Capitolo 09

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Qualche giorno prima:

In questi giorni per non pensare al sesso stavo fuori più del dovuto, girovagando qua e la nello Stato Californiano. Ed ecco che in una mattinata fortuita, m'imbatto in una vetrina di un sexy shop.

Osservavo indifferente una serie di strumenti che, mi era impossibile non conoscere; visto il rapporto che ho con certe cose. Non che sia un fanatico del sesso estremo, ma a volte mi piace giocare... senza nessun obbligo, sia chiaro.

Quelle contrattazioni che avvengono alla A Stars m'infastidiscono non poco, poiché quando scopo voglio essere libero di esplorare senza costrizioni di vario genere. Perso tra i miei pensieri, vengo catturato da un manichino in particolare.

Il suddetto fantoccio indossava un intimo succinto molto provocante, un completino cosparso di fili che creavano quell'effetto di vedo non vedo, mentre in mano vi era fissato una rigida bacchetta. Alla prima occhiata poteva sembrare un frustino, ma in realtà era un'arco simile a quello di uno strumento a corde: il violino o, violoncello; roba simile.

Tutto questo mi ha concesso di vagare con la fantasia. E da li, mi è venuta la voglia di sperimentare con lei. Helena. Chissà cosa ne penserebbe. Avrebbe opposto resistenza? No, non lo avrei permesso. Ipnotizzato e altrettanto affascinato dal costume in questione, entro al negozio. La sfacciata commessa al bancone con le bocce messe in evidenza dalla stretta canottiera, sfoglia un catalogo con fare annoiato; masticando rumorosamente un chewing gum. Quando mi vede varcare la soglia, alza svogliatamente lo sguardo. Riscossa, sbatte le palpebre per puntarlo sfacciatamente su di me. Cazzo! Sembra che qualcuno qui abbia attirato un po' troppo la sua attenzione... posso leggerle tutto il suo interesse nei miei confronti. Peccato che io per adesso non sia interessato e abbia la dannata voglia di scoparmi un'altra... Di colpo si ricorda dove si trova e, schiarendosi la voce attacca con la solita domanda idiota.

«Salve, posso esserle d'aiuto?» Strano ma vero, si. Ho un bisogno fottuto di quel dannato aggeggio. «Si. Voglio il costume esposto con tutti gli accessori.» vado dritto al punto, esigente come al solito.

«Ok, ma qui abbiamo una vasta scelta di oggetti interessanti a suo modo. Venga le posso mostrare...» «Non ho tempo. Mi dia solo quello che ho chiesto.»

Imbarazzata dal mio tono brusco e irritato, sobbalza e va nella corsia dove dovrebbe esserci l'intimo esposto. «Ok, mi dia la misura della sua ragazza.» Che invadenza oscena, questa tizia! La sua... come se potessi averne mai una.


«Una 42 suppongo. Una terza abbondante di seno e una vita sottile.» Mi rendo conto solo adesso di averle fatto i raggi x, senza che nessuno me lo avesse chiesto.

Sorpresa per la mia intraprendenza con le misure, cerca la taglia giusta e si dirige alla cassa.

Senza farmi dire il prezzo, le passo la carta e lei striscia nel POS. Mette tutto in una busta di plastica che mi consegna e non appena la prendo filo via, diretto alla mia meta. Ho certe fantasie per la testa che voglio assolutamente realizzare, e questa deve essere assolutamente la volta buona in cui le mie fantasticherie diventino realtà.


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L'Angolo dell'"Autore":

Miei cari Lettori (spero che qualcuno sia rimasto sempre...),

io non so se avrei continuato a seguirmi... molto probabilmente mi sarei mandata al diavolo 😅.

Che dirvi, non so come ma ho dovuto darmi una spinta, sapete quanta tortura mi da questa storia se non riesco a scriverla, e nonostante la mia totale assenza l'ho pensata in continuazione poiché ce ne sta un'altra che vorrei scrivere e di cui vorrei assolutamente concentrarmi, ma se non metto la parola FINE alla A Stars Trilogy, non riesco ad andare avanti... mi sembra doveroso concluderla, anche se passeranno anni o, addirittura secoli di questo triste passo. È abbastanza corposa come storia e molto difficile da scrivere. A questo punto mi son buttata senza badare ai miei appunti da revisionare e in totale caos. Questo è un capitolo BONUS, in realtà dovevo solamente accennarlo ma niente, è venuto fuori così. Non so se esserne soddisfatta! Mi son arrugginita e sicuramente continuerò a farlo se non mi muovo e rimango impantanata nei capitoli.

Scusatemi!!! Spero di potermi fare perdonare nel concluderla, anche se ci sto una vita dovete sapere come per me dovrà finire tutto! Il problema è questo forse, nella mia testa è già conclusa e mi illudo che voi sappiate già cosa succederà; ma nemmeno una medium penso, sia in grado di carpire come l'ho immaginata,idealizzata e finita. C'è una vita intera in questa storia! E no, non parlo solo di quella dei personaggi,ma parlo anche della mia. Sì. Sta diventando una faticaccia scriverla passo dopo passo, mi scuso già per gli errori che potrei fare, magari appena la finirò un giorno, la correggerò e la renderò migliore.

Un abbraccio e un saluto!

-Clelia M. Harts.



✰02. The Return ☆•A STARS TRILOGY•☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora