Bolide

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Pubblicare questo capitolo è stata un'impresa! Sono occupatissima con lo studio matto e disperato pre-esame dalla mattina alla sera! Non so neanche dove ho trovato il tempo per scrivere questo capitolo.

Sarà che ero ispirata? La neve mi fa questo effetto ^_^

Avevo pensato di scrivere un capitolo speciale o una OS a parte per omaggiare Piton: la scomparsa di Alan Rickman mi ha lasciato basita e piuttosto sconvolta! ...ma nulla mi sembrava all'altezza di tale compito :/

Spero vi piaccia comunque! Io mi sono divertita tanto a scriverlo....

BUONA LETTURA!!



"Harry!"

La voce squillante di Ron gli arrivò alle orecchie dall'altra parte del cortile della scuola. Non si era reso conto di quanto gli fosse mancato il suo amico fino a quando non lo aveva visto arrivare all'orizzonte.

"Ron!" esclamò il moretto non appena il ragazzo gli fu vicino. Si scambiarono un paio di pacche sulle spalle prima che Hermione saltasse letteralmente al collo di Harry.

"Noi due dobbiamo parlare" gli bisbigliò nell'orecchio a voce tanto bassa che perfino Harry fece fatica a capirla. La riccia sciolse l'abbraccio e rivolse all'amico un sorriso sincero, completamente in contrasto con la voce ferma e severa che aveva utilizzato pochi secondi prima.

Anche Ginny abbracciò il ragazzo, affondando la faccia nel suo petto e stringendolo forte.

"Ciao, ragazzi!" fece Harry quando li ebbe salutati tutti. "Come sono andate le vacanze?"

"Oh, benissimo!" disse Ron tutto contento. "Abbiamo mangiato tantissimo, peccato solo che tu non ci fossi... Sai, Fred e George ci hanno mostrato delle nuove invenzioni!"

"Fantastico!" esclamò il moretto, glissando di proposito sull'affermazione dell'amico sulla sua assenza.

"No, non lo è!" intervenne Hermione indignata. "Sono oggetti al limite del legale, non dovrebbero assolutamente entrare in commercio! Potrebbero prenderli dei bambini!"

Ron sghignazzò e Ginny sorrise all'amica. "Tranquilla, Herm. I miei due fratelli sembrano degli irresponsabili, ma vedrai che sapranno gestire la cosa con coscienza."

"Speriamo, Gin. Speriamo."

Il quartetto si avviò chiacchierando verso l'ingresso del castello. Per terra c'erano ancora le tracce della neve caduta un paio di giorni prima e l'aria era gelida, ma a nessuno dispiaceva prendere un po' d'aria prima della bufera di neve prevista da lì a qualche ora.

"E tu, amico? Come sono andate le tue vacanze?" chiese il rosso mentre salivano i gradini che conducevano al grande portone d'ingresso.

Accanto ad uno dei battenti, si trovava Draco, anche lui in attesa dei suoi amici di ritorno dalle vacanze. Il biondino stava osservando con la coda dell'occhio il gruppetto di Grifondoro con un ghigno appena celato.

Il ricordo delle notti passate ad amoreggiare nella Stanza delle Necessità prese il sopravvento e Harry non riuscì ad impedirsi di avvampare. Le mani di Draco, i suoi baci, i suoi gemiti...

Il moretto non riuscì a trattenere un sorriso mentre incrociava quello sguardo di ghiaccio. "Bene, Ron. Benissimo!"

Hermione scoccò un'occhiataccia all'amico e lo rimproverò con lo sguardo. "Beh..." continuò lui qualche secondo dopo, "mi siete mancati molto a dire la verità. Ma non ero mai solo e, in un modo o nell'altro, mi sono divertito."

Non immagini neanche quanto..., aggiunse mentalmente mentre si dirigevano verso la Torre Grifondoro.

***

Unspoken - DrarryWhere stories live. Discover now