CAP 13 PARTE 2

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Arrivarono a casa di Andrea, scaricarono le valigie di Steve. Nel giro di un quarto d'ora, la padrona di casa offrì loro una succulenta cena.

Mentre gustavano la pasta al pesto con il basilico, che Andrea aveva amorevolmente fatto crescere nel suo terrazzo, a Grace uscì un leggero sogghigno.

Si voltò verso l'amica e in tono divertito spiegò:

"Il colore del tuo pesto mi ha fatto venire in mente i capelli di Lidia Brise in mensa..."

Andrea allora scoppiò a ridere forte. Erano passati anni, ma non c'era volta che non si divertisse tanto a quel ricordo.

Steve sorrise, mentre studiava il rapporto profondo che la sua ragazza aveva con quella follettina impertinente. Era chiaro che l'affetto che le legava era radicato talmente in profondità, da aver saldato i loro cuori indissolubilmente.

All'improvviso, la sua solitudine lo colpì così forte, da fargli emettere un sospiro tirato, un po' troppo sonoramente.

Andrea si voltò verso di lui e Grace la seguì a ruota. Lo squadrarono entrambe, ma, mentre gli occhi di Andrea rimasero intrappolati nel suo evidente malessere, quelli di Grace, prima mostrarono meraviglia, poi comprensione, infine determinazione, palesando tutta la forza nascosta in quella piccola brunetta dalle curve sinuose. Così, con un gesto fin troppo consueto, fu lei a spezzare quel momento d'imbarazzo:

"Oh, Steve, tu non ci crederai e sono sicura che adesso, tu veda Andrea come una principessa, indifesa e gentile; ma ti assicuro che, se l'avessi conosciuta a scuola, avresti avuto solo due scelte: sperare che ti concedesse l'onore di posare lo sguardo su di te, oppure, se eri una ragazza, sperare che non prendesse di mira il tuo uomo!" e si lasciò andare in un'altra sonora risata.

Steve allora, afferrò il suggerimento al volo, allontanò la malinconia da sé, e rispose a tono all'allusione di Grace:

"Non ci credo? Certo che ci credo! La prima volta che l'ho incontrata, prima che io riuscissi a finire un innocente complimento, mi aveva già schiacciato con il suo dolce piedino!" scosse ancora incredulo la testa.

"Ti rendi conto che, prima ancora di conoscermi, mi ha precisato, che se volevo portarmela a letto, avrei dovuto aspettare che fosse lei a scegliere me, fra tutti gli altri? E ti assicuro che il tono che ha usato era di quelli con un unico significato: CONTINUA A SOGNARE!" sghignazzò.

"Pensavo volessi abbordarmi sfruttando tuo zio Sam!" si giustificò allora Andrea, ma non era per niente offesa: era andata proprio così.

Grace la guardò accigliata. Andrea allora alzò le spalle, come a scusarsi con lei.

"Non ci credo! Ancora sei così cafona con gli sconosciuti?" si informò.

"Sempre! Soprattutto se arrivano davanti a me con dei pantaloni color fango...!" si giustificò, guardando divertita Steve.

"Guarda che erano verde petrolio, erano le luci del locale a modificarne il colore!" rispose lui ridendo.

Grace allora scosse la testa e gli chiese:

"No, scusa, ma tu cosa le hai risposto!"

"Io prima l'ho squadrata dalla testa ai piedi, pensando di metterla in imbarazzo. Invece più la osservavo e più mi si annebbiava il cervello, mentre lei non si è scomposta per niente. Così, ho optato per la sincerità e le ho rivelato che non mi aspettavo di incontrare una ragazza così bella, e che, comunque, ero lì per parlare di lavoro." alzò le mani in avanti come a mostrare la sua resa.

"Cioè?"domandò allora Grace.

"Bè, vedi...io conoscevo già Andrea, dai video che mi aveva mostrato Jaime, di altri concerti degli Aliens on earth. Volevo conoscerla, perché vedevo che nel loro repertorio c'erano pochissime canzoni d'amore. Io mi diletto a scrivere canzoni fin da bambino, quindi ho pensato che...potesse interessarle una collaborazione. Solo che quando l'ho vista dal vero...mi ha...imbambolato!" per un istante si accigliò. Poi guardò Andrea che aveva aperto la bocca dallo stupore.

Andrea (#Wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora