CAP 27 Parte 2

35 5 3
                                    

Ci sono stati giorni in cui ero entusiasta di pubblicare un nuovo capitolo per voi.

Oggi non è uno di quei giorni. Perché oggi mi odierete...

E' stato bello raccontarvi di come Steve si sia innamorato di Andrea. E' stato bello descrivere il rapporto tra Simon e Andrea. In tutti questi capitoli però, quasi dai primissimi, c'era qualcun altro ad osservare le loro vite, qualcuno che conosce tutti i retroscena, qualcuno che saprebbe spiegare tutti i perché.

Oggi punto i riflettori su questo personaggio che vi spezzerà il cuore, perché è parte integrante della storia e sta sostenendo, da solo, tutta la verità... la dolorosa verità su Andrea.

E' strano che nessuno di voi miei cari lettori ne abbia neanche minimamente capito l'importanza. Nessuno di voi ha mai chiesto niente su di lei, dando per scontato quello che invece scontato non era.

Credo che, consentitemi l'autoelogio per un momento, in parte sia dovuto al mio confondere le acque, al mio spostare sempre l'attenzione su altre faccende.

Ora invece ve ne mostro tutta la drammaticità, con immenso dolore.

Un bacio a tutti voi, perché so che ne avrete bisogno dopo aver letto questo capitolo, che alla fine, è il fulcro di tutto il libro....




Andrea entrò quasi correndo in casa, aprì il frigorifero e bevve mezza bottiglia d'acqua, senza mai riprendere fiato.

Grace arrivò con calma, lo sguardo terrorizzato e chiuse silenziosamente la porta.

Nell'esatto istante in cui il rumore dello scatto della serratura attraversò la stanza, l'uragano, fino a quel momento trattenuto, esplose:

"Puttana del cazzo!" le mani poggiate sul piano della cucina, gli occhi chiusi e i capelli sciolti che le ricadevano davanti al volto. Fu questa posa a impedire che la sua vicina capisse subito l'amara verità:

"IO?Che c'entro adesso io?" fu l'innocente risposta della moretta.

"Vaffanculo!"uscì dalle labbra della padrona di casa, che con stizza si sollevò e poggiò una mano alla parete vicino alla porta finestra. Sembrava esausta.

Poi lasciò che la testa toccasse il muro e le sue labbra si mossero di nuovo:

Guarda che sei tu che ti sei cagata sotto!

"Non l'hai visto? Hai guardato dentro ai suoi occhi?"

Sì, l'ho visto! Ed ero pronta ad aiutarlo...

"Non era possibile..."

Certo che era possibile! Bastava allungare le braccia e...

"Aaahh... Stai zitta... Lasciami sola."

"Andy, che cosa...?" cercò di capire Grace.

Andrea parlottava fra sé, con una mano sembrava voler scacciare qualcuno vicino a lei. Era completamente insensibile invece alla presenza dell'amica, che lentamente, cercava di avvicinarsi, ma rimaneva comunque al di là del divano.

"Non potevo aiutarlo, lo hai visto anche tu"

No, io ho solo visto te che fuggivi di fronte al suo dolore!

"Che altro potevo fare?"

Sostenerlo?Riempirlo di baci?

"No, così non va bene."

Certo che non va bene, lo hai cacciato!

"Non va bene, non va bene per niente..."

Smettila di ripeterlo!

Andrea (#Wattys2018)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora