Capitolo 08

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Titubante, esco dal bagno imbarazzata. Tento inutilmente di coprirmi l'intimo con mani e braccia, mentre Chad mi guarda voglioso. Si avvicina a me. Lentamente. Molto lentamente. Stuzzicandomi con il suo fisico avvenente, che mi tocca nel profondo.  

Mi afferra per le braccia e mi fa voltare di schiena in direzione del letto. Mi spinge e con le ginocchia tocco il materasso. 

«Ti va di giocare?» sibila suadente. 

Se mi va di giocare? Cavoli! Con lui perdo la capacità di pensare razionalmente. 

Annuisco decisa.

«Brava bambina.» dice, sollevandomi con le dita il mio viso al suo.  Fa pressione sul mio corpo ed io mi arrendo al suo volere. Sottomettendomi. 

La vista mi si appanna, mentre il cuore è un tumulto in piena di emozioni contrastanti. 

«Giochiamo allora.» Dichiara, portando il gioco ad un livello successivo.

Mi schiaccia col suo busto massiccio ed inizia a baciarmi. Dapprima lentamente facendosi desiderare, poi, sempre con più foga. Io non resisto, perdo letteralmente la testa per lui, dimenticandomi persino dove siamo. Non vedo più le puttane che tormentavano i miei sogni. Ci siamo solo io e lui.

All'improvviso si alza, sedendosi a cavalcioni sul mio sterno. Prende il mio polso e lo posiziona sopra alla sbarra di ferro battuto del suo letto. Lo sento trafficare con qualcosa, quando capisco di cosa si tratta, i miei occhi si spalancano ed inizio a muovermi farneticamente, cercando di disarcionare la sua presa ferrea che m'inchioda sotto di lui.

«Quanto sei impaziente!» esclama ilare. Non ha capito che non si tratta d'impazienza.

Non riesco a respirare. Vado in panico. 

Inspira. Espira. Inspira. Espira. Helena.

Cazzo. Tento di calmarmi ma non ci riesco. Il ricordo è più forte di me. 

Trattengo le lacrime e Chad, pensando che si tratti solamente di una mia vana paura, mi accarezza il capo. Facendomi da poco a poco rilassare, coi suoi movimenti fluidi e lenti.

«Sta tranquilla piccola Helena, ci sono io qui con te e non succederà nulla di brutto. Ti fidi di me?» Annuisco, e dopo avermi baciato sulla tempia prende una mascherina nera per gli occhi, e me l'abbassa sul viso. 

«Sii paziente e aspetta il mio arrivo.» Cosa? È proprio questo a rendermi irritabile! Non posso muovermi, dove diavolo pensi che vada?   

Riprendo a farmi dominare dal terrore e mi contorco legata. Dannazione non posso muovermi!

Sento lui che si rialza, punta un ginocchio sul materasso e poi sparisce via. Fa scattare la chiave dall'esterno, ed io cado nell'angoscia più totale!

✰02. The Return ☆•A STARS TRILOGY•☆Donde viven las historias. Descúbrelo ahora