Un Mese - Capitolo 13

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C'è tanta confusione intorno a noi e sento solo rumore, ma non capisco fino in fondo cosa stia succedendo, non riesco a distogliere lo sguardo da te che sei visibilmente spaventata. Continuo a tenerti tra le braccia e tu continui a stringermi la mano. Sto cercando di farti capire che non me ne andrò, che rimarrò accanto a te ma evidentemente non ci sto riuscendo, percepisco ancora la tua paura. I tuoi occhi ora sono senza difese, inermi, arresi.

Sei stanca, hai fatto di tutto per tenermi all'oscuro ma non ce l'hai fatta, hai fallito e di questo fallimento senti tutto il peso.

'Eliza...'

'Shhh... non parlare, cerca di non sforzarti.'

'Sto bene, sono solo un po stordita ma sto bene.'

'Mi hai fatto spaventare, sei sempre la solita maldestra cadi dappertutto' ti accarezzo i capelli e sorrido.

'Mi dispiace, non volevo che succedesse tutto questo...'

'Poteva andare peggio, hai preso solo una bella botta ma domani starai già meglio.'

'State tutte bene? Lin?'

'Stiamo tutte bene tu sei quella più acciaccata'

Lindsey e Nadia parlano con qualcuno che credo sia della sicurezza ma non sono sicura.

Mercedes è al telefono e non ti perde mai di vista.

Arrivano i paramedici Mercedes ci scambia due parole e poi viene da me.

'Ci vediamo all'ospedale tu sali con lei, noi veniamo in macchina' e prima di andare ti accarezza la mano rivolgendoti uno sguardo affettuoso.

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Sei dentro da qualche minuto e io in sala d'aspetto attendo gli altri che non sono ancora arrivati.

Tanti, troppi pensieri mi girano nella mente.

Mi domando come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto, perchè non me ne hai parlato subito, perché non ti sei fidata di me. E come ho fatto io a non accorgermi dei tuoi dubbi, delle tue incertezze. Eppure quando eravamo insieme eri così determinata e sicura ed io ero tranquilla ormai.

Avevo capito che non eri del tutto a tuo agio per la nostra storia e che ti serviva tempo per accettarla completamente, ma non avrei mai pensato che le tue paure fossero radicate al punto da farti agire in questo modo.

Ma non hai negato quando lui ha raccontato la sua versione dei fatti, non hai negato di aver ricambiato il suo bacio. E l'idea delle sue labbra sulle tue, delle sue mani che ti accarezzano... l'immagine del suo corpo sul tuo, non riesco a togliermelo dalla testa.

Impazzisco, appena chiudo gli occhi lo vedo baciarti il collo mentre tu lo attiri verso di te, passi le dita tra i suoi capelli e sospiri ai suoi baci e alle sue carezze, permetti alle sue mani di toccarti, di scivolare sulla tua pelle. Sento le lacrime scorrere sul mio viso quando immagino le sue labbra che catturano le tue, le imprigionano e la sua lingua le lambisce, i suoi denti le mordono sempre più voraci, sempre più passionali e ti lasci spingere verso il letto, ti lasci sovrastare da lui. Rabbrividisco, una fitta allo stomaco improvvisa e dolorosa mi attanaglia.

Vorrei sapere cosa ti ha fatta fermare. Hai pensato a me, hai pensato a noi?

La testa mi sta scoppiando e le gambe tremano, mi siedo su una sedia poggiando i gomiti sulle ginocchia e la fronte sulle mani. Devo smetterla con questi pensieri, adesso l'unica cosa importante è che tu stia bene e che ti riprenda il più velocemente possibile.

Una mano mi tocca il braccio, alzo gli occhi e vedo Mercedes.

La guardo tristemente, un po' delusa e molto amareggiata.

Elycia - Inferno e ParadisoWhere stories live. Discover now