Capitolo 34

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Mi preparo per la serata. Sinceramente non vorrei andarci ma devo. Forse mi darà quelle risposte che cerco da tempo, rivelandomi apertamente il motivo per cui è scomparso in questi due giorni.

Metto il mascara e sbatto le ciglia. Bene. Ci siamo! L'ora si fa sempre più vicina, quando una chiamata arriva dal telefono fisso presente nel mio attico. Corro e vado a rispondere.

Prendo la cornetta e la voce del Receptionist m'invade.

«Signorina White c'è un signore che chiede di lei. Sta aspettando nella Hall.» «Ok, arrivo subito.» «Riferirò al suo ospite. Buona serata Signorina.» Si congeda ed io con lui.

È qui e mi sta aspettando di sotto come le persone civili. Stento a crederci che sia lui! Infilo le décolleté, incespicando fino all'appendi abiti. Afferro la giacca e la borsa e scendo giù. Impreco contro chiunque. Ho voglia di vederlo. E subito, nonostante sia furiosa con lui.

Arrivo di sotto, affannata e col cuore a mille quando lo vedo. Se ne sta seduto ad una poltrona, guardandosi l'orologio al polso e strattonandosi i capelli. Sembra impaziente quasi quanto me.

Mi avvicino lentamente senza farmi vedere. Gli tocco una spalla e lo saluto. Lui si gira e ricambia. Si alza e mi afferra la mano. «Andiamo.» Troppo strano non averlo dietro la porta oggi, ma rimane comunque lo stesso Chad di sempre. Impaziente e bellissimo, da toglierti il fiato! 

Ci dirigiamo fuori e mi da il suo secondo casco, poi mi fa spazio per salire dietro di lui sulla sua inseparabile moto. Mi stringo forte ancorandomi ai suoi fianchi e avanziamo verso il traffico. Sento il suo profumo che m'invade i sensi... non smetto di odorare il bavero del suo giubbotto di pelle impregnato della sua essenza, quando lo sento sussultare e impugnare i manubri con tanta forza. Cavoli! Se n'è accorto? Mi faccio piccola piccola, per essergli stata col fiato sul collo. Il vento mi riscuote portandomi una ventata di aria fresca, chissà se potrà servirmi a nascondere il rossore che ho sulle guance in fiamme dall'imbarazzo per la mia invadenza.

Accelera e ci dirigiamo alla A Stars. L'insegna colorata splende nella notte buia. La stella fluorescente fa un movimento rotatorio e brilla nel cielo coi suoi colori fluo. La guardo ipnotizzata, quando la moto si ferma. Mi sposto un po' indietro e scendo silenziosamente porgendogli il casco. 

Questa sera non sembra tanto loquace, mi chiedo sempre il perché dei suoi umori altalenanti che mi fanno girare letteralmente la testa! Mi prende nuovamente per mano. Passiamo dal retro, e noto che ci sono altre persone intorno a noi. Forse lavorano qui dentro, proprio come Chad. Stringo la sua mano per non perderlo.

Sono agitata ma entusiasta di essere qui con lui. Osservo con discrezione le nostre mani piacevolmente unite tra loro. Sorrido per quel contatto che mi si riverbera nelle vene. Mi piace crogiolarmi a quell'idea, almeno fin quando i miei pensieri non vengono bruscamente interrotti e riportati alla realtà. «Ehi Chadeu!» 

Mh? Mi volto incuriosita e il mio sguardo si posa su tre straniere, presumibilmente asiatiche. Cerco di individuare chi sarebbe questo Chadeu, ma non trovo nessuno che risponde a quell'appellativo, anche se quel nome mi è del tutto familiare, ci rifletto su... non è che con quel "Chadeu"  si riferiscano al mio lui? Lo scruto di sottecchi e scopro che le mie insinuazioni non sono del tutto errate perché ho ragione e con quella ragionevolezza nel cuore mi arresto di colpo. Le tre ragazze asiatiche si avvicinano a noi e inconsapevolmente sussulto, quando Chad smette di proseguire e sostiene lo sguardo della ragazza che ci si para davanti. Mi tiene ancora per mano quindi devo stare tranquilla e fidarmi di lui.

