I can't forget you

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Pov Ciak

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Pov Ciak

Passai tutta la giornata con Branden.
Non stava bene. Si vedeva.
Né a pranzo né a cena toccò cibo.
-"Devi mangiare qualcosa"-
-"Non ho fame"-
-"Non vuoi nemmeno questa barretta?"- cercai di convincerlo sporgendo il labbro inferiore in fuori e con gli occhioni da cucciolo.
-"Ci penserò"- sorrisi soddisfatto.
-"Ora vai che ti aspettano"-
-"Non vuoi proprio venire?"-
-"Non voglio vederlo"-
-"Ma come faccio a lasciarti qui tutto solo?"-
-"Non preoccuparti. Starò bene. Divertiti e non bere troppo"- mi fece l'occhiolino.

Dopo altri dieci minuti trascorsi a dissuadere Branden dal venire con me, mi incamminai verso la nuova discoteca appena aperta. L'avrebbero inaugurata oggi.

Era sabato sera e faceva un freddo cane.
Indossavo degli skinni neri strappati, una maglia a maniche corte con una scollatura a V bianca e un giochetto di pelle.

Entrai all'Ice Disco e mi guardai intorno per avvistare i miei compagni.
Dopo cinque minuti li individuai al bancone e li raggiunsi.

-"Ciaaak"- esclamò Phillips. Era già ubriaco.
-"Ma quanto hai bevuto?"-
-"Un po' "- mi indicò la quantità con il pollice e l'indice.
Ordinai una birra.
Iniziai a sorseggiarla.
-"Vieni a ballare?"-
-"Sono appena arrivato . Forse dopo"- sorrisi agli altri.
Iniziarono a strusciarsi addosso a tutti. Erano andati. Mi ritrovai a ridere.
Cercai di adocchiare qualcuno. Poi li vidi. Chandler e Aaron piú avanti di me.

Spostai lo sguardo quando il loro incontrò il mio.
Sentivo le guance andare a fuoco. Mi faceva uno strano effetto qual Chandler.

Poi una voce. Rabbrividii.
-"Sei venuto a divertiti?"-
-"A quanto pare"- risposi con tono acido a Chandler. Forse un po' troppo.
-"Nervosetto moccioso?"-
-"Dai Chandler lascialo stare"- intervenne Aaron ridendo.
-"Che hai da ridere tu?"- lo sfidai .
-"Scusa?"-
-"Sei alla ricerca di qualche ragazzo da portarti a letto? Tu qui mentre Branden sta di merda. Almeno eri innamorato? No perché non si direbbe proprio!"- sputai fuori. Cazzo mi faceva ribollire il sangue. Branden vomitava ogni santo giorno. Aveva gli occhi rossi per il pianto e il dolore alla testa per le troppe lacrime versate la notte.

Mi afferrò per il colletto della giacca.
-"Ti conviene chiudere quella bocca, non sai un cazzo!"- urlò . Aveva gli occhi sgranati per la rabbia e la vena sul collo pulsava.
Sorrisi soddisfatto. Aveva avuto la reazione che speravo avesse.
Chandler mi prese per un braccio susurrandomi.
-"Chiudi quella bocca se non vuoi che te la riempi con qualcos'altro"- cercai di non pensare al doppio senso.
-"Aaron andiamo"-
-"Torno in camera. Non ho più voglia di stare qui. Tu?"-
-"Torno subito prima devo sistemare qualcosa"-
-"Va bene a dopo"-
Andai velocemente al bagno prima che potesse fare qualcosa.

Sciaquai il viso, quando una mano spinse completamente la mia testa sotto il getto dell'acqua fredda.
-"Cazz- "- stavo soffocando.
-"Si è raffreddata la tua testa calda?"-
Intrecciò le dita ai miei capelli e li tirò per farmi guardare i suoi occhi. Brillavano.
-"Cazzo lasciami!"-
Strattonò di più.
Le persone presenti nel bagno se ne andarono via velocemente.
-"Lasciami!"-
-"Senti ragazzino mi hai fatto girare le palle prima sai? Sono stato fin troppo calmo. Avrei voluto spaccarti il culo. Avrei dovuto lasciare che quei bastardi ti sgozzassero la gola"-
A quelle parole sentii una strana sensazione al petto. Avevano fatto male.
Smisi di dimenarmi.
Abbassai le braccia lungo i fianchi.
-"Potevi lasciarmi lì allora"- sussurrai con voce ferma.
-"Era il mio lavoro"-
Strattonò nuovamente i capelli e mi lasciai trattare come un pupazzo. Mi fece girare per poter riflettere la mia immagine allo specchio. Avevo gli occhi rossi e lucidi.
Accarezzò con due dita il mio collo e poi seguì la linea della scollatura della maglia con l'indice. Mollò la presa sui miei capelli.
-"Quando ti ho visto li, quando ho visto i tuoi occhi, da quel momento non so più riuscito a dimenticarli"- sussurrò tornando ad ispezionare il mio collo.
Iniziò a succhiare con avidità una porzione di pelle ed io gettai il collo all'indietro fino a toccare la sua spalla. Iniziai a mugolare.
-"Che... St-ai face- "-
Non riuscivo a parlare. Ero soggiogato. La mia testa diceva qualcosa il mio corpo un'altra. Ero attratto come una calamita a lui.
Afferrò i miei fianchi e mi fece sedere sul lavabo.
Iniziò a sbottonare  i miei jeans .
-"Fermati"- cercai di dire. Ma non era così. Lo volevo.
-"Ti voglio adesso , ti voglio addosso"- sussurrò.
Il mio corpo si infiammò.
-"Fottiti"- lo spinsi.
-"Fottimi"- sussurrò avvicinandosi.
Baciò le mie labbra rosse. Non rudemente come prima, un bacio dolce e passionale. Sfilò i boxer.
Scese con le mani e accarezzò l'interno delle mie gambe. Prese in bocca il mio sesso, iniziando a leccare la punta e ad andare su e giù. Fino a quando mi inglobò completamente. Ansimai stringendo i suoi capelli. Porse i fianchi in avanti spingendolo a fare di più. Ero sul punto di non ritorno.
-"A..a sto per.."-
Venni dentro la sua bocca. Ingoiò il mio seme e si leccò le labbra.
Si alzò baciandomi e mordendomi il labbro inferiore.
Ero shokkato.
-"Questo è solo l'inizio"-
Disse al mio orecchio.
Prese i miei fianchi ,li strinse e mi fece alzare.
Le gambe tremavano.
Prese i boxer e li tirò su così come i jeans.
Posò le sue labbra sulla mia guancia passando una mano tra i miei capelli leggermente sudati.
-"Notte Ciak"-

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