Non si torna indietro

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Ciao a tutti! E Buon Natale! (anche se in ritardo)

So che non aggiorno da troppo tempo, purtroppo l'ispirazione era andata a farsi benedire, infatti questo capitolo non mi piace per niente ma ci tenevo ad aggiornare prima della fine dell'anno.

Dunque... buone feste a tutti e, già che ci siamo, buon anno nuovo!

Il capitolo è piccolo e, come ho detto, non è dei migliori, ma è uno di quei capitoli di passaggio che tutti siamo costretti a postare.

A differenza di altre scene della saga, in questo capitolo c'è una scena del film "Harry Potter e i Doni della Morte parte 2". Di solito utilizzo i libri come riferimento, m questa parte mi piaceva troppo, quindi ho deciso di fare un'eccezione.

Ho già cominciato a scrivere il prossimo capitolo, spero di postarlo il prima possibile.

Ci vediamo l'anno prossimo!

Buon fine 2016 a tutti!

E...

BUONA LETTURA!!




Sala Grande.

Tutti gli studenti, ad eccezione dei fuggitivi nascosti nella Stanza delle Necessità, erano raccolti lì, sotto convocazione del preside, Severus Piton.

Draco poteva vedere molti dei ragazzi delle altre case tremare di paura, un po' perché erano a conoscenza della latitanza dei loro compagni, un po' perché la semplice presenza del professore faceva loro gelare il sangue. I Serpeverde erano gli unici tranquilli. Almeno all'apparenza.

Draco rafforzò, quasi inconsciamente, il suo scudo occlumantico per difendersi da un possibile attacco improvviso da parte del preside e si assicurò di mantenere la sua solita espressione impassibile, anche se il cuore nel suo petto batteva all'impazzata: sapere che Harry si trovava a Hogwarts, a pochissima distanza da un gruppo piuttosto folto di Mangiamorte, non lo faceva stare affatto tranquillo.

Gli venne da sorridere: nonostante i mille pericoli che lo circondavano, quel ragazzo pensava in continuazione al benessere dei suoi compagni anteponendolo al proprio.

Era davvero un eroe.

Il preside li guardò uno ad uno con uno sguardo indagatore e poco rassicurante prima di cominciare a parlare. "Molti di voi si staranno chiedendo come mai io vi abbia convocati a quest'ora..." esordì. "E' giunto alla mia attenzione che nella serata di oggi Harry Potter è stato avvistato a Hogsmeade."

In molti cominciarono a bisbigliare tra di loro, sorpresi. La maggior parte dei presenti riusciva a stento a trattenere l'entusiasmo: la presenza di Harry, a Hogwarts o comunque nelle vicinanze, infondeva in loro una grande speranza.

Erano in pochi, per lo più Serpeverde, a mostrare apertamente il loro fastidio e disappunto.

Draco rimase pietrificato sul posto al sentir pronunciare quel nome: addio effetto sorpresa. Piton sapeva, i Mangiamorte sapevano.

Harry era in pericolo.

"Ora..." riprese Piton facendo calare nuovamente il silenzio nella sala, "se qualcuno, studente o docente, tentasse di aiutare il signor Potter, egli verrà punito in maniera conseguente alla gravità della trasgressione. Inoltre, chi fosse scoperto essere a conoscenza di questi eventi ed evitasse di farsi avanti, verrà considerato come egualmente colpevole."

Il silenzio regnava nella Sala Grande, nessuno aveva il coraggio di parlare o muovere un passo.

"Pertanto," continuò il mago avvicinandosi agli studenti posizionati più vicini al tavolo delle autorità, "se qualcuno, qui, fosse a conoscenza dei movimenti del signor Potter stasera," mormorò continuando a camminare, "lo invito a fare un passo avanti."

Unspoken - DrarryWhere stories live. Discover now