Capitolo 40

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L'acqua scorre

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L'acqua scorre. Da fredda passa a tiepida. Chad mi intima di entrare e così lo seguo dentro. Ho il viso in fiamme e provo a rimediare, facendomi lambire dolcemente dalle piccole gocce che scivolano inesorabilmente sui nostri corpi completamente nudi, adesso. I suoi occhi sono fissi sul mio umido aspetto e rimangono li a contemplarmi silenziosamente mentre ogni parte di me freme. Mi verso sul palmo il bagnoschiuma e con delicatezza mi sfrego il petto, coprendomi le zone erogene. Mi strofino con vigore, passando in rassegna ogni piccolo centimetro. Travolta da un evidentissimo nervosismo.

Sto guardando giù quando improvvisamente le sue mani mi bloccano. «Lascia fare a me.» Sussulto e con un cenno acconsento. Mi guarda mentre si strofina le mani ricoperte di detergente. Tremo. Non riesco a smettere di fare altro... 

Le sue mani iniziano a toccarmi delicatamente le spalle, poi proseguono andando sempre più giù ed io trattengo i gemiti che vorrebbero uscirmi prepotentemente di bocca. Si ferma ai fianchi e s'inginocchia al cospetto del mio ventre. Mi fissa e mi da un bacio proprio li. La mia pelle si drizza ad ogni suo contatto. Prosegue lentamente accarezzandomi le cosce. «Adesso, allarga le gambe.»

Lo dice con così tanta intensità che rischio di svenire. M'imbarazzo quando mi scosto nervosamente da lui. «Posso farlo da sola.» Ammetto imbarazzata. «So che ne saresti capace ma per una volta, permettimi di prendermi cura di te.»

Le sue parole mi accecano. Sono un lenitivo confortevole sulle mie membra stanche. Lo guardo impacciata. Non so che fare. È una parte che m'imbarazza nonostante ci abbia avuto parecchio a che fare. Decido che mi piace ritrovarmi le sue mani dappertutto, così prendo la malsana decisione di scostare le gambe per lui.

Sospira e riprende a pulirmi con rinnovata dovizia. Mi reggo a lui, poggiando le mie mani sulle sue possenti spalle. Mi sembra d'impazzire. 

Lui continua a muoversi con lentezza e poi si ferma. «Ecco, adesso sei perfetta!» Dichiara soddisfatto, non appena finisce di dedicarsi alla mia intera figura. Lo ringrazio e mi scosto via da lui e dalle sue mani peccaminose. Più che una doccia rigenerante è stata turbolenta... .Sorride per il mio imbarazzo e prima che abbia il tempo di sfuggirgli, mi schiaffeggia il sedere. «Ehi!» Esclamo coprendomi il corpo nudo con le braccia, accigliandomi di colpo. Lui mi fa l'occhiolino da grande seduttore e poi, non riuscendo a trattenersi, sbuffa in una sonora risata e mi richiude dentro, isolandomi del tutto dalla sua presenza. Rapidamente la porta a vetri si annebbia a causa del vapore ed io non riesco nemmeno per un momento a dargli una sbirciatina... nonostante sappia già quanto sia magnifico. 

Ah basta mi dico! Scuoto il capo facendo acqua dappertutto. Mi schiaffeggio sulle guance, riportandomi alla realtà del momento. Rimango ancora un po' da sola, sotto gli incessanti spruzzi d'acqua. Sono piuttosto imbarazzata per tutto quello che è appena successo qui dentro, anche se oramai è troppo tardi per esserlo. Chad mi lascia così, insoddisfatta e gocciolante. Mi riscuoto dal mio stato di trance ed esco via dal box-doccia. Afferro un asciugamano trovato sul ripiano del lavandino e ricopro la mia nudità. 

✰02. The Return ☆•A STARS TRILOGY•☆Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt