Capitolo 39

109 9 9
                                    

Iniziò così un nuovo capitolo della nostra storia. Io e il mio migliore amico non eravamo più solamente amici. Avevo impiegato mesi per accettare che quella parte di noi sarebbe finita, ma solo ora mi rendevo conto che non avevo perso nulla.

La nostra amicizia aveva subìto una lenta ed estenuante metamorfosi, per poi trasformarsi in un legame ancora più completo, ricco di complicità, intimità, amore. Mi ero finalmente concessa di provare ad amare, accogliendo la potenza di quel sentimento, e al tempo stesso accettando che la paura di perderlo faceva parte del gioco. 

Eppure, la complessità di questo nuovo legame, dopo una piccola parentesi di serenità, ci colpì nuovamente, gettandomi in una nuova sfida che non sapevo come affrontare. Infatti, nel giro di qualche mese mi resi conto con grande sgomento che Abe aveva davvero un problema a gestire l'alcol. Lo realizzai forse troppo tardi, dopo l'ennesima volta in cui tornò da me privo di lucidità, barcollante, apostrofandomi con frasi sconnesse e prive di senso, a volte commiserandosi e altre mostrandosi in collera. 

Stava perdendo la bussola, e io con lui. 

Suo fratello mi aveva avvisato, prima del nostro riavvicinamento, ma come una stupida avevo pensato che trovando il nostro equilibrio come coppia lui avrebbe smesso di bere in modo così esagerato. Per qualche tempo sembrava proprio che fosse così. Ma da un momento all'altro le cose erano cambiate e lui era sordo alle mie suppliche di farsi aiutare.

Inizialmente cercai di tenere solo per me questo problema. Keri, dopo tante fatiche, aveva deciso di dedicarsi alla sua storia con Daniel, il ragazzo che aveva conquistato alla festa d'autunno e che da allora non l'aveva più lasciata. 

"Oh, Becky! E' l'uomo della mia vita, me lo sento! Ha un fisico da paura, è romantico da coma diabetico ed è pure bravo a letto! Cosa dovrei desiderare di più?" mi disse anche quella sera, con la sua solita spontaneità.

Appoggiai il libro che stavo leggendo, dedicandole tutta la mia attenzione. "Sono contentissima di vederti così entusiasta. Finalmente, a forza di testare il campionario, hai trovato quello giusto! E' meraviglioso!" le dissi con una risata, scherzando insieme a lei e condividendo la sua gioia. 

Non avrei mai lasciato che nuovamente i miei problemi le impedissero di godersi quel momento così felice per lei. Non che mi illudessi che non si fosse accorta di nulla, aveva persino tentato di parlarmi in merito alle scenate di Abe, ma quando mi ero chiusa in me stessa, dopo aver tentato in ogni modo di estorcermi confessioni e darmi consigli di ogni tipo, aveva deciso di darmi il tempo che mi serviva per affrontare anche questa spiacevole avventura.


We were friendsWhere stories live. Discover now