Colleghe. Saranno delle semplice colleghe di lavoro, non c'è bisogno di sobbalzare ad ogni donna che incontri! "Sì, ma quella sconosciuta lo ha chiamato per nome..." dibatte l'altra vocina insidiosa e piena d'incertezze... Accidenti Helena! Datti una calmata e non pensare sempre al peggio. Mi dico nella mente come un mantra.

 Una ragazza dai lunghissimi e setosi capelli neri dagli occhi freddi e penetranti, si piazza di fronte a noi due mentre la finta bionda e la ragazza coi capelli a caschetto stanno alle sue spalle. Dal Chadeu di poco prima, deduco che non parlano molto bene la nostra lingua. Sicuramente si esprimeranno in modo stentato, molto probabilmente comunicano nello stesso modo in cui io parlerei il coreano in Corea... forse la ragazza coreana è l'unica a masticare qualche parola del nostro vocabolario, ed io spero vivamente di capirci qualcosa.

«È venuta a cercarti la geumbal-uiGeumbal-ui? Chi è la Geumbal-ui? Ci rimugino non avendo la più pallida idea del suo significato quando l'altra ragazza interviene, intromettendosi nel discorso...

 «La Bionda!» Esclama in una pronuncia incerta.

«Leosia Salam! Leosia Salam!» esclamano le altre in coro, annuendo tra loro. Se solo potessi capire il coreano... 

Chad diventa rigido e annuisce, ringraziando le sue colleghe. Io tento di carpire qualcosa dalle sue reazioni ma non ci capisco più nulla! Chi sarebbe la bionda di cui tutti e tre parlavano? Accidenti!

La mia mente non smette di turbinare su questa bionda misteriosa... Cosa vorrà da lui? È per questo motivo che non si è fatto vivo in questi due giorni? A causa di questa presunta bionda? Il mio buonumore svanisce e sciolgo la mia mano dalla sua. Non mi sembra il caso di passare tanto tempo insieme, quando uno dei due nasconde dei segreti all'altro non dicendo la verità. Non siamo niente, solo due persone che fanno sesso ogni tanto... siamo solo questo. La realtà mi colpisce centrandomi in pieno petto.


 Il mio sguardo si rabbuia ma non per questo decido di andarmene.

Prima saprò la verità e dopo, potrò decidere cosa fare. Se rimanere o andarmene. Lui si accorge del mio malumore ma non dice nulla e i miei sospetti diventano sempre più pressanti e insistenti. 
Respiro perché se non lo facessi morirei, ma una parte di me è in bilico. Incrinata e pronta a spaccarsi in mille pezzi, se proprio deve succedere lo farò, poiché il mio cuore ha deciso chi amare e adesso sa a chi appartiene... nonostante il suo possidente è del tutto ignaro della faccenda.


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L'Angolo dell'Autrice:

Capitolo dell'ultima ora! Stando ai fatti mi mancano l'altra metà di questo e altri due o tre capitoli in tutto... vediamo se aumentano invece di diminuire 😅!

Scherzi a parte, non vedo l'ora di finire. Ho deciso di pubblicare ciò che ho scritto perché odio lasciarvi senza nulla da leggere (mi riferisco a voi lettori! Si, gli stessi a cui piace leggere ciò che scrivo e mi aspettano sempre con pazienza). Ho lavorato solamente per questi tre capitoli appena pubblicati, mi viene voglia di piangere nel pensare a quando dovrò cercare le bozze per i seguiti! Povera me... 😭

Spero vi sia piaciuto... e come vi avevo già annunciato da tempo, eccovi il primo personaggio che entra per la prima volta in scena, scuotendo in malo modo l'animo instabile della nostra Helena.

Purtroppo sono stanca di tutto questo scrivere e mi sa che ci vorrà del tempo per il prossimo capitolo (sto scrivendo eh! queste erano bozze da tempo ma le ho appena revisionate e me ne ritrovo altre otto e stendiamo un velo pietoso...). Mi spiace ma prometto di lavorarci quando potrò (non so ancora quando, dipende dal tempo, dai blocchi e dalla voglia di scrivere... che ci dovrebbe essere, visto che sto finendo la seconda parte ma che ahimè... non ne ho voglia in questo periodo, troppo complicato cercare tra la valanga di bozze che mi ritrovo). Eh lo so, mi rendo conto di lasciarvi sul più bello ma per favore pazientate. Non è facile scrivere questa storia. 

A presto!

-Clelia.


✰02. The Return ☆•A STARS TRILOGY•☆Where stories live. Discover now