque andassero.

Unspoken - DrarryWhere stories live. Discover now