CAP 22 PARTE 2

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"Allora, vuoi fare la cantante?" chiese Andrea per capire che cosa la portava lì.

"No, no, per carità. Non so neanche se riuscirei davvero a salire su un palco e suonare." rabbrividì alla sola idea.

"Però amo la musica, non posso farne a meno." il suo sospiro fu per la sua interlocutrice più chiarificatore di molte parole.

"Prima ho iniziato a suonarla, poi ho scoperto di saperla anche scrivere. Un giorno, un amico mi ha regalato un programma stupefacente per il Mac e da lì mi si è aperto un universo parallelo, fatto di suoni di ogni tipo e la possibilità di provarli su ogni strumento. E' stato come avere un'intera orchestra a mia disposizione, fantastico!" raccontò con passione Lizzy.

"Sì, la tecnologia oggi aiuta molto... In particolare però, tu suoni uno strumento?" volle approfondire Andrea, divertita dal ritrovare in questa ragazzetta l'entusiasmo che aveva lei all'inizio del suo viaggio in mezzo alle note.

"Beh, io suono pianoforte da quando avevo cinque anni e da lì, le tastiere sono state facili!" spiegò con un'alzata di spalle la biondina.

"E ti piace la musica rock?" andò più a fondo la musicista.

"Mi piace tutto, ma in special modo, ripeto, mi piace la tua musica!" fu la risposta che ottenne, accompagnata da un sorriso entusiasta. Era davvero una fan degli Aliens on earth.

"Perché?" Andrea però non si lasciò sviare dai complimenti e continuò la sua analisi: voleva vedere se era un'infatuazione o c'era sotto altro.

"Perché è energica, ma profonda. Ti dà la carica e allo stesso tempo ti ubriaca di dolcezza. A volte è così asciutta che sembra una fucilata, altre è così melodiosa che ti parla all'anima con la sua tristezza" mentre parlava, Lizzy gesticolava molto.

"Pensi che la mia musica sia triste?" chiese stupita Andrea.

"Penso che la musica sia per te un bisogno, esattamente come lo è per me. Si capisce che ci metti dentro parte della tua anima e..., scusa se te lo dico, ma... sì, si sente che non sei felice..." abbozzò un piccolo sorriso, quasi a scusarsi per aver capito la verità.

Andrea annuì, sorpresa, continuando a fissare quelle iridi sorprendentemente grigie. C'era molto di più di ciò che si poteva vedere il quella ragazzina lentigginosa.

Ad ascoltarla, appariva allegra e molto bambina, ma parlandoci con più serietà, era evidente che portava con sé una profonda amarezza... anche se non ne era chiara l'origine.

"Le prossime canzoni saranno diverse..." volle anticiparle, forse per giustificarsi del lavoro fatto finora.

"Per via di Steve?" le chiese la ragazza senza peli sulla lingua.

"Sì..." confessò Andrea senza problemi "Tuo cugino mi..." il suo cuore si scaldò d'amore al solo pensarlo, le sue guance arrossirono di conseguenza, mentre le parole si confusero nella testa.

Rimase sospesa e con lei la frase...

Ci fu un lungo istante di silenzio in cui Lizzy non poté fare a meno di scrutarla.

"Wow, sei davvero innamorata! Papà lo aveva detto. Non ti capisco, ma ti invidio! Almeno hai qualcuno che ti fa battere il cuore. Io ho solo la mia musica ad elettrizzarmi, ma mi ci posso dedicare solo quando papà mi dà il permesso." Nel suo cielo di ghiaccio luminoso passò un'ombra scura e il suo sguardo si fece d'improvviso malinconico. "Ogni volta, sembra come se la mia musica lo ferisse. Invece io mi sento bene solo quando suono..." confessò con nostalgia.

"Perché? E' stato tuo padre in fondo a farci incontrare" chiese Andrea incuriosita.

"Sì, ma lo ha fatto solo perché pensa che, sbattendoci il muso, rinunci alla mia idea..." le rispose adesso con un'accezione davvero triste la biondina, scuotendo la testa.

Andrea (#Wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora