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THE PARTY

Non appena mettemmo piede in casa di Olive, restai sorpresa nel constatare che gli invitati non erano poi tanti.

Mentre scrutavo la piccola folla raggruppata nel salotto, mi resi conto che non potevano essere più di una quarantina di persone, e la maggior parte di loro erano miei compagni di scuola.

Feci un sospiro di sollievo e sorrisi riconoscente ad Olive.

La mia amica aveva fatto anche un ottimo lavoro con le decorazioni.

L'enorme divano ad L era stato accostato al muro di fronte al televisore, lasciando un ampio spazio vuoto, dove alcuni coraggiosi invitati avevano già iniziato a ballare a ritmo di A Sky Full Of Stars dei Coldplay.

Sull'enorme vetrata a muro erano state attaccate delle lucine a forma di zucca, in onore dell'imminente festa di Halloween, mentre da una parete pendeva un festone con su scritto 'Buon Compleanno'.

Appoggiati al muro sotto la televisione si trovavano una serie di tavolini che servivano per reggere il corposo buffet, fornito di ogni genere di cibi e bevande.

In un angolo della stanza individuai la postazione del DJ, e dietro di essa riconobbi il fratello di Olive, Jace.

«Danika!» Un fulmine color arancione mi investii con la forza di uno tsunami, attirando l'attenzione di tutti su di noi. Esplose un 'Buon Compleanno!' generale.

Qualcosa di soffice e ingombrante mi finii addosso, facendomi quasi perdere l'equilibrio. Sentii delle braccia stringersi intorno al mio bacino e per poco non soffocai quando mi ritrovai la faccia schiacciata contro tutto quel tessuto.

La palla arancione si staccò finalmente da me e mi accorsi che era Charlie... con addosso un vestito da zucca.

«Wow, sei mozzafiato Danika!»

Le sorrisi, divertita. «Grazie Charlie, anche il tuo, uhm... costume è... insomma, perché sei vestita da zucca?»

Mi girai a guardare Olive che scrollò le spalle.

«Oh, questo?» Charlie abbassò lo sguardo sul suo costume. «Lo avevo comprato non appena mi hai detto della festa. Quando ho saputo che non era in costume ho deciso che lo avrei messo lo stesso, sai, per non sprecare soldi. Spero non ti dispiaccia.»

Ridacchiai e scossi la testa. «Solo tu potevi scegliere un costume da zucca, sul serio.»

Lei fece spallucce, per quanto possibile, con quel vestito enorme. «Mi piacciono le zucche, e poi volevo superare il costume da lampione di John Philips. Sai che alla fine non è venuto alla festa di Sierra? Che delusione.»

«Un gran peccato.»

Scusandomi con Charlie, entrai nel salotto per salutare e ringraziare chiunque si avvicinasse per darmi gli auguri, compresi gli invitati di cui non conoscevo neanche il nome.

Mentre mi facevo strada fra la folla passai in rassegna i volti di tutti i presenti, in cerca di una massa di capelli scuri e ricci. Non la trovai.

Max non era ancora arrivato.

Una fitta di delusione mi colpì lo stomaco e mi diedi della stupida. Era in ritardo solo di dieci minuti, quella reazione non aveva alcun senso.

Lo stridore di un microfono sovrastò il rimbombare della musica, mentre Jace lo accostava alla bocca. «Fate tutti un bell'applauso alla festeggiata, Daanika Degas!»

Nel salotto esplosero gli urli e gli applausi degli invitati e io sorrisi, un po' a disagio a causa degli sguardi puntati su di me.

Non avevo problemi a gestire l'attenzione di un pubblico durante i saggi di danza perché, in quei casi, ero troppo impegnata a concentrarmi sui passi, più che sugli spettatori.

Perfect DaughterWhere stories live. Discover now