Capitolo 29

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Non trovo affatto corretto che io gli corra dietro, infondo mi ha lasciata in sospeso per lunghissime settimane... quindi, dopo avergli dipinto quell'espressione inquieta sul viso, mi sento molto meglio. Afferro la mia borsa e il mio vestiario in tutta fretta e servendomi della sua confusione, ne approfitto per allontanarmi da lui e da quei suoi occhi maledettamente penetranti. 

Apro la porta del mio camerino per uscire. M'incammino verso la toilette, e rifugiatami in quel piccolo spazio ristretto, giro la chiave chiudendomici dentro. Mi rivesto velocemente dei miei abiti e vado via di soppiatto. Controllo il corridoio, sperando di non trovarlo. Non voglio vederlo in questo momento... anzi, non voglio averci niente a che fare, nonostante i miei sentimenti. 

Dopo aver ispezionato il corridoio con circospezione, mi rendo conto che ho il via libera! Mi dirigo con tutta fretta agli ascensori. Pigio il tasto e le porte dell'ascensore iniziano a scorrere lentamente, ma sorprendentemente me lo ritrovo davanti. Sembra abbastanza fuori di se. «Dannazione!» esclama fuorviante, picchiando il muro laterale.

Le porte mi si chiudono in faccia. «Muoviti. Maledizione. Muoviti!» dico sottovoce, incitando al massimo la velocità dell'elevatore. Il "Din" mi fa scattare in avanti ma non ho nemmeno il tempo di precipitarmi fuori, che vengo strattonata dal mio incubo peggiore. Deve aver corso parecchio per potermelo ritrovare nuovamente davanti agli occhi!

«Forse ti è sfuggito qualcosa del discorso che abbiamo fatto pochi minuti fa!» dibatte irato dal mio comportamento, stringendomi ancora più forte nella sua morsa. «Oh niente affatto! Ho capito tutto alla perfezione.» digrigno tra i denti. Ci fulminiamo di rimando con lo sguardo. Di certo, non ho paura di fronteggiarlo.

«Oh! Eccoti qui finalmente! Ti ho cercato dappertutto!» esclama una voce di donna. Cosa?Ci distogliamo da noi e guardiamo la figura fuori campo. È la ragazza della reception! Cosa vorrà da lui? Non mi dire che... Passo con lo sguardo da lui a lei, in cerca di spiegazioni... ma non ne trovo nessuna e lui rimane nel suo profondo silenzio. Accidenti! Cos'è questa storia?

La mia rabbia aumenta così esponenzialmente da arrivare oltre e più... toccando limiti inimmaginabili. Sbuffo aria dal naso e non appena trovo l'ennesima distrazione che lo distoglie da me, fuggo via. Non devo arrabbiarmi. Non devo arrabbiarmi. Dovevo aspettarmelo da un tipo come lui...però, perché non riesco a smettere di pensarci? Perché m'interessa così tanto ciò che fa?

Con questi pensieri mi fiondo fuori. Pensierosa, m'incamminano verso la marmaglia di gente, quando un rumore rombante mi si accosta di fianco. Mi volto ed è lui. Come mai non è rimasto arpionato alla sua nuova conquista?

«Non so cosa ti passi per la testa, ma non farti strane idee su di me. Sali.» esclama, andando a passo d'uomo. «No!» rispondo categorica. «Ehi tu! Vuoi muoverti?» esclama un autista furibondo. Chad si volta verso di lui e lo schernisce con lo sguardo feroce, facendolo tacere e ritirare la testa dal finestrino della sua auto. «Ti rendi conto che stai bloccando il traffico?» dice frustrato.

✰02. The Return ☆•A STARS TRILOGY•☆Место, где живут истории. Откройте их для себя