Fighting techniques

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Era diverso

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Era diverso. Non era lo stesso. L'ho capito subito. Non era freddo, arrogante o cattivo.
Ho alzato lo sguardo, incrociando i suoi occhi che mi stavano guardando da un po'. Affianco a lui c'è un altro soldato. Aspetta, come si chiama? Mi sfugge il nome. Ah ecco! Steven! Aaron ha gli occhi caldi e lucidi emanano troppa dolcezza.
-"Come ti senti?"- interrompe il silenzio Steven.
-"Meglio, grazie. "- cerco di alzarmi leggermente.
-"Rimani sdraiato "- aggiunge Aaron.
-"La ferita era molto profonda. Ora hanno messo i punti. Dovrai riposare per due giorni."-
-" Va bene"- rispondo.
Aaron aveva molti dubbi su di me. Stava cercando di capire qualcosa senza sapere cosa. I suoi occhi continuavano a fissarmi. Ero spaventato. E se lo scoprissero? Lo verranno a sapere comunque. Come posso fare il militare se ho questa fobia?
Aaron e Steven se ne andarono non appena finsi di addormentarmi. Spengo la luce della stanza, appoggio la testa sul cuscino. Fuori è buio. Sento le macchine correre per tornare a casa. Il vento che entra dalla finestra mi fa tremare. Mi avvolgo sotto le coperte. Inizio a pensare. Pensare a ciò che è la vita. Il sonno sta arrivando, sento il peso della mia testa abbassarsi. Il sonno trasporta con sé i miei ultimi pensieri.

I due giorni di riposo sono passati velocemente. Ora sono nella mia stanza del dormitorio. Tra 20 minuti ho gli allenamenti. Questa volta andrà meglio.
Respiro profondamente e vado.
Arrivo al campo. Oggi fa più freddo del solito. Sono circa 6 gradi. Sto congelando qui fuori.
-"Oggi impareremo alcune tecniche di combattimento "-. Esegue le tecniche in maniera fluida, spiegandone i movimenti.
-"Ognuno di voi verrà qui davanti e mi mostrerà ciò che ha imparato , intesi?"-
-"Si capitano! "- rispondiamo.
Non ho mai avuto molta memoria. Facevo fatica anche da piccolo col imparare le date di storia e le formule di matematica. Figuriamoci delle tecniche! Arriva il mio turno. Respiro e vado. Pensavo di ritrovare quegli occhi caldi e lucidi, ma mi sbagliavo.
-"Inizia! "-
-"Ehm.. allora.... la prima era...."- non ricordo. Tutti ridono.
-"Non me le ricordo"-
-"Non te le ricordi? Pensi che sul campo di battaglia potrai fare a meno di ricordarle? Vuoi vivere?"- ( in realtà no, sghignazzo tra me.)
-"Pensi che se qualcuno ti sparasse avresti la possibilità di riposare per due giorni? Sei solo un rammollito! Non sei in grado di fare niente!"
-"Merda!"- dico. Non l'avessi mai detto. Giro i tacchi e cerco di tornare al mio posto.
-"Cos'hai detto? Ripeti se ne hai il coraggio!"-
È meglio rimanere in silenzio, Suggerisce l'angioletto sulla mia spalla destra.
Mi afferra per il colletto della maglietta, i suoi occhi sono troppo penetranti. Il petto fa male. Sudo. Sta per mangiarmi con gli occhi, ma in un secondo.... Mi lascia facendomi cadere sul fango. Sono stato umiliato. L'Aaron che ho visto quel giorno era totalmente scomparso. Sto per piangere. Mi sento come se fossi niente, fuori luogo in ogni posto come se fossi trasparente. Vado al mio posto. Non penso a nient'altro fino all'ora delle lezioni. Vado a cambiarmi e mi avvio in aula.
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Haphephobia  ◆ Tematica Omosessuale ◆Where stories live. Discover now