Capitolo 16

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Quando siamo atterrati sulla pista di atterraggio con quel fottutissimo aereo, ho percepito un distacco inspiegabile tra di noi. Come se tutto quello che abbiamo passato fosse accaduto solo in quel lasso di tempo per poi svanire tra le nuvole, nel momento esatto in cui tornavamo alle nostre vere vite. Al ritiro bagagli, l'ho vista pensierosa e non ho voluto immischiarmi. Non che il desiderio di averla si sia affievolito, a dirla tutta è proprio questo il motivo che mi porta a fare dei passi indietro. Mi sento dipendente da lei e il fatto di averla avuta tutta per me in questi tre mesi passati, mi ha destabilizzato. E adesso, sono più che determinato a prendere le distanze e ricompormi.

Tornare in me perché non sono il Chad che lei ha conosciuto. Non riesco a capire nemmeno come sia arrivato a fidarmi così tanto di Helena, a tal punto da abbassare la guardia e addormentarmi sulla sua spalla. È inconcepibile per un uomo! Lo shock iniziale nell'aprire gli occhi e ritrovarmi ancorato al suo pendio... sentire l'odore del suo collo morbido, mi ha distrutto.

Sono sempre stato il tipo che non si lascia avvincere da una figa, eppure... non avrei mai proposto una simile sciocchezza se non mi fossi trovato coinvolto. Arrivati al momento dei saluti, come un codardo ho evitato i convenevoli ed ho chiuso tutto con un "Ci si vede in giro."

Aveva una pericolosa luce di speranza intorno a quegli incredibili occhi azzurri che, personalmente, mi sono sentito in diritto di estirpare. Non ci sono speranze che tengano per recuperarmi. Tutti sanno che sono una causa persa, e, anche lei doveva rendersene conto.

Così ho osservato quel chiarore luminoso affievolirsi pian piano, e spegnersi del tutto quando mi ha voltato le spalle ed è andata via. La scrutavo senza darlo a vedere. Era avvilita in qualche modo, d'altronde cosa cazzo si aspettava dal sottoscritto? Penso di aver dato prova di come sono realmente. Prendo senza mai dare, e non me ne frega niente se l'altra parte rimane contusa.

"Sono egoista eppure, ho un macigno addosso."

Di certo, non sono come quel cazzone con la vagina che da spettacolo di se, correndo a perdifiato verso quella tizia che, Dio solo sa quante volte lo aveva tradito, o, magari è stato il coglione stesso a tradirla, e poi col senso del rimorso è andato da lei con un mazzo di rose rosse, facendosi perdonare l'errore di una notte e di tante altre a venire.

L'intero mondo va a puttane per questi essere bugiardi!E no, non sono cinico, leggo l'anima delle persone per quello che sono realmente!

Io sono l'unico a fare la differenza. Non che abbia qualcosa di diverso da loro; ho un grosso pene come pochi e la voglia vorace di dimostrarlo sbattendolo dentro alle donne che trovo in giro... ma nonostante ciò, sono completamente differente perché al contrario dei bugiardi, io rimango fedele a me stesso.

  Non solo verso la mia immagine ma anche nei confronti della gente che mi gravita attorno tutti i giorni. Ad Helena ho sempre detto le cose come stavano fin dal principio, in modo tale da non avere alcuna aspettativa se non del buon e sano sesso da me.Tornato a casa, ho gettato tutto alla rinfusa. Alla mia roba ci penserà la domestica che pago profumatamente per trovare tutto in ordine come io desidero.

Dopo essermi fermato coi ragazzi per una birra, mi ritrovo con poco tempo a disposizione. La serata alla A Stars sta per iniziare. Sono distrutto e non riesco nemmeno a comprenderne il motivo. Giro sicuro nel mio grande attico fino a perdermici dentro.

Ho voglia di... ma non posso. Merda, non posso proprio avere addosso questa assurda voglia di rivederla! Distanza Chad.

D.I.S.T.A.N.Z.A! Ricordati, di cosa hai bisogno?No. No, che non lo ricordo cazzo! Ho solo una disperata urgenza di scopare come si deve.

Sfilo il cellulare dalla tasca dei jeans e con dita frenetiche, cerco il suo numero in rubrica e premo il tasto chiamata. «Pronto?» risponde qualcuno, con voce flebile all'altro capo della linea. Strano... sentire un verso così affannato.

Conosco benissimo quei gemiti che emette quando la faccio venire, ed un pensiero orribile si insinua dentro la mia testa... Non si starà dando piacere da sola, o, peggio ancora non starà scopando con qualcun'altro?

Incazzato, mi passo una mano sul viso corrucciato fino al capo; frizionandomi i capelli e torcendomi l'arco del naso. «Helena?» dico per essere sicuro che sia lei, e togliermi il sospetto che mi pervade.

«Si, sono io. Chi parla?» Cazzo. Cazzo. Cazzo. Fottutissima stronza! È talmente persa nella scopata con quel tizio da non rendersi conto di chi la sta chiamando! Chiudo gli occhi e, con coincisa e diretta freddezza le rispondo.«23.00. Alla A Stars.»

E detto ciò chiudo definitivamente la chiamata, scappando a lavoro. Maledetta, questa me la pagherai cara! Ha aspettato la fine di tutto per finire a letto con un'altro, sicché non potessi scoprirla. Furba la ragazza, ma si sbaglia di grosso se crede di avermi messo all'angolo e farmela da sotto il naso.


***

Mi ritrovo alla A Stars e l'aspetto prima dello spettacolo che ha bisogno di me per iniziare.Sfondo il pavimento di quanto sono rumoroso. Non riesco a concentrarmi e questo mi fa incazzare!

Devo scoparla forte, prima di buttarla via. Ma che cazzo, ho le palle blu! Potrei trovarvi rimedio per questo, scopandomi una tizia qualunque e venirle dentro ma no. Sono così masochista nel volermi perdere dentro la figa di quella stronza e darle una bella lezione!

Se solo non fossi così ossessionato da lei, lo avrei pure fatto... ma per quanto subdolo, mantengo sempre la parola data; ed io le avevo promesso che non avrei scopato nessun'altra se non lei. Maledetta lingua che parla a vanvera senza essere interpellata dal mio cervello! Frustrato, indomabile e fuori di me, passo in rassegna gli abiti di scena. , indossandoli malamente in tutta fretta.

  «Riley, tra pochi minuti è il vostro turno!» urla qualcuno dietro la mia porta chiusa. Non è venuta ed io sono fottuto fino al collo! Come cazzo potrò esibirmi in questo stato? Indosso i jeans sdruciti e gli anfibi ai piedi. Esco adirato, e tento di sfruttare l'incazzatura personale in maniera positiva.

Dopo estenuanti sessioni di passi coreografate e canzoni imparate ancor prima di respirare l'aria estiva della California, me la cavo egregiamente fino alla chiusura; e adesso, sono fuori dalla prigione che mi ha tenuto lontano dal mio desiderio. Esco a razzo indiavolato. Con ampie falcate raggiungo il parcheggio, salto a cavallo della mia Harley. Impugno i manubri dando gas alla marmitta e via! Una nuvola oscura che serpeggia tra il traffico della notte più buia.



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L'Angolo dell' "Autore":

Miei cari lettori, 

dopo ben cinque capitoli è il nostro Chad a parlare. Vi è mancato? :D Scherzi a parte, eccovi il nuovo pezzo completo... eh si, l'ho separato a metà. ;) 

Buona lettura!

Un bacio e un abbraccio.

Clelia.

✰02. The Return ☆•A STARS TRILOGY•☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora