Capitolo 05

3.7K 135 19
                                    


Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


«Cazzo! Deve essere proprio da orgasmo quella doccia per farla gemere a quel modo. Quasi, quasi, vado anche io.» Stringo i pugni a più non posso, scrocchiando le nocche assetate di sangue. Sento quel cazzone parlare a vanvera, e non vedo perché devo starmene fermo qui all'angolo senza reagire. Scatto in avanti quando il suo corpo mi ferma. 

Ad Helena, sembra non importarle poi molto degli altri, proprio come la penso io in certi casi, ma adesso vedo solo rosso. Me la sono già scopata con le dita, e devo dire che è stato eccitante per entrambi. In quel momento vederla in viso, è stata la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia. Ho intenzione di riprovarci. 

Voglio vedere la sua faccia quando viene. La sua meravigliosa faccia da sesso. Quando raggiunge l'orgasmo e si contorce dal piacere assoluto. Helena mi si struscia addosso, e il cazzo schizza di felicità. 

Pulso, mentre lei mugola di piacere, sentendo quello che mi fa. Porco cazzo! Non riesco a trattenerlo ancora li, devo uscirlo e sfogarmi sulla sua fica. Un secondo. Mi basta solo un fottutissimo secondo per penetrarla. 

Entrarle così, sottopelle, e scuoterla fino a perdere la ragione. Sentirla rispondere ai miei affondi con la sua innata frenesia, addossata su di me, completamente agitata sul mio cazzo rigido. Voglio che duri. Voglio farla morire, muovendomi a più non posso. Vorrei marchiarla del mio sperma, ma non mi sembra il caso di farlo proprio adesso, anche se la rivendicherei mia. 

Sempre. Come quando i cani pisciano sul proprio albero per il diritto di proprietà. Helena è il mio albero dove ficcherei il cazzo dalla mattina alla sera, roba da seppellirmici dentro e non uscirne mai più. Io. Padrone di mille vagine, mi ritrovo schiavo di una sola, la sua. 

Vengo nuovamente. Distratto. Di nuovo. Arrivano altre voci dall'esterno, ed io, abbandonato su di lei mi ritrovo ancorato al sesso con la mente; costretto a non sbattermela di continuo su questo box. «Coglione! Sai che fine faresti se ti sentisse Chad? Sei fortunato che non sia nei paraggi, ti avrebbe fatto il culo a strisce!» 

«Cazzo, ma come puoi essere così cazzone? Ovvio che li dentro ci sia anche lui!» rilancia ancora con le sue menate, mentre riconosco l'altra voce. Con Path ci sta John, e devo dire che ha proprio ragione, mi conosce molto bene il bastardo.

 Aspetta solo che io esca di qui, e vedrai come gli faccio passare la voglia di sparare cazzate. «... Sta' zitto coglione! Vediamo se un po' d'acqua fredda ti schiarisce le idee, pezzo di merda!» 

A quel punto sentiamo stridere la valvola del rubinetto che viene aperta. Il tubo di gomma striscia e fiotti d'acqua fuoriescono a spruzzi potenti, indirizzati a quella testa di cazzo. Mi riscuoto e con ferocia, ricompongo il costume che ho spostato con bramosia, afferro Helena per mano e me la trascino fuori da quel box invitante.

✰02. The Return ☆•A STARS TRILOGY•☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora